domenica 26 giugno 2022

Superbonus e acquisto case antisismiche: c’è ancora tempo?

 

Superbonus e acquisto case antisismiche: data di completamento rogiti

Superbonus e acquisto case antisismiche: c’è ancora tempo?

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Un emendamento al decreto PNRR2 fa slittare la scadenza al 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno c’è un contratto preliminare di vendita dell’immobile. I  requisiti da rispettare

Buone notizie in arrivo per il Sismabonus acquisti: il termine ultimo per completare i rogiti sta per essere rinviato al 31 dicembre del 2022.

Questo quanto stabilito da un maxiemendamento approvato dal Senato nella seduta del 22 giugno 2022 interamente sostitutivo del ddl conversione in legge del PNRR 2 (dl n. 36/2022), recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sul quale il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia; il testo passa all’esame della Camera.

Rimaniamo, quindi, in attesa che si concluda la fase finale dell’iter di conversione parlamentare del decreto, con conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Ti consiglio un software per il Superbonus, facile da utilizzare: troverai tutte le linee guida per gestire al meglio le tue pratiche, troverai supporto anche per la parte burocratico-amministrativa e per quella tecnico-economica.

Emendamento per la proroga scadenza sismabonus acquisti

Ad oggi, ai sensi dei commi da 1-bis a 1-septies dell’articolo 16 del dl n. 63/2013, si ha che l’aliquota delle detrazioni spettanti è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022.

Il comma 4-bis dell’art.18 dell’emendamento approvato aggiunge il nuovo comma 4-bis (dopo il comma 4 dell’articolo 119 del dl n. 34/2020) che prevede il sismabonus 110% acquisti fino al 31 dicembre 2022, spostando  dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022 il termine per stipulare il contratto di compravendita dell’immobile antisismico.

Non era chiaro, infatti, se entro il 30 giugno 2022 (data entro cui deve essere stipulato l’atto di compravendita dell’immobile oggetto dei lavori) fosse necessario che l’immobile avesse ottenuto l’agibilità, a seguito della presentazione al comune della comunicazione di fine lavori e della segnalazione certificata di conformità edilizia e agibilità, o se fosse sufficiente aver realizzato il collaudo statico con verifica del miglioramento sismico.

Con le modifiche apportate dal decreto PNRR 2, quindi, si chiarisce che la scadenza generale è quella del 30 giugno; una possibilità invece si ha per gli acquirenti delle unità immobiliari che alla data del 30 giugno 2022 abbiano sottoscritto un contratto preliminare di vendita dell’immobile regolarmente registrato. In tal caso potranno stipulare l’atto definitivo di compravendita anche oltre il 30 giugno e comunque entro il 31 dicembre 2022.

In pratica, chi ha acquistato o sta acquistando una casa antisismica, frutto di una demolizione con ricostruzione, e voglia ottenere il Superbonus al 110%, ha tempo fino al 31 dicembre per completare i rogiti a condizione, però, che almeno il preliminare sia presentato entro la fine di giugno.

Naturalmente, per coloro i quali non rientrano in tale scadenza temporale, l’agevolazione scenderà dall’attuale 110% al 75 o 85% a seconda dei livelli di sicurezza dell’immobile, ossia:

  • al 75%, se la demolizione ha portato il miglioramento di una classe di rischio
  • fino all’85% se, invece, il salto di classe è doppio.

In entrambi i casi, il tetto massimo di spesa è pari a 96.000 euro.

Per non perdere questa opportunità ti consigliamo il software che dal semplice disegno dell’intervento consente di ottenere tutti i calcoli, le verifiche e la documentazione per le pratiche di sismabonus e Superbonus.

I requisiti da rispettare

Alla luce di quanto espresso, l’emendamento riporta alcune condizioni che vanno rispettate da parte degli acquirenti e dell’immobile.

Nel dettaglio, gli acquirenti devono aver:

  • sottoscritto un contratto preliminare di vendita dell’immobile regolarmente registrato;
  • versato acconti mediante il meccanismo dello sconto in fattura e maturato il relativo credito d’imposta;
  • ottenuto la dichiarazione di ultimazione dei lavori strutturali;
  • ottenuto il collaudo degli stessi e l’attestazione del collaudatore statico che asseveri il raggiungimento della riduzione di rischio sismico.

