venerdì 29 gennaio 2021

 

Case stampate in 3D, ecco la tecnologia che promette una rivoluzione anche in Italia


PERI 3D-Betondruck_Rendering Wohnhaus_Quelle MENSE-KORTE ingenieure+architekten
PERI 3D-Betondruck_Rendering Wohnhaus_Quelle MENSE-KORTE ingenieure+architekten

Il 3D Printing è pronto a rivoluzionare il mondo dell’edilizia residenziale. In questi ultimi giorni si è parlato della prima casa stampata in 3D in Germania, a Beckum, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, grazie al cemento frutto della ricerca italiana di Italcementi. Una vera e propria pietra miliare per il mondo delle costruzioni. Ma in Italia è possibile realizzare un progetto del genere? Per trovare una risposta a questa domanda, idealista/news ha interpellato Massimo Borsa, responsabile dei laboratori di innovazione di Italcementi, il quale ha illustrato le potenzialità di questa tecnologia e ha spiegato qual è la strada da percorrere.

Prima di dare la parola al responsabile dei laboratori di innovazione di Italcementi, vediamo meglio cosa sta accadendo in Germania. A Beckum, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, è in fase di realizzazione la prima casa stampata in 3D grazie alla ricerca italiana di Italcementi.

L’edificio in questione è una casa indipendente su due piani con una superficie abitabile di circa 80 m2 per piano e composta da pareti a tre strati riempite di mescola isolante. Come indicato da una nota, “il materiale ad alta tecnologia ‘i.tech 3D’ è stato sviluppato nel centro ricerca di Italcementi a Bergamo, specificamente per la stampa 3D, ed è adatto per un uso versatile con diversi tipi di stampanti”. La stampa della casa di Beckum è stata affidata a PERI, uno dei produttori principali di casseforme e di sistemi per impalcature nel settore delle costruzioni. Ma ecco cosa ha spiegato a idealista/news Massimo Borsa, responsabile dei laboratori di innovazione di Italcementi.

Che cos’è il 3D Printing?

“Il 3D Printing è una tecnologia che si prefigge di realizzare oggetti, manufatti, strutture – a prescindere quindi dal materiale utilizzato – attraverso una tecnologia che permette di andare a posizionare il materiale esattamente dove è stato stabilito dal progetto, senza ulteriori aggiunte. Il 3D Printing è parte delle tecnologie che vanno sotto il nome di ‘additive manufacturing’, il che significa che per ottenere la forma finale il materiale viene depositato a strati successivi, l’uno sopra l’altro. Con la ‘additive manufacturing’ e con il 3D Printing è possibile disegnare l’oggetto e realizzarlo direttamente in loco, così come lo si vuole”.

Quando si è cominciato a parlare di 3D Printing?

“Il 3D Printing è una tecnologia presente nel mondo da almeno una cinquantina di anni, ma in settori diversi da quello dell’edilizia e delle costruzioni in generale. C’è una grande storia relativa all’uso di macchine di stampa 3D all’interno di settori metalmeccanici e soprattutto di tipo polimerico e biomedico. Negli ultimi 10-15 anni il 3D Printing si è affacciato anche al mondo delle costruzioni, in particolare a quello cementizio. Italcementi ha iniziato a guardare maggiormente a questa tecnologia come prospettiva effettivamente utile da studiare dal 2015. Abbiamo quindi creato un team dedicato allo studio di questa tecnologia e del materiale cementizio adatto da sviluppare per poter essere al meglio utilizzato da tutte le diverse tecnologie di 3D Printing”.

In Germania è stata costruita la prima casa stampata in 3D grazie alla ricerca di Italcementi proprio su questa tecnologia. Si tratta di un punto di svolta?

