sabato 23 novembre 2013

I RAPPORTO 2013 SUL MERCATO IMMOBILIARE

COMUNICATO STAMPA

20 Marzo 2013

I RAPPORTO 2013 SUL MERCATO IMMOBILIARE

Pietro Modiano, presidente di Nomisma

«Nonostante i mutui alle famiglie siano ai minimi storici, gli investimenti per acquisto di abitazioni diverse dalla prima casa mostrano una migliore tenuta. Il parziale di spostamento di ricchezza dal comparto mobiliare a quello immobiliare non è tuttavia in grado di arginare il drastico calo dei livelli di attività».

Sergio De Nardis, chief economist di Nomisma

«La rarefazione del credito alle famiglie trova nell’aumento dell’avversione al rischio da parte delle banche la principale motivazione. Effettivamente il rapporto tra sofferenze e impieghi è in costante rialzo dalla fine del 2008 e la pro-ciclicità delle scelte creditizie è accresciuta dalla regolamentazione bancaria che, imponendo più severi requisiti patrimoniali a fronte di incagli e sofferenze, contribuisce a scoraggiare gli impieghi».

Luca Dondi, responsabile settore immobiliare di Nomisma

«Il ridimensionamento dei prezzi non è, in assenza di un ripensamento delle politiche creditizie, un elemento sufficiente a riportare verso il comparto una quota significativa della domanda potenziale. Nonostante il quadro recessivo e la continua erosione del reddito disponibile, l’interesse per l’acquisto immobiliare delle famigli italiane risulta più che doppio rispetto agli attuali livelli di attività».


 Permangono gli elementi di fragilità, preoccupazione per il sostegno al ciclo economico in ripartenza dalla fine 2013

Comunicato stampa

I Rapporto 2013 sul Mercato Immobiliare

L’economia italiana si è nuovamente contratta in misura significativa negli ultimi tre mesi del 2012 (-0,9% sul periodo precedente), facendo registrare il sesto tri- mestre consecutivo di riduzione dell’attività produttiva. Nella media del 2012, il PIL è sceso del 2,4% rispetto all’anno prima, risentendo della caduta senza prece- denti della domanda interna (-5,2%). L’impatto delle misure di consolidamento fi- scale, l’inasprimento delle condizioni di credito e la perdita di fiducia degli opera- tori hanno inciso, tanto sui consumi privati (-4,3%) che sugli investimenti fissi lordi (-8% nel complesso e -6,4% nelle costruzioni). Il favorevole andamento delle esportazioni nette ha frenato la caduta del PIL e favorito il miglioramento del sal- do commerciale con l’estero, tornato in territorio positivo per la prima volta in ot- to anni.

Se il settore manifatturiero potrebbe progressivamente stabilizzarsi, grazie allo stimolo proveniente dal commercio mondiale in via di rafforzamento tra fine 2012 e inizio 2013, rimangono negative le dinamiche nei servizi di mercato, nella distri- buzione e nelle costruzioni, vale a dire nei settori pienamente esposti al ripiega- mento della domanda interna.

Lo scenario previsivo di consenso prospetta un lento miglioramento a partire dalla metà dell’anno, con un rialzo dell’attività economica a ritmi medi trimestrali dello 0,2-0,3%.

Italia – Mutui erogati a famiglie consumatrici per l’acquisto dell’abitazione




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L’inasprimento dei criteri di erogazione del credito e la crisi economica hanno pro- dotto una nuova e più pesante contrazione nelle erogazioni finalizzate all’acquisto di abitazioni che, a preconsuntivo del 2012, si sono attestate nell’ordine di 25,8 miliardi di euro, con una flessione del 47,4% rispetto al 2011.

Diversamente da quanto accaduto nella prima ondata di credit crunch risultato di una crisi finanziaria internazionale e di forti vincoli alla liquidità sui mercati in- terbancari – l’attuale inaridimento del canale creditizio (-4,8% nel 2013, rispetto a un 2012 ai minimi storici) è riconducibile ai più elevati rischi percepiti riguardo alle prospettive dell’attività economica e, in particolare, di taluni settori come quello immobiliare.

Tra le pesanti eredità di una recessione, nei confronti della quale non è valso alcun esercizio di discriminazione del merito creditizio, si annovera sicuramente il cre- scente deterioramento della qualità del credito. In assenza di eccezionali interven- ti normativi, la gran parte degli istituti di credito dovrà procedere a pesanti rettifi- che di valore e a gravosi accantonamenti prudenziali.