Un’ulteriore limitazione a detta proroga riguarda l’immobile che dovrà essere accatastato almeno in categoria F/4.

Infine, l’atto definitivo di compravendita potrà essere stipulato anche oltre il 30 giugno 2022 ma comunque entro il 31 dicembre 2022.

Aggiornata a giugno la guida delle Entrate sul Superbonus

 

guida ae superbonus settembre 2021

Aggiornata a giugno la guida delle Entrate sul Superbonus

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Recepite le ultime novità normative: proroga delle scadenze, cessione del credito, contratti collettivi, visto di conformità e asseverazione tecnica

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida fiscale sul Superbonus al 110% aggiornata a giugno 2022 in considerazione dei nuovi adempimenti normativi.

La maxi detrazione è stata introdotta, ricordiamo, dal decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio) che ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per realizzare specifici interventi di:

  • efficienza energetica,
  • riduzione del rischio sismico,
  • installazione di impianti fotovoltaici,
  • installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Norme e provvedimenti successivi (la legge di Bilancio 2022, il decreto legge n. 4/2022, il decreto legge n. 17/2022 e il decreto legge n. 50/2022) hanno introdotto modifiche sostanziali in merito alla disciplina che regola l’agevolazione e individuato alcune misure di contrasto alle frodi.

Per non perdere l’occasione del Superbonus, ti suggerisco il software che ti supporta nella corretta gestione della pratica e dei lavori per Ecobonus e Sismabonus.

Vediamo le novità presenti nella guida, nella versione aggiornata a giugno 2022.

Guida Superbonus aggiornata a giugno 2022

La guida fa il punto delle novità introdotte alla luce dell’evoluzione normativa.

Chi può usufruirne e in quale misura

Il Superbonus spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 per gli interventi effettuati da:

  • condomini;
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, per interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche;
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.

Sono compresi gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio e quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.

La misura della detrazione è la seguente:

  • 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023
  • 70% per quelle sostenute nel 2024
  • 65% per quelle sostenute nel 2025.

Dal 1° gennaio 2022, inoltre, la detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in 4 quote annuali di pari importo.

Da segnalare, la proroga di tre mesi per raggiungere i requisiti necessari alla fruizione del Superbonus in riferimento agli interventi sulle unità immobiliari unifamiliari (generalmente, le villette) effettuati da persone fisiche: il Superbonus spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo (nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati dal Superbonus).

Per gli interventi effettuati dagli Istituti autonomi case popolari (Iacp), la detrazione prevista fino al 30 giugno 2023, spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 se alla data del 30 giugno 2023 sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.

Novità in materia di cessione di crediti

Gran parte dell’aggiornamento riguarda la novità in materia di cessione del credito.

Nel dettaglio si ha che, per le comunicazioni di prima cessione del credito o di sconto in fattura inviate al Fisco a partire dal 1° maggio 2022, sia dopo lo sconto in fattura praticato dal fornitore e la cessione da parte di quest’ultimo del corrispondente credito, sia dopo la cessione del credito operata direttamente dallo stesso contribuente beneficiario dell’agevolazione fiscale, sono possibili:

  • due ulteriori cessioni a favore di soggetti “vigilati”, vale a dire banche, ovvero società appartenenti a un gruppo bancario;
  • una quarta e ultima cessione da parte delle banche, in relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero di quelle possibili, esclusivamente a favore dei propri correntisti.

La guida riporta, inoltre, le novità in tema di cessioni parziali e di differimento dell’esercizio delle opzioni per i soggetti Ires e le partite Iva, tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il prossimo 30 novembre che, in riferimento alle spese sostenute nel 2021 nonché alle rate residue non fruite delle detrazioni spettanti per le spese del 2020, hanno l’obbligo di comunicare le opzioni fino al 15 ottobre 2022.