“Sì, perché con la casa che stiamo realizzando in Germania con la tecnologia di stampa 3D in calcestruzzo di fatto si è data evidenza della possibilità concreta di costruire un edificio da adibire ad abitazione, con tutti i permessi necessari. Si tratta solo del primo caso, ne faremo altri. Si può dunque affermare che siamo a un punto di svolta. Il prossimo passo è creare educazione, formare e trasferire la conoscenza al mondo delle costruzioni e alle imprese informando sulle certezze, e fornendo la tranquillità e le esperienze necessarie per poter far sì che tutti comincino a verificare l’opportunità di fare le case anche con questa tecnologia”.

In Italia è possibile realizzare una casa in 3D?

“In Italia, come in quasi tutte le parti del mondo, è possibile realizzare una casa con questa tecnologia. Quando all’interno del nostro settore si introduce una nuova tecnologia, è necessario andare per passi e processi di approvazione, di formazione ed educazione di tutte le figure del mercato, dal progettista all’utilizzatore finale, passando per chi ha compiti di tipo approvativo e di certificazione. Non ci sono preclusioni per poterla utilizzare già oggi. Tanto è vero che nel 2018 per Italcementi è stato possibile fare un’esperienza a Milano. In occasione della Milano Design Week 2018, abbiamo realizzato il progetto ‘3D Housing 05’ dell’arch. Massimiliano Locatelli a piazza Cesare Beccaria. Una casa reale, ma costruita solo per motivi espositivi. Di fatto, però, per poterla realizzare abbiamo messo in atto tutte le procedure necessarie con il Comune e gli attori coinvolti. Quello che serve in Italia è una spinta all’imprenditoria e anche qualche persona lungimirante, come abbiamo sempre avuto, che ci creda e abbia la visione nelle tecnologie innovative, e cominci a sperimentare nuove forme di business anche nel nostro Paese”.

Quali sono ad oggi i passi da seguire per poter realizzare una casa in 3D?

“Per una casa realizzata in 3D è importante seguire la filiera dei permessi, così come avviene per la realizzazione di una casa in maniera tradizionale. Ovviamente, nel caso delle abitazioni in 3D, la non conoscenza di cosa significhi progettare e stampare in 3D una casa porta a una giusta e corretta richiesta di approfondire gli aspetti tecnici e di garanzia di quello che sarà poi il progetto finale. Proprio come è accaduto in Germania. Anche in Italia spesso si lavora con le università le quali, in qualità di enti terzi e garanti, permettono di fare le azioni del caso necessarie a verificare la possibilità di trasferire sul mercato reale gli sforzi che le aziende hanno fatto, confermando il rispetto dei canoni normativi vigenti. Questi processi, necessari per i progetti pioneristici, faranno da caso studio di riferimento per quelli successivi.

Già da un po’ di tempo Italcementi sta lavorando con alcuni partner universitari, in particolare con l’Università di Napoli e con la start-up innovativa che si chiama Etesias, a quelli che sono gli aspetti molto sfidanti relativi alla realizzazione di strutture ed infrastrutture in calcestruzzo con questa tecnologia, oltre che all’aggiornamento delle normative di settore che devono introdurre nei loro codici anche la tecnologia di stampa 3D. Si tratta di un processo di medio periodo, fatto un passo alla volta, ma che permette già oggi di cominciare a formare le nuove leve – i nuovi ingegneri e i nuovi architetti – che possono trovare in diverse parti del mondo formazioni e informazioni utili per prepararsi anche su queste tecnologie innovative”.

C’è interesse in Italia verso questo tipo di costruzioni?

“In questi anni, in Italia, abbiamo avuto persone e imprese interessate a capire se è possibile utilizzare questa tecnologia per realizzare le case. Questo tipo di richieste adesso si è intensificato. Ma l’interesse non è legato solo al fattore novità, è legato soprattutto ai valori e alle prospettive che questa tecnologia e i materiali ad essa associati possono offrire: avere qualcosa di più rapido e di adattato alle esigenze o agli interessi della persona. Si può infatti provare ad adattare quello che il cliente desidera come progetto finale alle prescrizioni legate agli aspetti tecnici che bisogna sempre rispettare. C’è più flessibilità sia sul materiale che sulla realizzazione finita”.

