lunedì 25 aprile 2022

In arrivo il PNRR 2, le novità contenute nello schema di decreto legge

 

PNRR e obbligo fatturazione elettronica, comunicazione Enea Superbonus, sanzioni pagamento POS

In arrivo il PNRR 2, le novità contenute nello schema di decreto legge

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Ecco le misure approvate dal Governo: obbligo fatturazione elettronica, comunicazione Enea Superbonus, sanzioni pagamento POS

Al fine di accelerare e facilitare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nella seduta del 13 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legge che introduce ulteriori misure.

Ecco il sommario:

  • Finalità
  • Tematiche
  • Lotta all’evasione
  • Forfettari
  • Monitoraggio Superbonus 110%
  • Giustizia

Finalità

Il Governo ha, quindi, predisposto il nuovo pacchetto di misure per accelerare, mediante processi di sburocratizzazione, sui 45 progetti del PNRR, da concludere entro il 30 giugno prossimo.

Il testo del nuovo decreto-legge, in ambito PNRR, afferisce alle seguenti tematiche:

  • pubblica amministrazione ed università;
  • fisco;
  • ambiente ed efficientamento energetico;
  • transizione digitale;
  • infrastrutture;
  • turismo;
  • giustizia.

Lotta all’evasione: fatturazione elettronica per i forfetari e sanzioni per mancato pagamento con POS

Due le misure fiscali introdotte nel testo dello schema di decreto legge rivolte alla lotta all’evasione:

  • il 30 giugno 2022 entrata in vigore delle sanzioni per gli esercenti i quali rifiutino i pagamenti tramite i POS (30 euro, oltre al 4% del valore della transazione);
  • dal 1° luglio 2022 obbligo di fattura elettronica anche per le partite Iva nel regime dei forfetari.

Forfettari e fatturazione elettronica dal primo luglio

In merito alla fattura elettronica, i soggetti che hanno adottato il regime di vantaggio (art. 27 commi 1 e 2 del dl n. 98/2011) o il regime forfetario (art. 1 commi da 54 a 89 della L. 190/2014) e le associazioni sportive dilettantistiche precedentemente escluse (art. 1 e 2 della L. 398/91) hanno l’obbligo di fatturazione elettronica, tramite il Sistema di Interscambio, a partire dal primo luglio 2022.

Rimane, invece, in vigore il divieto di emissione di fatture elettroniche per coloro che:

  • sono tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria con riferimento alle fatture i cui dati devono essere inviati al Sistema TS (art. 10-bis del D.L. 119/2018);
  • pur non essendo tenuti all’invio dei dati al Sistema TS, effettuano prestazioni sanitarie nei confronti delle persone fisiche (art. 9-bis del D.L. 135/2018).

Pagamento con POS

In materia di sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici, le sanzioni partono dal 30 giugno 2022 (in precedenza era dal 1° gennaio 2023).

Monitoraggio Superbonus 110%

Contro le frodi è previsto un potenziamento del sistema di monitoraggio: nuovi controlli per la fruizione dei principali bonus edilizi previsti per gli interventi di ristrutturazione e di riduzione del rischio sismico.

Si prevedono due importanti misure:

  • un nuovo sistema di controllo anche per il sismabonus (interventi di cui all’art. 16 del dl n. 63/2013)  e all’art. 119 del dl n. 34/2020 (Superbonus 110%);
  • modifica dello statuto dell’Enea ovvero dell’ente coinvolto nel nuovo sistema di controllo.

In analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, per avere accesso alle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia sarà necessario inviare le informazioni sugli interventi effettuati per via telematica all’Enea.

L’Enea elabora le informazioni pervenute e trasmette una relazione sui risultati degli interventi al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministero dell’economia e delle finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze territoriali.

Pertanto, l’Enea dovrà aggiornare la sua piattaforma telematica e si dovranno pubblicare i provvedimenti attuativi che regolano tempistiche, modalità, effetti e possibilità di ravvedimento, relative alle comunicazioni da inviare.

Giustizia

Un capitolo è dedicato alla giustizia con:

  • misure per il funzionamento del Comitato tecnico-scientifico;
  • modifiche all’articolo 389 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza;
  • istituzione del Fondo per il ristoro dei danni subìti dai cittadini italiani vittime di crimini di guerra e contro l’umanità.

 

Superbonus 110, proroga nel DEF della scadenza del 30 giugno 2022

 

Superbonus 110, proroga nel DEF della scadenza del 30 giugno 2022

Superbonus 110, Proroga nel DEF della scadenza del 30 giugno 2022

Per il superbonus 110 arriva la tanto attesa proroga della scadenza del 30 giugno 2022 per case unifamiliari e villette. Nella risoluzione al DEF, approvata dal Parlamento, il governo si impegna a prorogare i termini per il raggiungimento del 30% dei lavori per il bonus 110.

Con 221 voti favorevoli, 40 contrari e 1 astenuto anche il Senato ha approvato la risoluzione che approva la relazione del governo al Parlamento sul DEF. La risoluzione aggiorna gli obiettivi di finanza pubblica e il relativo piano di rientro del saldo strutturale. 

Quando scade il superbonus 110 per le case unifamiliari?

Tra le novità della risoluzione al DEF c'è la proroga della scadenza del 30 giugno 2022 per il 30% dei lavori per case unifamiliari e villette. Nella risoluzione il governo si impegna infatti a "prorogare il termine attualmente previsto" che obbliga i proprietari di case singole, unifamiliari e villette, a concludere il 30% dei lavori entro il 30 giugno di quest'anno. Ma non solo, nel testo si specifica che "la percentuale del 30% si riferisce all'intervento complessivo e non ai singoli lavori oggetto dell'intervento".

La risoluzione al DEF, inoltre, introduce anche la richiesta di una maggiore flessibilità per la cessione dei crediti edilizi, consentendola a istituti diversi da banche e assicurazioni.

Quando scade il 110 per cento?

La legge di bilancio 2022 ha introdotto numerose scadenze diverse a seconda della tipologia di immobile oggetto di lavori di riqualificazione energetica. Nello specifico:

  • condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari: proroga al 31 dicembre 2022 del superbonus 110. La percentuale decrece a partire dal 2024 (70%), ee 65% nel 2025
  • immobili di proprietà delle cooperative ed ex IACP: 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% dei lavori

Come sarà il bonus 110 nel 2022?

Nel 2022 il bonus 110 ha subito non poche modifiche. Le principali riguardano la cessione del credito, prima illimitata, poi limitata a una sola volta, poi a tre volte e adesso aperta anche a una quarta cessione del credito. Ma le novità sono molte, come puoi vedere in questa guida di idealista/news.

domenica 10 aprile 2022

Super ecobonus 110%: in aumento i dati di utilizzo

 

Super ecobonus 110%: dati in aumento al 31 gennaio 2022

Super ecobonus 110%: in aumento i dati di utilizzo

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ENEA: aggiornati al 31 marzo i dati Regione per Regione ed in base alla tipologia degli immobili: condomini, edifici unifamiliari, unità indipendenti

Sono disponibili sul sito ENEA i dati aggiornati al 31 marzo 2022 circa i dati di utilizzo del Super ecobonus 110 (art. 119 del dl n. 34/2020 – decreto Rilancio).

Il decreto legge prevede l’innalzamento al 110% dell’aliquota di detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per gli interventi di efficienza energetica che soddisfano i requisiti di cui al decreto 6 agosto 2020 e per gli interventi antisismici di cui ai commi da 1 –bis a 1 –septies dell’articolo 16 del dl n. 63/2013.

Tramite il sito dell’ENEA è possibile creare e protocollare le asseverazioni obbligatorie alla fine dei lavori e quando si opta per la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli stati di avanzamento lavori al 30% e al 60%.

Report ENEA

Dal 1° settembre l’ENEA pubblica, con cadenza mensile, i dati nazionali e regionali, relativi all’utilizzo del Superbonus 110%; l’aggiornamento mensile è disponibile solo con dettaglio nazionale e regionale e viene pubblicato all’inizio del mese successivo a quello di riferimento.

Si tratta di un documento estremamente utile ed interessante soprattutto per capire quanto e dove la maxi detrazione abbia ulteriormente rilanciato il comparto delle costruzioni.

In particolare, i dati analizzati si riferiscono a:

  • il numero delle asseverazioni caricate sul sito dedicato;
  • il valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione;
  • i valori assoluti e percentuali dei lavori già completati.

I dati sono, inoltre, specificati in base ai lavori relativi a:

  • condomini;
  • edifici unifamiliari;
  • unità immobiliari indipendenti.

In particolare, si tratta di 22 tabelle, di cui:

  • la prima con i dati nazionali;
  • le successive una per ciascuna Regione;
  • una tabella riepilogativa finale.

Dati aggiornati a marzo 2022

Stando all’ultimo aggiornamento, ossia al 31 marzo 2022, si registrano dati significativi in aumento: 139.029 il numero delle asseverazioni rispetto al 1° marzo dello anno.

Nel dettaglio:

  • 139.029 il numero delle asseverazioni (122.548 al 1° marzo);
  • oltre 24 miliardi di euro il totale degli investimenti di riqualificazione energetica ammessi alla detrazione (oltre 21 miliardi di euro al 1° marzo);
  • oltre 16 miliardi di euro il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (oltre 14 miliardi di euro al 1° marzo).

Dati riferiti alla tipologia di immobili

Il rapporto specifica i dati in riferimento alla tipologia di immobili. In particolare, la spesa media:

  • per i condomini è di 21.775 ( 19.050 al 1° marzo);
  • per gli edifici unifamiliari è di 72.980 ( 64.158  al 1° marzo);
  • per le unità immobiliari indipendenti è pari a  44.271 (39.337  al 1° marzo).

Dati per Regione per Regione

Nel documento sono riportati, inoltre, i dati per ciascuna Regione; in testa la Lombardia con il numero di asseverazioni pervenute:

  • Lombardia con 21.269 asseverazioni;
  • Veneto con 17.756 asseverazioni;
  • Lazio con 12.267 asseverazioni;
  • Emilia Romagna 11.396 asseverazioni.
  • Toscana con 10.551 asseverazioni;
  • ecc.

Chiude il documento la tabella riepilogativa.

 

Ricordiamo, infine, che i report dei mesi precedenti sono disponibili nella sezione dedicata.

 

PNRR e progetti: lo stato di avanzamento

 

PNRR Progetti bandiera

PNRR e progetti: lo stato di avanzamento

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Come procedono i progetti PNRR: stato di avanzamento e progetti bandiera delle regioni

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è un piano di investimento che prevende fondi importanti per la ripresa economica e promuove un’ambiziosa agenda di riforme.

In particolare contiene un pacchetto di investimenti e riforme relative a:

  1. pubblica amministrazione;
  2. giustizia;
  3. semplificazione;
  4. competitività.

Le risorse stanziate sono pari a 191,5 miliardi di euro, ripartite in 6 missioni:

  1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – 40,32 miliardi
  2. rivoluzione verde e transizione ecologica – 59,47 miliardi;
  3. infrastrutture per una mobilità sostenibile – 25,40 miliardi;
  4. istruzione e ricerca – 30,88 miliardi;
  5. inclusione e coesione – 19,81 miliardi;
  6. salute – 15,63 miliardi;

per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro.

Complessivamente gli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare sono pari a 222,1 miliardi di euro.

Se devi gestire progetti pubblici, ti anticipo che esiste già una soluzione per il fascicolo digitale del lavoro pubblico e PNRR, che consente alle PA e ai loro collaboratori di organizzare efficacemente i progetti e i lavori in modalità snella e produttiva.

 

priorità PNRR

priorità PNRR – fonte: italiadomani.gov.it

 

missioni PNRR

Missioni PNRR – fonte: italiadomani.gov.it

Progetti PNRR, a che punto siamo?

Lo stato dei progetti PNRR fonte Il Sole24Ore

Lo stato dei progetti PNRR fonte Il Sole24Ore

Nella relazione di avvio dell’attività di controllo sul PNRR, la Corte dei Conti scrive che l’attuazione del PNRR procede senza particolari ritardi: nel secondo semestre 2021 sono stati conseguiti i primi 51 obiettivi concordati a livello europeo.

Nel semestre in corso, l’avanzamento del Piano impone ulteriori 45 obiettivi europei (6 dei quali risultano già conseguiti), cui si aggiungono 70 obiettivi intermedi nazionali e ulteriori 55 legati ai progetti finanziati con il Fondo complementare.

“Dai dati attualmente disponibili, relativi ai progetti complementari, risulta che solo poco più del 50% delle somme stanziate sono state impegnate e pagate”.

Vietato perdere tempo, avverte Draghi.

Il PNRR richiede a tutti noi un salto di qualità nella gestione della spesa”, ha detto durante la presentazione del patto per Napoli, sottolineando che “il piano va completato entro il 2026. Non possiamo lasciare che questi soldi vadano perduti o sprecati, come purtroppo è accaduto in passato ad altri, a molti, fondi europei”.

I principali progetti PNRR: progetti bandiera

L’idea dei progetti bandiera nasce per incentivare il protagonismo territoriale nel PNRR.

A ogni regione è stato chiesto dal Dipartimento per gli Affari Regionali di individuare progetti di particolare rilevanza strategica per il proprio territorio.

La fase due dell’attuazione dei 21 progetti, uno per ogni Regione o Provincia autonoma, si svilupperà con un Protocollo dello stesso ministero degli Affari regionali con i ministri titolari di missioni, componenti e interventi del Pnrr.

Questa è la situazione dei principali progetti bandiera delle regioni:

  • Puglia: rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica;
  • Sardegna: osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione;
  • Lazio: progetto SUSA, 10 km di scienza;
  • Abbruzzo: opere idrauliche;
  • Calabria: opere idrauliche;
  • Molise: opere idrauliche;
  • Campania: azioni integrate per il monitoraggio ambientale;
  • Emilia-Romagna: centro di super-calcolo;
  • Friuli-Venezia Giulia: tecnologie e soluzioni per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno;
  • Liguria: infrastrutture e la mobilità sostenibili;
  • Basilicata: tecnologie per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno;
  • Sicilia: transizione energetica e della decarbonizzazione;
  • Piemonte: stoccaggio dell’idrogeno;
  • Puglia: stoccaggio dell’idrogeno;
  • Umbria: stoccaggio dell’idrogeno;
  • Friuli-Venezia Giulia: stoccaggio dell’idrogeno;
  • Lombardia: infrastrutture e mobilità sostenibile;
  • Marche: introduzione dell’idrogeno;
  • Toscana: gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico;
  • Veneto: progetto idrico.

Ti ricordo che esiste già una soluzione per il fascicolo digitale del lavoro pubblico e PNRR, che consente alle PA e ai loro collaboratori di organizzare efficacemente i progetti e i lavori in modalità snella e produttiva.