Sintesi delle novità presenti nella versione aggiornata di giugno

Di seguito una sintesi delle principali novità:

  • inserita la scadenza delle unifamiliari con la proroga prevista dal dl n. 50202;
  • prevista la possibilità di vendita del credito da parte delle banche ai clienti privati professionali, per quanto riguarda il meccanismo delle opzioni alternative alla detrazione fiscale (sconto in fattura e cessione del credito);
  • applicazione dei contratti collettivi per i lavori di importo complessivamente superiore a 70.000 euro, stipulati a partire dal 27 maggio 2022 che beneficiano dei bonus edilizi;
  • obbligo di presentare, per i contribuenti che intendono esercitare l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito o utilizzare il Superbonus nella dichiarazione dei redditi:
    • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta;
    • l’asseverazione tecnica che certifica il rispetto dei requisiti tecnici degli interventi di efficienza energetica nonché l’efficacia degli interventi antisismici ai fini delle agevolazioni fiscali e attesta la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati, in accordo ai previsti decreti ministeriali.

In particolare, si ha che l’asseverazione tecnica nonché l’attestazione della congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati deve essere acquisita ai fini del Superbonus, non solo nel caso di opzione, da parte del contribuente, per lo sconto in fattura o per la cessione della detrazione, ma anche nel caso di fruizione diretta della detrazione nella dichiarazione di redditi.

Se cerchi un programma per effettuare la contabilità dei lavori eseguiti, ti consiglio il software per la gestione dei bonus  edilizi, che ti guida passo passo ed è gratis per 7 giorni.

Inoltre, puoi calcolare la congruità della spesa utilizzando 2 strumenti gratuiti: il software per il computo metrico e i prezzari regionali di riferimento.

La struttura della guida

La guida fiscale mantiene la stessa struttura:

  • Introduzione
  • L’agevolazione
    • In cosa consiste
    • Chi può usufruirne e in quale misura
    • Altre regole sulla detrazione
    • Cumulabilità con altre agevolazioni
  • Interventi agevolabili
    • Interventi Principali o Trainanti
      • Interventi di isolamento termico degli involucri edilizi
      • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
      • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari
      • Interventi antisismici (sismabonus)
    • Interventi aggiuntivi o trainati
      • Interventi di efficientamento energetico
      • Eliminazione delle barriere architettoniche
      • Installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
      • Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • Alternative alle detrazioni
    • Interventi per i quali è possibile optare per la cessione o lo sconto
  • I controlli dell’agenzia e le misure di contrasto alle frodi
    • Le misure antifrode
  • Adempimenti
    • Le semplificazioni sulla documentazione
    • Visto di conformità e asseverazioni
    • Documenti da trasmettere
    • Esposizione cartello presso il cantiere
  • Tabelle riepilogative
  • Per saperne di più

 

domenica 19 giugno 2022

Con l’inflazione aumentano anche gli affitti. Scopri quanto si pagherà in più per città

 

Con l’inflazione aumentano anche gli affitti. Scopri quanto si pagherà in più per città

Milano
Milano è la città in cui l'aumento dei canoni si farà sentire di più / Pixabay
Autore:Redazione

L’accelerazione dell’inflazione a maggio si traduce in una stangata per gli inquilini che hanno la revisione annuale del loro contratto d’affitto. L’Istat ha pubblicato l’aggiornamento dell’indice FOI, in aumento del 6,8% su base annuale (livelli che non si raggiungevano dal novembre 1990), che determinerà un aumento medio di 44 euro al mese (528 annui) per i canoni di locazione di un trilocale. A titolo di esempio, per le famiglie milanesi l’esborso sarà 63 euro in più rispetto allo scorso anno, per gli inquilini romani 46 euro.

È quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi di idealista, portale leader per sviluppo tecnologico in Italia, che ha calcolato quanto peserà l’inflazione sull’adeguamento dei contratti di locazione di un trilocale in base all’Indice dei prezzi al consumo aggiornato e pubblicato dall’Istat. L'aumento dell'inflazione incide direttamente sui contratti di locazione legati all’indice FOI, ovvero quelli che prevedono la formula di durata 4+4.