Quali sono i vantaggi delle case stampate in 3D?

“La rapidità, ma soprattutto la flessibilità, che è uno dei valori principali di questa tecnologia e di questo prodotto. Un altro valore fondamentale è rappresentato dalla sostenibilità, grazie all’uso consapevole dei materiali utilizzati, nel rispetto delle normative, ma senza usarne in eccesso. E’ possibile arrivare ad avere fino al 50% in meno di materiale totale per realizzare una casa e stiamo verificando con le università e gli enti di ricerca e programmi internazionali che, a casa finita, si riescono ad avere risparmi di CO2 attorno al 50%”.

Ci sono degli svantaggi?

“Il primo svantaggio è dato dal fatto che bisogna colmare l’attuale 'gap' educativo, dall’ingegnere fino alla maestranza più importante, che è quella che permette di fare materialmente l’opera. Legato a questo ci sono gli step di approfondimento per gli iter approvativi, che necessitano di una maggiore attenzione iniziale, e il tema legato agli investimenti iniziali che alcune imprese, che già hanno il loro metodo tradizionale, devono pensare di fare per riconvertirsi e adoperare anche questa tecnologia. La valutazione degli investimenti è meno impegnativa per le nuove società, o le piccole start-up molto innovative, che partono da zero. Un ulteriore svantaggio è che oggi questa tecnologia non è pronta per fare tutto. Chiaramente non abbiamo evidenze e non sappiamo se riuscirà ad essere adoperata anche per le grandi costruzioni, non tanto a livello tecnologico quanto a livello di costo/beneficio. Ma per il mercato delle case – dalle villette a schiera alle abitazioni a due/tre/quattro piani – abbiamo verificato che questa tecnologia è assolutamente fattibile e competitiva”.

Il 3D Printing rappresenta una sorta di rivoluzione?

“Fa decisamente parte della rivoluzione che stiamo vivendo negli ultimi periodi, dove la digitalizzazione, in cui rientra anche il 3D Printing, sta cambiando il modo di pensare, ragionare e approcciare anche a settori molto conservativi. Si stanno aprendo nuovi scenari. In tempi brevi, il 3D Printing sta facendo passi da gigante rispetto ad altre tecnologie sempre innovative, ma che hanno dinamiche più lente. Il 3D Printing può rivoluzionare il modo di costruire sostenibile. La possibilità di costruire in maniera modulare, ad esempio, permette di andare sui cantieri in modo più sicuro. Ecco quindi che la sicurezza del cantiere è un altro vantaggio molto importante. E’ possibile andare in cantiere per fare solo ciò che serve come stabilito nel progetto. Non c’è infatti quasi alcuna differenza tra quella che è la fase progettuale rispetto a quello che viene realizzato. Anche le modifiche possono essere fatte rapidamente senza grandi impegni, anche economici, rispetto a quello che normalmente una modifica può causare nel processo tradizionale”.

Una riflessione sulle tempistiche. Tornando al progetto di Beckum, quali sono i tempi di realizzazione?

“Il progetto, a livello di stampa 3D, si è chiuso in poche settimane con il completamento delle parti in muratura, sia strutturali che non strutturali. Si è partiti con la prima pietra a fine settembre. Il completamento della casa – con arredi, isolamenti, parte elettrica e anche certificazioni – è previsto entro febbraio 2021. Un fatto interessante è che già mentre si stampa si decide dove ad esempio devono passare determinati cavi e tubazioni. Questo permette di non perdere tempo successivamente e di non avere lavorazioni che sono solitamente meno utili da un punto di vista della sicurezza e creano scarti di materiale, che poi deve essere smaltito. Il cantiere ha infatti degli scarti bassissimi. Meno del 5% del materiale totale utilizzato va ad essere scartato. Si tratta dunque di un cantiere pulito e che soprattutto non produce materiale di risulta”.