L’inesorabile scivolamento verso la sofferenza di una quota non trascurabile di crediti, associato ad una più stringente regolamentazione che impone alle banche 






 Il ridimensionamento dell’attività transattiva registrato lo scorso anno induce, con ogni probabilità, a ritenere ormai esaurito il margine di adeguamento del mercato sul lato delle quantità, delegando i residui necessari aggiustamenti alla componen- te di prezzo.

Da questo punto di vista gli ultimi segnali registrati paiono, tuttavia, incoraggianti. Il calo tendenziale delle quotazioni rilevato nelle 13 città intermedie appartenenti al campione Nomisma è risultato di gran lunga il più intenso dall’inizio della crisi ad oggi, ricalcando per omogeneità e consistenza l’andamento registrato sul finire del 2012 in corrispondenza delle aree urbane di maggiori dimensioni.

Il ridimensionamento dei prezzi, però, non è di per sé un elemento sufficiente a riportare verso il comparto una quota significativa della domanda potenziale. L’interesse potenziale delle famiglie più che doppio rispetto agli attuali livelli di at- tività induce a ritenere che è dal settore bancario, prima ancora che dal repricing, che dipendono le possibilità di rilancio a medio termine del mercato immobiliare al dettaglio.

Già nel 2011 si era assistito ad un allungamento dei tempi maggiore rispetto a quello che si poteva prevedere in base al trend che aveva caratterizzato questo in- dicatore nel corso degli anni 2000. Nel 2012 e nei primi mesi del 2013 si è avuto un ulteriore balzo in avanti, con incrementi nell’ordine dei 2 mesi per le abitazioni nuove, dei 2,5 mesi per quelle usate, dei 2,7 mesi per uffici, capannoni e box auto















 


giovedì 14 novembre 2013

Istat novembre 2013

Indice Nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati 
+0,7% la variazione dell'indice istat del mese di ottobre 2013 
Il numero indice per il mese di ottobre (base 2010=100) è pari a: 107,1% 
Principali variazioni rispetto al mese di ottobre 2013 
variazione mensile per il periodo settembre 2013 - ottobre 2013: - 0,1% 
variazione annuale per il periodo ottobre 2012 - ottobre 2013: + 0,7% 
variazione biennale per il periodo ottobre 2011 - ottobre 2013: + 3,4% 
Prossimo comunicato relativo all'indice di novembre 2013: 12 dicembre 2013 



lunedì 4 novembre 2013

compravendite immobiliari e mutui erogati

rallenta, ma non si ferma il calo delle compravendite immobiliari e dei mutui erogati nel primo semestre del 2013. a confermarlo è l'istat che certifica come nel periodo in esame la variazione tendenziale negativa dei rogiti è stata del 8,3%, rispetto allo stesso periodo del 2012 quanto la contrazione era stata del 20,6%. per quanto riguarda i finanziamenti erogati, la flessione è stata del -4,3%, rispetto al -40,3% dell'anno precedente

l'istat conferma i dati dell'agenzia del territorio, certificando un rallentamento del calo, ma non una vera e propria ripresa. i dati restano in terreno negativo. se si somma infatti la variazione negativa di 2013 e 2012 , si capisce come il comparto abbia perso quasi il 30% delle transazioni rispetto al 2011. stessa cosa per i mutui, anche se qui si notano i primi deboli segnali di effettiva ripresa, anche se limitati al nord-est (+2,6%) e al centro (+0,2%) e solo per il secondo trimestre dell'anno

in totale nel secondo semestre dell'anno, le transazioni immobiliari, come si evince dai rogiti, sono state 295.785, di cui 275.437 nel settore residenziale (il 93,1%) delle convenzioni, 18.146 nel settore economico (6,1%) e ulteriori 2.2012 per trasferiemnti di unità immobiliari ad uso speciale e per multiproprietà (0,8% delle convenzioni)








Da idealista.it

sabato 2 novembre 2013

Ecobonus e certificazione energetica!