Il report si è concentrato sulla media dei canoni di locazione richiesti negli annunci di trilocali in affitto pubblicati su idealista, in quanto si tratta del taglio immobiliare più richiesto dalle famiglie, sulle quali l’aumento dell’inflazione grave in maggiore misura. In Italia, in media, l’affitto mensile di una casa con tre stanze è di 650. Gli inquilini che hanno l’adeguamento annuale calcolato con l’indice di inflazione FOI di maggio 2022 dovranno pagare 44 euro in più al mese.

La situazione, però, varia molto a seconda della città presa in analisi (il report si è concentrato esclusivamente sui capoluoghi e non sulle province per via di una base dati molto più consistente). Gli inquilini che vedranno aumentare maggiormente i canoni di locazione sono quelli di Milano (+75 euro al mese e 900 euro in più all’anno). Non va tanto meglio a chi vive in un trilocale in affitto a Venezia, che dovranno spendere 68 euro in più al mese (816 euro in più all’anno).

Sul terzo gradino del podio nel ranking dei rincari maggiori si piazzano Bologna e Bolzano (+58 euro al mese), seguite da Firenze e Roma (+54 euro al mese). Anche a Como l’adeguamento dei canoni all’indice di inflazione si farà sentire (+51 euro mensili).

Il capoluogo del Sud che registrerà gli aumenti più considerevoli per i canoni di locazione di trilocali è Napoli (+48 euro), appaiato con Monza, Modena e Ravenna e seguito a poca distanza da Cagliari (+45 euro).

Al contrario, l’adeguamento dei canoni peserà meno di tutti sugli inquilini di Caltanissetta (+22 euro al mese). Più in generale, si registrano aumenti contenuti (non oltre i 25 euro mensili) nei capoluoghi di Frosinone, Rieti, Chieti, Isernia, Trapani, Terni, Vibo Valentia.

La Bce alza i tassi, cosa significa per i mutui?

 

La Bce alza i tassi, cosa significa per i mutui? 

Gtres
Autore:Redazione

Giovedì scorso la governatrice della Bce Christine Lagarde ha annunciato che è prossimo il rialzo dei tassi Bce; una decisione per la verità già attesa, ma che non mancherà di avere i suoi effetti sui finanziamenti bancari, in particolare sui mutui casa, che già stanno sperimentando aumenti nella rata a causa della situazione geopolitica e dell’inflazione. Vediamo cosa potrebbe succedere alla rata del mutuo con l’aumento dei tassi di interesse Bce.

Aumento dei tassi di interesse sui mutui 

Da inizio anno i tassi di interesse sui mutui sono aumentati sensibilmente, anticipando l’aumento atteso dei tassi di interesse Bce. Per quanto riguarda l’Eurirs, riferimento per i mutui a tasso fisso, a inizio anno si era, per tutte le scadenze, poco sopra lo zero, mentre oggi si viaggia abbondantemente sopra il 2 per cento. La scadenza a 20 anni, ad esempio (una delle più gettonate per questo tipo di mutui), il 13 giugno 2022 si attestava al 2.22%, in rialzo di uno 0.11 per cento.

Per quanto riguarda invece i tassi variabili, le scadenze dell’Euribor sono ancora in territorio negativo tranne la scadenza a sei mesi che si attesta, il 13 giugno 2022, allo 0.11 per cento. E la forbice tra tasso fisso e variabile si ridurrà sempre di più, secondo gli esperti. Milano Finanza riporta per esempio che a giugno 2023 il tasso Euribor a 3 mesi, oggi sul -0.28 per cento, potrebbe arrivare all’1.71 per cento. Certo, sottolineiamo, siamo sempre lontani dai livelli di un decennio fa, ma si tratta comunque di una brusca virata rispetto al panorama di tassi superconvenienti a cui ci eravamo abituati da anni.

Aumento dei tassi Bce, rata del mutuo in aumento

Sempre secondo quanto riportato da Milano Finanza, che cita dati Bankitalia, chi stipulerà nei prossimi mesi un mutuo a tasso fisso avrà interessi vicini al 3%, mentre da luglio si vedranno gli effetti anche sui tassi variabili. In totale, stima il quotidiano, l’aumento delle rate alleggerirà i portafogli degli italiani di circa 680 milioni di euro complessivi.