Ci sono altri progetti allo studio o in via di realizzazione per quanto riguarda gli edifici residenziali?

“Sì, sempre in Germania abbiamo una seconda casa molto simile a quella che si sta realizzando a Beckum, ma in un altro Land, verso la Baviera. In questo caso, il processo per l’approvazione da parte del Land è avvenuta in modo più semplice e veloce, grazie all’esperienza precedente di Beckum, ed è iniziato il percorso. Italcementi ha già fornito il materiale anche per questa seconda casa, oltre che il servizio di consulenza. Poi abbiamo ricevuto un paio di contatti importanti in Italia, al Nord e al Sud, dove ci sono degli interessi per verificare la possibilità di mettere su la stessa cordata per poter realizzare questo tipo di esperienza di casa l’anno prossimo anche nel nostro Paese”.

Quali sono le potenzialità e qual è il futuro della stampa 3D in ambito edilizio?

“Il presente a medio termine è consolidare la prospettiva di fare entrare il 3D Printing sempre di più nel mondo del mercato delle case, del building. E poi passare a livelli un pochino più sfidanti, prendendo in considerazione le infrastrutture e il mondo della prefabbricazione in calcestruzzo pesante. Questo permetterebbe alle imprese di valutare gli investimenti in un’ottica più ampia, riducendo anche l’incidenza della realizzazione della singola casa con il 3D Printing. E poi la sfida futura definitiva è quella di arrivare ad avere anche tutti gli aspetti normativi, dei codici, dove anche ingegneri, architetti e maestranze hanno, anche grazie alla dovuta formazione, il 3D Printing come alternativa concreta e nota da poter utilizzare”.

La ricercatrice Chiara Rossino / Italcementi
Da Agenzia Farini
viale Gramsci 387

mercoledì 27 gennaio 2021

 

Dpcm del 16 gennaio 2021, le novità in arrivo

GtresSi susseguono le indiscrezioni sul dpcm 16 gennaio 2021 che detterà le regole per la gestione dell'emergenza dopo le festività natalizie. Vediamo quali sono le possibili novità dalle aperture delle scuole alle norme nei weekend

Dopo le regole ponte dall'11 al 15 gennaio si ritorna alla classificazione in fasce. Al momento sono cinque le regioni in fascia arancione: Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia, mentre tutte le altre sono in fascia gialla. Ma dovrebbero scattare con il nuovo pdcm regole più stringenti che porterebbero in fascia arancione con un Rt pari a 1 e in fascia rossa con un Rt pari a 1,25. Inoltre le regioni con un'incidenza superiore a 250 casi per 100mila abitanti si finirebbe automaticamente in fascia rossa. Si va verso la proroga del divieto di spostamento tra le regioni anche in fascia gialla, mentre sembra saltata l'ipotesi di weekend tutti in fascia arancione. 

Zona bianca nel nuovo dpcm

Inoltre si fa avanti l'ipotesi dell'istituzione di una zona bianca per le regioni "virtuose" con un Rt sotto 0,5 con la riapertura di tutte le attività, compresi teatri, cinema e centri commerciali, e con l'unico divieto di distanziamento e di mascherine.

Il nodo scuola

Uno dei nodi più importanti riguarda la scuola. Al momento solo tre regioni hanno deciso per la riapertura in presenza delle scuoel superiori: Abruzzo, Toscana e Valle D'Aosta mentre le altre hanno deciso di prendere tempo. Quindi non è da escludere che nel nuovo Dpcm del 16 gennaio 2021 l'esecutivo intervenga per fissare una data unica al 1º febbraio 2021.

 

Redazione: Idealista

lunedì 25 gennaio 2021

 

Effetto vaccino sulle prenotazioni turistiche 2021: si intravede la luce in fondo al tunnel?

Rafa Cruces, Ceo di AvaiBook: "I gestori di case vacanze siano pronti a riprendere presto l'attività"

AvaiBookSegnali di ottimismo per i gestori di case vacanza: l’annuncio del vaccino contro il covid potrebbe infatti ridare fiducia al settore turistico per il 2021. Secondo i dati di AvaiBook, società che sviluppa soluzioni software per gestori di affitti turistici di proprietà di idealista, nei mesi di novembre e dicembre 2020 le prenotazioni sono state in evidente aumento.

Il mese di novembre 2020 è stato caratterizzato dall’annuncio, da parte di Pfizer, Moderna e AstraZeneca, della messa a punto dei rispettivi vaccini anti-covid, con successiva pianificazione del calendario di inizio delle somministrazioni alla popolazione mondiale. Questo ha significato il riaprirsi di uno spiraglio per la possibilità di viaggiare in modo sicuro per il mondo: sono quindi riprese le prenotazioni turistiche, segnale di un ritorno di fiducia e di una mai sopita voglia di godersi, appena possibile, una meritata vacanza.

Questo è quanto rileva la società AvaiBook che - pur ovviamente registrando a novembre e dicembre 2020 un numero di stanze riservate di circa due terzi inferiore rispetto allo stesso periodo del 2019 e un numero assoluto di prenotazioni e di valore degli importi circa sei volte inferiore - notano un indiscusso trend in aumento sia nel numero che negli importi che nelle stanze oggetto delle nuove richieste.

“I risultati di questo studio, realizzato nelle settimane successive all'annuncio del vaccino, mostrano che i viaggiatori sono ansiosi di viaggiare di nuovo, ed è solo questione che la pandemia si attenui perché il livello delle prenotazioni recuperi fortemente”, commenta Rafa Cruces, CEO di AvaiBook. “Ovviamente le dimensioni sono diverse perché nel 2019 non eravamo nel mezzo di una pandemia, ma se guardiamo al trend, il 2019 in questo periodo era in calo, mentre il 2020 è chiaramente in aumento”, puntualizza.

Importo medio in euro delle prenotazioni turisticheNovembre 2020 vs Novembre 2019
Values1 settimana2 settimana3 settimana4 settimana5 settimanaImporto medio Nov 2020Importo medio Nov 20190100200300400500600
AvaiBook

Secondo i dati in possesso della società, il trend dei mesi di novembre e dicembre 2020 mostra un aumento del 100% nel numero di prenotazioni medie per giorno e del 275% in termini di valore medio delle prenotazioni stesse a fronte di un calo durante lo stesso periodo del 2019 del 25% e del 16% circa rispettivamente.

Stando all’analisi di AvaiBook, il motivo per cui l'aumento nel numero di prenotazioni è inferiore all’aumento del valore delle stesse è perché il 67% di queste prenotazioni si è concentrata sul ponte dell'Immacolata e sui periodi natalizi, più ravvicinate come date ma più costose, mentre la restante parte ha riguardato le prenotazioni delle vacanze 2021, soggiorni più prolungati che ovviamente hanno inciso sul valore degli importi.

La stessa dinamica si registra ogni anno, e in effetti si è registrata anche nel 2019: tuttavia l’incremento nel valore medio per prenotazione del 2020 è stato di quasi il 19% maggiore rispetto a quello registrato negli ultimi due mesi dell’anno precedente.

Giorni di permanenza media nelle prenotazioni turisticheNovembre 2020 vs novembre 2019
Values1 settimana2 settimana3 settimana4 settimana5 settimanaSoggiorno medio Nov 2020Soggiorno medio Nov 20190123456
AvaiBook

Lo stesso dicasi per i giorni medi di soggiorno: nel 2020 si sono prenotati soggiorni lunghi quasi doppi rispetto alla durata dei soggiorni prenotati nel 2019. In particolare, se nel 2019 si sono prenotati soggiorni medi di 2,3 giorni, nel 2020 tale durata si è allungata a quattro giorni. Il che significa che i turisti si aspettano, con il vaccino, di poter godere nel 2021 di vacanze più lunghe.

“I piani di vaccinazione dovrebbero contenere la pandemia, - è l’ottimistica previsione di Rafa Cruces, - e da aprile potrebbe essere possibile circolare e viaggiare con una certa libertà. Il che sarebbe fantastico poiché la parte più importante dell'anno turistico potrebbe essere salvata con Pasqua e l'estate. Pertanto, i gestori di case vacanza siano pronti a recuperare progressivamente l'attività molto presto”.


Redazione: Idealista

giovedì 21 gennaio 2021

 

Una mini casa prefabbricata che si può montare ovunque in appena 3 ore

Le mini case prefabbricate progettate da Brette Haus, un'azienda lettone specializzata nel settore, offrono un meccanismo di trasporto e montaggio unico, tanto da poter essere installate ovunque in sole tre ore. Basato sullo stile Origami, la casa arriva su un rimorchio a forma di cubo e si apre sul posto per il montaggio a terra.

Queste case che hanno una dimensione massima di 47 m2 possono essere piegate e riposizionate in qualsiasi momento grazie al loro sistema a cerniere. Il prezzo per acquistarle parte da 22.000 euro e la versione base comprende bagno, cucina e tutta l'installazione di luci e fogne. C'è anche il modello disconnesso con batterie e pannelli solari. La gamma prevede modelli "più rustici" e altri più "urbani".

mercoledì 20 gennaio 2021

 

Un nuovo design per una mini-casa personalizzata su ruote in legno e alluminio nero

Baluchon Tiny HouseL'azienda francese Baluchon è specializzata nella costruzione di mini-case personalizzate per soddisfare ogni esigenza. Per questo progetto in particolare, commissionato da una coppia, hanno optato per un'architettura contemporanea, con un tetto a due falde e una facciata completamente rivestita in alluminio nero.

Battezzata "Ala Köl", in omaggio a un lago situato in Kirghizistan, l'accesso a questa mini-casa lunga sei metri avviene attraverso il soggiorno attrezzato con un comodo divano e un tavolo per quattro persone. Lo spazio è completato da un piccolo fornello a gas e un forno a quattro fuochi. La scala, con diversi vani portaoggetti, conduce gli ospiti alla camera da letto soppalcata, dove si trova un letto di 190 cm a fianco di un grande armadio contenitore.

giovedì 14 gennaio 2021

Ecco Arouca, il ponte sospeso pedonale più lungo al mondo

Ci vogliono 10 minuti per attraversarlo e non poco coraggio. Si tratta di Arouca 516, il ponte pedonale sospeso più lungo al mondo. Realizzato nei pressi della città di Aoruca, nell'area metropolitanea di Porto, in Portogallo. 


Redazione: Idealista

 

Una casa prefabbricata di legno e materiali riciclati per vivere immersi nella natura a Bali

Una casa prefabbricata di lusso

Progettata da Stilt Studio è questo nuovo modello di casa prefabbricata è un monolocale di 64 m2 che si trova a 40 cm dal pavimento. Ê costruito con legno, vetro e materiali riciclati di cartoni di tetra brik, non a caso il progetto si chiama "Tiny  Tetra". La costruzione è stata realizzata in appena sei settimane.

Il primo prototipo di questa casa si sta costruendo a Bali, con la speranza che le vendite comincinino a partire dall'autunno. Questo studio di 64 m2 possiede tutte le comodità: una stanza da letto comoda, un bagno privato, una cucina aperta e un soggiorno, così come alcune terrezze all'aperto.

Lo studio Stil Studios è specializzato nella costruzione di strutture prefabbricate di lusso capaci di immergersi completamente nell'ambiente circostante. Bali, come molti luoghi turistici nel mondo, ha un problema di smaltimento di rifiuti il che ha portato lo studio a utilizzare questi materiali per la costruzione. Inoltre la casa dispone di un tetto inclinato con un sistema capace di imagazzinare l'acqua piovana e di usarla per irrigare il giardino circostante.