martedì 28 luglio 2015

Casa, l’avanzata delle banche agita gli agenti immobiliari

Casa, l’avanzata delle banche agita gli agenti immobiliari
La Fiaip, la federazione di categoria, agita lo spettro del conflitto di interesse per la nascita delle società di intermediazione immobiliare degli istituti di credito:  “Intesa Sanpaolo è alla ricerca di agenti Immobiliari, regolarmente iscritti all’Albo, da inserire in una nuova start-up dedicata alla vendita di immobili residenziali”. L’annuncio di recruiting di Ca’ de Sass, conseguente al lancio del progetto “Intesa Sanpaolo Casa”, sta provocando una levata di scudi da parte di Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari, preoccupata che l’arrivo dei big del credito nell’intermediazione immobiliare possa provocare una rivoluzione nel mercato delle compravendite di abitazioni. D’altronde anche Unicredit ha lanciato da un po’ il programma “SubitoCasa” con il quale la banca di piazza Gae Aulenti è sbarcata nel mercato immobiliare. La Fiaip ipotizza un conflitto di interessi perché con questo servizio tutta la filiera relativa all’acquisto di una casa è in carico all’istituto di credito, in grado non solo di accendere un mutuo ma anche di far incontrare domanda e offerta. Peccato che l’esposto presentato a febbraio da Fiaip all’Antitrust sia stato bocciato dall’authority per la Concorrenza che non ha ravvisato elementi di potenziale conflitto. La controffensiva degli agenti è finita persino alla Banca d’Italia. Una curiosità: la relazione Fiaip è stata curata da Antonio Catricalà, ex garante Antitrust.

(Il Corriere della Sera, Fabio Savelli – www.corriere.it

lunedì 27 luglio 2015

Cedolare, stretta sugli affitti in nero

Cedolare, stretta sugli affitti in nero
Giro di vite sugli affitti in nero. Le sanzioni saranno raddoppiate per chi ha optato per la “tassa piatta” e non indica in dichiarazione dei redditi per intero o in parte il canone di locazione effettivamente percepito. Arriverà, invece, uno sconto sulle sanzioni per i piccoli “errori” nei versamenti. La penalità scenderà dal 30% al 15% se il contribuente pagherà il dovuto entro i 90 giorni dalla scadenza. E la convenienza sarà ancora maggiore per chi farà ravvedimento operoso nei primi 15 giorni. Ma attenzione, la riduzione scatterà soltanto nel limite del 3% e a condizione che l’importo non sia superiore a 30mila euro. Il principio del “lieve inadempimento” e della volontà del contribuente di ravvedersi sui pagamenti mancati o insufficienti trova posto anche nella revisione delle sanzioni amministrative, diventando una sorta di filo conduttore con gli altri decreti attuativi della delega fiscale approvati venerdì in Consiglio dei ministri. A partire dalla riforma delle sanzioni penali, nelle quali il pagamento del dovuto per l’omesso versamento di Iva e ritenute estingue il reato. Tra le novità dell’ultima ora, va segnalato l’ulteriore aumento fino a 250mila della soglia di non punibilità per gli omessi versamenti Iva: un limite cresciuto rispetto alla bozza iniziale che lo fissava a 200mila euro. Mentre diventa più ampio il perimetro della frode che includerà anche le simulazioni soggettive o oggettive. Tornando invece alle amministrative, come spiegato ieri in un briefing al Mef, c’è una mitigazione con un abbassamento del range attuale della sanzione edittale (100% -200%) che passerà al 90% - 180 per cento. Vengono risolti anche problemi all’applicazione di penalità sproporzionate rispetto alla violazione.

(Marco Mobili e Giovanni Parente

mercoledì 15 luglio 2015

Istat

Istat

Newsletter del 14/07/2015
Indice Nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati
-0,1% la variazione annuale dell'indice ISTAT del mese di giugno 2015.
Mese giugno 2015
Il numero indice per il mese di giugno (base 2010=100) è pari a: 107,3
Principali variazioni rispetto al mese di giugno 2015:
  • variazione mensile per il periodo maggio 2015 - giugno 2015: +0,1%
  • variazione annuale per il periodo giugno 2014 - giugno 2015: -0,1%
  • variazione biennale per il periodo giugno 2013 - giugno 2015: +0,2%
Prossimo comunicato relativo all'indice di luglio 2015: 11 agosto 2015.

mercoledì 8 luglio 2015

I prezzi delle case scendono ancora

I prezzi delle case scendono ancora
I prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie in Italia diminuiscono dello 0,7% nel primo trimestre 2015 rispetto al trimestre precedente e del 3,4% nei confronti dei primi tre mesi dello scorso anno. Lo rileva l’Istat, che sottolinea che “il 2015 si apre pertanto con una conferma della tendenza al ribasso dei prezzi delle abitazioni in atto da più di tre anni”. Come accade dagli inizi del 2013, precisa l’istituto statistico, anche nel primo trimestre dell’anno in corso la diminuzione annua è dovuta sia ai prezzi delle abitazioni esistenti (-3,8%) sia a quelli delle abitazioni nuove (-2,0%). Come risultato di questi andamenti, il differenziale in valore assoluto tra la variazione annua dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove si riduce a 1,8 punti percentuali, il minimo da quando è possibile calcolare la serie storica delle variazioni annue dell’indice dei prezzi (Ipab).
(La Stampa, Redazione – www.lastampa.it)

lunedì 6 luglio 2015

FORMAT ANNUNCI COMMERCIALE E NUOVO APE



 FORMAT ANNUNCI COMMERCIALE E NUOVO APE
29 giugno 2015

Nuova certificazione energetica, ecco come deve essere il format annunci commerciali di vendita e locazione immobiliare
Pubblicati i nuovi decreti di attuazione previsti dalla legge 90/2013.
Un’attenzione particolare  rivolta agli annunci commerciali per la locazione e la vendita degli immobili, che devono avere specifiche caratteristiche previste dal decreto linee guida.
Il decreto interministeriale del 26 giugno 2015 (decreto nuove linee guida), infatti, prevede che nel caso di offerta di vendita o di locazione, i corrispondenti annunci, effettuati tramite tutti i mezzi di comunicazione commerciali, devono riportare:
  • gli indici di prestazione energetica dell’involucro
  • l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio o dell’unità immobiliare, sia rinnovabile che non rinnovabile
  • la classe energetica corrispondente
Al riguardo è obbligatorio l’utilizzo, con l’esclusione degli annunci via internet e a mezzo stampa, dell’apposito format annunci commerciali definito all’Appendice C delle Linee guida approvate dal decreto.
Il format annunci commerciali risulta facilmente comprensibile, in quanto riporta graficamente la classe energetica e la chiara indicazione dell’indice di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile, come è possibile vedere nell’immagine successiva.

Inoltre, il format annunci immobiliari riporta anche un apposito campo che se barrato indica che trattasi di edificio ad energia quasi zero.
Ricordiamo che, secondo la definizione del decreto requisiti minimi, un edificio a energia quasi zero è un edificio, di nuova costruzione o esistente, per cui sono contemporaneamente rispettati:
  1. tutti  i  requisiti  previsti  dalla  lettera  b),  del  comma  2,  del  paragrafo  3.3 del decreto requisiti minimi,  determinati  con  i valori vigenti dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici
  2. gli  obblighi  di  integrazione  delle  fonti  rinnovabili  nel  rispetto  dei  principi  minimi  di  cui all’Allegato 3, paragrafo 1, lettera c), del decreto rinnovabili (D.Lgs. 28/2011)