Secondo una simulazione di Facile.it, gli aumenti dei tassi di interesse Bce, annunciati per luglio e settembre, avranno effetti diretti sull’Euribor, facendo crescere la rata di almeno 120 euro rispetto ad oggi. Prendendo infatti come riferimento un finanziamento da 120.000 euro da restituire in 20 anni e simulando i possibili cambiamenti, considerati i futures sull’Euribor, che rappresentano l’aspettativa che gli operatori hanno sull’andamento dell’indice nei prossimi 5 anni, il comparatore ha rilevato che, se oggi un tasso variabile medio (T.A.N) disponibile online per l’operazione simulata è pari a 0,85%, con una rata mensile di 544 euro, entro fine anno l’indice Euribor a 3 mesi sfiorerà l’1% (oggi si trova a -0,30%) e questo farà salire il tasso variabile a circa 2,20%, con una rata mensile più pesante di circa 75 euro. Tra dodici mesi (a giugno 2023), l’indice potrebbe arrivare a circa 1,75%; questo farebbe salire il tasso variabile a 2,95% e la rata del muto a 663 euro, vale a dire quasi 120 euro in più rispetto a oggi. A dicembre 2027, le previsioni danno l’Euribor intorno al 2,10%; in questo caso il tasso salirebbe a 3,30% e la rata mensile a 684 euro, vale  a dire 140 euro in più rispetto ad oggi.

«Sebbene in periodi di grande incertezza come quello attuale sia difficile fare previsioni, è importante non sottovalutare i messaggi che arrivano dal mercato»; spiega Ivano CrestoManaging Director prodotti di finanziamento di Facile.it «Oggi più che mai, quindi, la scelta del mutuo va affrontata con grande attenzione; il consiglio è di affidarsi ad un consulente esperto in grado di identificare la soluzione più adatta alle esigenze dell'aspirante mutuatario.».

domenica 12 giugno 2022

Dal Notariato la nuova guida sulle agevolazioni fiscali: istruzioni per l’uso

Dal Notariato la guida alle detrazioni fiscali 

Dal Notariato la nuova guida sulle agevolazioni fiscali: istruzioni per l’uso

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Aggiornata a giugno la guida per Superbonus e altri bonus per la casa, con schede tecniche e confronto tra la normativa a regime e quella transitoria

Numerosi sono stati negli ultimi mesi gli interventi da parte del Governo a sostegno dell’economia per fronteggiare la crisi in corso, anche a causa dell’emergenza Covid e della guerra in Ucraina.

Tra le misure per il rilancio del mercato immobiliare italiano si affermano le detrazioni fiscali, alcune già esistenti e altre nuove, per una sempre maggior ripresa del settore edilizio, volano dell’economia italiana.

Per beneficiare delle varie agevolazioni fiscali, ti consiglio un software affidabile e professionale per gestire correttamente le pratiche e per i calcoli sia energetici che per la classificazione sismica degli edifici.

Il Consiglio Nazionale del Notariato e le Associazioni dei consumatori hanno pubblicato la guida focalizzata sui bonus fiscali inerenti alla “casa” aggiornata a giugno 2022, in considerazione delle novità introdotte dalla più recente normativa, ossia:

Ribadita la regola introdotta dal decreto Semplificazioni (DL n. 77/2021) al fine di incentivare i lavori di riqualificazione nei condomìni: via libera al Superbonus anche con irregolarità edilizie rientranti nelle tolleranze costruttive; nessuna deroga, invece, per gli immobili costruiti senza alcun titolo abilitativo.

In definitiva, le cause che comportano l’esclusione dall’agevolazione sono:

  • la mancata presentazione della CILAS (la CILA per gli interventi agevolati con il Superbonus).;
  • la presenza di interventi realizzati in difformità dalla CILAS;
  • l’assenza dell’attestazione dei dati che devono essere riportati nella CILAS (estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile oggetto di intervento o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione o attestazione che la costruzione è stata completata in data antecedente al 1° settembre 1967);
  • non corrispondenza al vero delle attestazioni previste dall’art. 119, comma 14, del Decreto Rilancio (DL 34/2020).