Ecobonus 65%, detraibili le spese per compilare l’APE

Enea: dal 4 agosto 2013 in alcuni interventi l’Ape è obbligatorio per accedere alle detrazioni  

22/10/2013 - Dal 4 agosto 2013 per accedere al bonus fiscale del 65% è necessario l’Ape, attestato di prestazione energetica, e le spese per la sua compilazione sono detraibili. Lo ha spiegato all’interno delle sue faq l’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha ripercorso l’evoluzione normativa del settore.

 

Quando è richiesto l’Ape
In realtà, l’Ape è obbligatorio solo per ottenere gli incentivi in seguito ad alcuni interventi indicati dalla Finanziaria 2007, come quelli grazie ai quali si consegue un risparmio energetico del 20% nella climatizzazione invernale, la coibentazione delle strutture opache e la sostituzione degli infissi in contesti diversi dalle singole unità immobiliari.
 
Sono invece esclusi dall’obbligo di presentazione dell’Ape l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e i lavori per la sostituzione di infissi nelle singole unità immobiliari.
 
Come si è evoluta la normativa di settore
L’Enea ha ricordato che, in base al Dlgs 192/2005, modificato dal Dlgs 311/2006, per accedere agli incentivi e alle agevolazioni previste per gli interventi che migliorano la prestazione energetica degli edifici, in alcune tipologie di lavori era richiesto l’Ace, Attestato di certificazione energetica.
 
Fino al 25 luglio 2010, cioè dopo dodici mesi dall’emanazione delle Linee guida nazionali sulla certificazione energetica degli edifici, è stato possibile sostituire l’Ace con l’Aqe, Attestato di qualificazione energetica.
 
L’Ace è stato utilizzato dal 26 luglio 2010 fino al 3 agosto 2013. Il 4 agosto, infatti, è entrata in vigore la Legge 90/2013, che ha sostituito l’Ace con l’Ape.
 
Anche se il modulo per la redazione dell’Ape è cambiato, si può continuare ad usare quello dell’Aqe solo se la certificazione serve a richiedere le detrazioni fiscali.
 
In questi casi, il modulo può essere compilato e sottoscritto anche da un tecnico abilitato coinvolto nei lavori, mentre nella norma il tecnico che redige l’Ape non deve aver preso parte agli interventi eventualmente realizzati in precedenza.
 
L’Enea ha infine spiegato che l’Ape va conservato e le spese per la sua compilazione sono detraibili perché obbligatorie per ottenere l’agevolazione fiscale.


Se volete fare la certificazione chiamateci, il nostro ing. è rapido e con un ottimo rapporto qualita prezzo!

Il DL Imu è legge, cancellata la prima rata sulla prima casa

Il magazzino di impresa non paga la seconda rata; agevolazioni all’acquisto e all'affitto di immobili energeticamente efficientidi Paola Mammarella

25/10/2013 - Diventa legge il ddl Imu, approvato ieri mattina dal Senato in via definitiva. Il testo conferma la cancellazione della prima rata per le prime case e della seconda rata per il magazzino delle imprese di costruzione. 

Imu
Confermata la cancellazione della prima rata dell’Imu per le abitazioni principali e le loro pertinenze, per gli immobili appartenenti alle cooperative edilizie, i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Fanno eccezione gli immobili di lusso, accatastati nelle categorie A1, A8 e A9. In questi casi bisognerà pagare la prima rata dell’Imu anche se l’immobile è utilizzato come prima casa. 

I Comuni possono inoltre decidere se equiparare alla prima casa anche le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito ai figli, che le utilizzano come abitazioni principali, determinando la soglia di reddito al di sotto della quale è possibile usufruire dell’agevolazione.
 
Imu per gli immobili invenduti appartenenti alle imprese di costruzione
La legge elimina la seconda rata dell’Imu per gli immobili invenduti appartenenti alle imprese di costruzione. L’esenzione si applica a partire dal primo luglio 2013, mentre non verrà rimborsata la prima rata.
 
Chi intende usufruire dell’esenzione deve presentare la dichiarazione per variazioni rilevanti. Si tratta di una domanda che va inoltrata entro 90 giorni dal momento in cui si è verificata una variazione tale da implicare una modifica nell’importo dell’imposta.
 
Sostegno all’acquisto e all’affitto di immobili efficienti
La Cassa Depositi e Prestiti, con uno stanziamento di 2 miliardi di euro, sosterrà l’affitto e garantirà i mutui per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A, B e C. Le misure di sostegno sono rivolte esclusivamente all'acquisto o alla locazione di immobili esistenti. Gli immobili di nuova costruzione potranno invece accedere alle agevolazioni solo se appartenenti alle classi energetiche A e A+.

Politiche abitative
La legge contiene nuove misure per la casa. Al Fondo istituito dal DL 112/2008 per consentire l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa a giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali e under 35 con contratti di lavoro atipico, saranno destinati 20 milioni, cioè 10 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015. 

Altri 100 milioni, da ripartire tra il 2014 e il 2015, andranno al Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione. Il Fondo a sostegno degli inquilini morosi incolpevoli potrà contare su 20 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.
 
Debiti Pubblica Amministrazione
La legge ha sbloccato altri 7,2 miliardi di euro per consentire i pagamenti dovuti dalla Pubblica Amministrazione a professionisti e imprese.
 
Cosa resta fuori dalla legge
Nonostante le sollecitazioni durante la discussione, la norma non affronta il problema dell’Imu dovuta su capannoni e altri immobili strumentali delle imprese. Confindustria aveva chiesto che non fossero considerati come patrimonio da tassare, ma come fattori utilizzati nel processo produttivo e che quindi l’Imu fosse completamente deducibile dal reddito di impresa (Leggi Tutto).
 
Il Senatore Pd Federico Fornaro ha inoltre manifestato preoccupazione per la nuova Tasi (uno dei due bracci che compongono la Trise introdotta dal ddl di Stabilità per il 2014) per la quale non è previsto un sistema di detrazione analogo a quello pensato per l’Imu. Possibili soluzioni potrebbero quindi essere proposte come emendamenti al ddl Stabilità.

L'Ance, Associazione nazionale costruttori edili, si è detta soddisfatta per le misure approvate, che daranno aiuto alle famiglie e alle imprese. Allo stesso tempo, però, l'Ance spera che le novità non vengano vanificate dalla Legge di Stabilità, che prevede nuove imposte dall'esito incerto.



Condominio, non si pagano in anticipo le opere straordinarie

Condominio, non si pagano in anticipo le opere straordinarie

Confedilizia: il fondo previsto dalla riforma serve a garantire la trasparenza ma non è obbligatorio      di Paola Mammarella

25/10/2013 - Il fondo previsto dalla riforma del condominio per la realizzazione di opere straordinarie e innovazioni non è obbligatorio, ma serve solo a garantire la trasparenza attraverso la contabilità separata. E' la posizione espressa nei giorni scorsi da Confedilizia.

Secondo l’avvocato Carlo del Torre, delegato di Confedilizia per gli incarichi speciali, la riforma del condominio non prevede obbligatoriamente che l’amministratore

 possa chiedere prima della realizzazione delle opere il versamento di somme che poi rimarrebbero giacenti per mesi sul conto del condominio.
 
Si tratta, sostiene Del Torre, di un’interpretazione distorta, mentre la riforma mira a garantire esigenze di trasparenza, chiarezza e precisione nella gestione finanziaria e nella redazione del bilancio condominiale, che deve consentire l’immediata verifica di ogni aspetto contabile.
 
Il fondo, che eventualmente può essere costituito, ha il compito di tutelare i condomini rendendo trasparenti il rendiconto e la gestione finanziaria del condominio.
 
In altre parole, spiega Del Torre, si prevede una contabilità separata e specifica per i lavori straordinari e le innovazioni, che di solito implicano spese considerevoli, ma non esiste l’obbligo di versare anticipatamente la liquidità prima che i lavori deliberati abbiano inizio.
 
Non è quindi accettabile, conclude Del Torre, un’interpretazione diversa perché l’assemblea condominiale continua ad essere l’unico organo col potere di deliberare le opere da effettuare e di decidere se istituite il fondo o meno. Il fondo andrebbe infatti costituito con i soldi dei condomini e non si può imporre loro di fare dei versamenti.


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Ecco le novità
















Iva e promessa di vendita

L'iva va corrisposta subito come ci segnala questo bell'articolo di Legislazione tecnica



venerdì 1 novembre 2013

Casa.governo e agevolazioni!

Il Governo lancia il portale www.casa.governo.it, dove sono disponibili tutte le informazioni sulle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ per immobili soggetti a ristrutturazione e l'adeguamento antisismico