Guida Notariato

La guida “Immobili e bonus fiscali 2022“, realizzata in formato digitale, illustra le novità relative ai singoli bonus per la casa; rappresenta un pratico strumento, costantemente al passo con le novità normative, al fine di orientare tecnici e cittadini nell’ambito normativo e riassumere le principali agevolazioni.

Si tratta di un’utile guida per districarsi fra la giungla normativa legata ai bonus edilizi, confrontando quella a regime con quella transitoria.

Struttura della guida

Il vademecum attraverso una serie di schede sintetiche indica, a titolo esemplificativo, le principali agevolazioni, quali:

  • bonus edilizio
  • ecobonus
  • sismabonus
  • bonus facciate
  • bonus acquisti (acquisto o assegnazione di edifici residenziali ristrutturati, acquisto di posti auto o box auto, acquisto di edifici antisismici)
  • Superbonus (con riguardo tra bonus trainanti e bonus trainati).

Schede relative ai singoli bonus

Le schede illustrano in maniera sintetica ed intuitiva i singoli bonus mettendo a confronto la normativa a regime e quella transitoria, indicando le agevolazioni fiscali in vigore e le modalità per usufruirne, senza tralasciare di illustrare i criteri per la cumulabilità dei bonus, la possibilità di ottenere lo sconto in fattura, la cessione del credito, la differenza fra bonus a regime, bonus rafforzati e super-bonus.

In particolare:

  • la prima colonna indica le tipologie di interventi ricompresi nel bonus;
  • la seconda colonna evidenzia la disciplina a regime (senza limite temporale) e le eventuali varianti temporanee;
  • la terza colonna illustra la disciplina “rafforzata” (con le maggiori aliquote e i maggiori tetti di spesa agevolabili), di norma di carattere temporaneo;
  • la quarta colonna riporta la disciplina del Superbonus (ossia la disciplina di maggior favore introdotta nel 2020 ma non di portata generale, bensì limitata solo a determinati interventi e favore solo di specifiche categorie di contribuenti).

Indice

Ecco l’indice del documento:

  • Istruzioni per l’uso
  • Il Superbonus – Ambito oggettivo
  • Bonus edilizio
  • Sismabonus
  • I beneficiari dei bonus
  • Il Superbonus – Le aliquote e le scadenze
  • Le modalità operative
  • Il bonus facciate
  • I bonus “acquisti”
  • Lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta
  • Gli altri bonus
  • Regolarità urbanistica

La cumulabilità dei bonus

La guida si sofferma, inoltre, sul caso in cui sul medesimo immobile siano effettuati più interventi agevolabili: in tal caso il limite massimo di spesa detraibile sarà costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati.

Tuttavia, prosegue il Notariato, il cumulo delle agevolazioni è applicabile solo se sono presenti determinate condizioni e ogni situazione va valutata caso per caso; ovviamente se lo stesso intervento è riconducibile a due diverse fattispecie agevolabili, il contribuente potrà applicare una sola agevolazione.

Lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta

La guida del Notariato ricorda, inoltre, che per le spese sostenute negli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 per gli interventi che fruiscono dei bonus fiscali (limitatamente al solo Superbonus anche le spese sostenute nel 2025) è possibile optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, per:

  • lo sconto in fattura da parte dei fornitori che hanno effettuato gli interventi fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, con facoltà per i fornitori stessi di cedere il credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • la cessione di un credito d’imposta, di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

In particolare il documento indica:

  • le modalità operative
  • interventi per i quali è ammessa l’opzione.

Documenti da conservare

Infine i documenti da conservare.

I beneficiari delle agevolazioni devono tenere alcuni documenti da esibire in caso di accertamenti e verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, e precisamente:

  • le ricevute dei bonifici effettuati;
  • le fatture e/o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori.

Regolarità urbanistica

Chiude la guida la parte riservata alla regolarità urbanistica, che si distingue in 3 casi:

  • La disciplina urbanistica degli interventi ammessi al superbonus
  • La non necessità dell’attestazione dello stato legittimo del fabbricato
  • Le deroghe alla disciplina ordinaria

 

Per seguire correttamente tutte le nuove regole sui bonus edilizia 2022, ti consiglio 2 strumenti indispensabili: