martedì 30 gennaio 2018

Eurostat conferma il calo del valore dei prezzi delle case in Italia (-0,9%)

Gian Battista Baccarini (Fiaip)”L’assenza di  politiche per far ripartire l’immobiliare è un macigno che pesa sulla crescita economica del Paese”

“Senza nuove politiche per il rilancio dell’economia e per il settore immobiliare in particolare, il nostro Paese continuerà ad essere tra gli ultimi in Europa. L’anomalia del dato italiano sul calo dei prezzi immobiliari è una costante che segna l’ “imbarazzante nulla” messo in campo dalla politica  per invertire la rotta e rilanciare l’intero comparto del Real Estate.”
Risultati immagini per percentualiA dichiararlo è Gian Battista Baccarini, Presidente nazionale Fiaip, commentando i dati rilasciati dall’Eurostat,  e ribadisce come " il mondo immobiliare, i professionisti e le imprese del settore non possono più  rimanere più inermi di fronte all’ennesimo segnale negativo per il settore."
L’Italia,  purtroppo, come ha certificato ancora una volta  Eurostat, è uno dei paesi dell’Unione Europea in cui il mercato immobiliare ha il segno negativo insieme alla Romania, la Finlandia  e Cipro  ed i prezzi degli immobili sono ancora al palo (-0,9%). Il prezzo del mattone è infatti aumentato ovunque, oltre il 4,1%  di media nel terzo trimestre del 2017,  tranne che nel nostro Paese,  con punte record di crescita nella Repubblica Ceca (+12,3%), in Irlanda (+12%) e Portogallo (+10,4%).
La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali  sottolinea come sia indispensabile una forte defiscalizzazione per il settore per invertire la rotta e  far in modo che a medio-lungo termine sia possibile ritrovare una nuova redditività per chi investe nel mattone e nel nostro Paese.  
“Il sistema Italia  – continua  Gian Battista  Baccarini - ha il dovere di porsi l’obiettivo della ripartenza del mercato immobiliare, tassello fondamentale dell’economia nazionale per la quale noi agenti immobiliari Fiaip ci battiamo da anni. Per questo il 25 gennaio daremo appuntamento a tutti players del comparto  a Milano, presso la sede della Borsa Italiana, RE Italy Winter Forum  2018 , per presentare insieme a molte associazioni del settore un manifesto per il rilancio dell’immobiliare echiedere ai candidati alle prossime elezioni politiche di riportare subito la pressione fiscale sugli immobili ai livelli del 2008”.

Fonte: Ufficio Stampa
Agenzia Immobiliare Farini

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lunedì 29 gennaio 2018

Presentato a Milano il manifesto per il rilancio del settore immobiliare 

 

A Reitaly 2018 Fiaip, La Federazione Italiana Agenti immobiliari Professionali, insieme a Confedilizia,Confassociazioni immobiliare Finco hanno presentato oggi a Milano il Manifesto per il rilancio del settore immobiliare.

Tra le proposte delle associazioni del comparto immobiliare che hanno riscosso molto interesse tra gli operatori e i politici presenti all'evento la richiesta ridurre il carico fiscale sul settore, estendere la cedolare secca, liberalizzazione delle locazioni commerciali, stabilizzazione degli incentivi per le ristrutturazioni e approvazione di misure di stimolo alla riqualificazione urbana. Sono queste alcune delle proposte contenute nel manifesto per il rilancio del settore immobiliare elaborato da Confedilizia, Fiaip, Confassociazioni immobiliare e Finco ed aperto al contributo di tutte le altre realtà del comparto. Tra le altre misure presenti nel manifesto figurano anche gli incentivi fiscali per le permute immobiliari, lo sviluppo del turismo attraverso la proprieta' immobiliare privata e la creazione di un ministero dello sviluppo immobiliare, della casa e dell'edilizia.




Fonte: “Ufficio Stampa “
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mercoledì 24 gennaio 2018

Conviene comprare casa nel 2018?
Risultati immagini per case moderne
Chi è interessato a comprare casa quest'anno e non ha a disposizione un'ingente liquidità, dovrà per forza fare i conti con la situazione del mercato del credito. Vediamo se i tassi rimaranno ancora bassi e sarà, o meno, conveniente acquistare un immobile nel 2018.
A fare un bilancio sulla prevedibile situazione del mercato del credito in quest'anno appena iniziato è il portale MutuiOnline.it, il quale prevede condizioni abbastanza favorevoli per il mercato dei mutui, in linea con quanto successo negli ultimi anni. Una rassicurazione arriva direttamente dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dopo la conferma del prolungamento del Quantitative easign, ha dichiarato "ci attendiamo che i tassi rimangano su livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo".
Ulteriore conferma viene da Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline.it, secondo il quale non c'è all'orizzonte un probabile aumento del costo del denaro."l mercato dei mutui - dice Anedda - non avrà volumi particolarmente rilevanti, così come il mercato delle compravendite, continuando a crescere con una struttura positiva ma in un orizzonte di lungo termine e con numeri e ritmi adatti a un mercato più riflessivo, di conservazione del valore del capitale”.
Ma come saranno i mutui a tasso fisso variabile? Per quanto riguarda i fissi, MutuiOnline.it prevede che per l'intero 2018 le migliori offerte no si discosteranno da quelle attuali, con valori inferiori al 2%. Per quanto riguarda il tasso variabile, le migliori offerte partono dall'1,65%. Ma il consiglio è monitorare sempre le proposte della banche.
Inoltre bisogna sempre tenere a mente il loan to value da richiedere alle banche: a loan to value più basso corrisponde un minor rischio a carico della banca e uno spread minore applicato al finanziamento. Importante è anche la durata del finanziamento: sulle durate brevi è il tasso variabile a farla da padrone, perché al riparo da futuri aumenti del tasso di interesse.

Fonte " Idealista"
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martedì 23 gennaio 2018

Riqualificazione energetica, la strada per generare valore immobiliare. Tra problemi e potenzialità


Se tanto è stato fatto, moltissimo c’è ancora da fare. Così potrebbe riassumersi quanto emerso nel corso del forum “ReGreeneration - Rigenerare come valore sostenibile crea valore immobiliare”, organizzato da Tabula Rasa con Energia Felice, che ha segnato l’apertura di “Homo Condòmini Tour 2018” il Roadshow 2018 per l’efficienza energetica degli edifici e collegato ad Habitami. Un evento che ha messo in luce un aspetto molto importante legato alla rigenerazione: riqualificare genera valore immobiliare.
Risultati immagini per rivalutazione immobiliareSul fronte dell’efficienza energetica, rispetto a dieci anni fa sono stati compiuti passi da gigante, ma la strada appare ancora tutta in salita. Si tratta però di un cammino che deve essere percorso e rispetto al quale è necessaria grande attenzione, in particolare dal mondo politico e istituzionale.


La situazione del patrimonio immobiliare italiano è ben nota. In Italia ci sono circa 12 milioni di edifici residenziali, di cui circa il 74% è stato realizzato prima degli Anni ’80. Questo significa, nella maggior parte dei casi, che tali edifici sono stati costruiti in assenza di specifiche normative. Il patrimonio immobiliare italiano è stato costruito senza indicazioni sismiche, energetiche e con bassa qualità di materiali. Il suo stato è pessimo o mediocre. Riqualificare – o spesso buttare giù e ricostruire ex novo – appare la strada maestra.
Ma il tema della riqualificazione energetica, dell’efficientamento energetico, deve essere considerato e affrontato in maniera sinergica dai diversi attori. Sono necessarie regole chiare, efficaci e note. Il cittadino deve capire e toccare con mano quali sono i benefici e deve trovarsi nelle condizioni migliori per poter mettere in moto quel meccanismo che può portare a una rigenerazione immobiliare, che di conseguenza diventa rigenerazione urbana e sociale. Senza contare il fatto che riqualificare genera valore immobiliare.
In questo scenario l’informazione diventa una pedina molto importante. E portatori di questa informazione, tra gli altri, sono gli agenti immobiliari. Gli agenti immobiliari sono chiamati a informare delle potenzialità dell’immobile o degli interventi che sono stati fatti.
Intervenendo al forum, Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario della Fimaa, ha affermato: “Dal punto di vista commerciale, non ci dispiace affatto la riqualificazione dell’immobile, in quanto incide sul valore. Intervenire sul patrimonio esistente, però, non è semplice e i costi sono importanti. Sono quindi necessari interventi per ridurre i costi e reindirizzare le risorse nella riqualificazione energetica”.
Evidenziando le criticità, Fabrizio Segalerba, segretario nazionale della Fiaip, ha detto: “Ritengo che nel nostro Paese ci sia un deficit culturale su quello che è l’efficientamento energetico. Deficit culturale che interessa i cittadini e noi operatori. L’Ape (ndr attestato di prestazione energetica) è visto oggi non come qualcosa che serve nell’ambito della trattativa: dai proprietari viene visto come un balzello in più e dagli acquirenti come qualcosa di scarso interesse. La classe energetica non ha ancora un risalto nell’ambito della trattativa”.
Segalerba ha quindi sottolineato: “E’ importante far capire quanto l’efficientamento energetico si rifletta sul valore dell’immobile. Serve una crescita culturale all’interno degli operatori immobiliari e nel mercato”.
Anche Paolo Bellini, presidente di Anama, ha posto l’accento sulle problematiche incontrate quando si parla di efficientamento energetico. Bellini ha spiegato: “Facciamo una grande fatica a convincere i proprietari a spendere una somma per l’Ape. L’attestato di prestazione energetica è utilissimo. E’ obbligo nobile quello di comunicare al potenziale acquirente quali sono gli interventi di efficientamento effettuati. Ciò che originariamente era percepito come un peso, oggi è diventato un pilastro. Non è più possibile prescindere dalla riqualificazione. Non è più possibile non dare rilievo alla sicurezza e alla sostenibilità. La casa deve essere messa al centro dell’operato del governo”.
A evidenziare le criticità anche Vittorio Fusco, presidente di Anapi, che ha affermato: “C’è una grandissima ignoranza in materia, soprattutto tra i condomini. Non ho poi mai notato una particolare sensibilità riguardo all’informazione da parte delle associazioni di categoria. C’è una scarsa attenzione a questo tipo di problematica. Vorrei sollecitare, dunque, ad avviare una collaborazione tra tutte le sigle associative”.

Fonte : "Idealista"
Agenzia Immobiliare Farini 
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domenica 21 gennaio 2018

Ufficiale la proroga dell'aliquota del 10% per la cedolare secca



Buongiorno,

una breve comunicazione per confermarti una importante notizia, già ufficiosamente anticipata da più parti in queste ultime settimane.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 29/12/2017 - Suppl. Ordinario n. 62 - della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018, che alleghiamo in versione integrale, per chi desideri approfondire tutte le novità introdotte) è ufficiale (art 1, comma 16) la proroga fino al 31 dicembre 2019 dell’applicazione dell’aliquota cedolare secca agevolata del 10% per le locazioni a canone concordato stipulate, in sintesi:
ü  nei Comuni ad alta densità abitativa
ü  nei Comuni dichiarati in stato di emergenza nei 5 anni precedenti il 28 maggio 2014(dunque non a quelli oggetto di calamità più recenti, il che lascia perplessi).
Una buona notizia, dunque, anche se per qualche giorno si era sperato in una “stabilizzazione” dell’aliquota e non in una semplice proroga (che è comunque gradita).

Data la modifica apportata dall’art. 1, comma 16 della Legge di Bilancio 2018, il testo dell’art. 9 del D.L. 47/2014 (come convertito dalla Legge 80/2014) che ha introdotto la riduzione dell’aliquota cedolare al 10%, è il seguente, per la parte che qui ci interessa:

Art. 9 - Riduzione dell'aliquota della cedolare secca per contratti a canone concordato

1. Per gli anni dal 2014 al 2019, l'aliquota prevista all'articolo 3, comma 2, quarto periodo, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, come modificato dall'articolo 4 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102 convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, è ridotta al 10 per cento. […]

2-bis. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, lo stato di emergenza a seguito del verificarsi degli eventi calamitosi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 24 febbraio 1992, n. 225.

2-ter. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il CIPE aggiorna l'elenco dei comuni ad alta tensione abitativa di cui alla delibera CIPE 13 novembre 2003 (tale elenco non è mai stato aggiornato, nonostante tale previsione). […]


Fonte : "Idealista"
Agenzia Immobiliare Farini 
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giovedì 18 gennaio 2018

Qual è la responsabilità professionale dell'agente immobiliare?
Risultati immagini per agente immobiliare
Quando si può imputare all'agente immobiliare una responsabilità per il proprio operato in relazione alla conclusione di un affare? A spiegarlo sono i nostri collaboratori di condominioweb.
Ricordiamo che quella di agente immobiliare è una particolare tipologia di agenti di affari in mediazione che - oltre che nel codice civile - trovano una propria disciplina nella legge n. 39 del 1989 e nelle successive norme integrative e modificatorie della medesima.
Si badi: la responsabilità dell'agente immobiliare non è solamente quella connessa alle conseguenze derivanti dalla conclusione di un affare, ma anche quella riconducibile alla mancata conclusione di un accordo in ragione della propria condotta.
Di entrambe queste ipotesi, nella sostanza, si occupa il primo comma dell'art. 1759 del codice civile, a mente del quale il mediatore (e quindi nello specifico anche l'agente immobiliare) è tenuto a comunicare alle parti «le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso».
Com'è evidente la norma può trovare applicazione tanto nelle ipotesi in cui l'affare si è concluso tanto nella circostanza opposta, ovvero quanto l'affare non è andato in porto.
Ciò che l'agente deve comunicare sono tutte le circostanze in grado d'incidere sulla valutazione e sicurezza dell'affare.
Che vuol dire valutazione e sicurezza dell'affare?
Se si sta vendendo un terreno che sarà oggetto di parziale futura espropriazione in ragione della realizzazione in zona di un'opera pubblica, è evidente che tale circostanza debba essere comunicata.
Se in un'abitazione la veranda presente non è stata oggetto di condono, è evidente che il potenziale acquirente debba essere messo a conoscenza del fatto; idem per ciò che concerne la esistenza - o meno - del certificato di agibilità.
Condizione essenziale per il rimprovero - inteso nel senso giuridico del termine - dell'agente immobiliare è che le circostanze non comunicate siano a lui note.
La notorietà delle circostanze è quindi dirimente ai fini della possibile valutazione della responsabilità dell'agente immobiliare.
Quando un elemento inerente all'affare può dirsi noto all'agente immobiliare? Evidentemente quando si può dare prova che lo stesso ne avesse conoscenza.
La diligenza dell'agente immobiliare
Fino a che punto ci si può spingere nel rimproverargli che ne avrebbe comunque potuto avere conoscenza?
Detta diversamente: quale è la misura della diligenza da richiedere all'agente immobiliare e quindi che si andrà a valutare nel caso di controversia?
Come sempre in questi casi, è utile volgere lo sguardo all'opera della giurisprudenza.
Al riguardo è stato affermato che, può essere affermata la responsabilità del mediatore in ragione dell'omessa «informazione del promissario acquirente sull'esistenza di una irregolarità urbanistica non ancora sanata relativa all'immobile oggetto della promessa di vendita, della quale il mediatore stesso doveva e poteva essere edotto, in quanto agevolmente desumibile dal riscontro tra la descrizione dell'immobile contenuta nell'atto di provenienza e lo stato effettivo dei luoghi» (Cass. 16 luglio 2010 n. 16623).
Tale circostanza, si legge nella sentenza appena citata legittima il promissario acquirente a non versare la provvigione che sarebbe spettata al mediatore.
Naturalmente il principio va applicato guardando caso per caso: difficile poter ipotizzare una esclusiva responsabilità del mediatore laddove la difformità urbanistica sia tale da potere essere conosciuta anche da un compratore non esperto.
In ogni caso ciò non esime il mediatore, come si suole dire per scrupolo (in termini giuridici, per la dovuta diligenza professionale), dal reperimento di tutte le informazioni utili nell'ottica dell'affare.
È stato poi anche affermata la responsabilità del mediatore che non ha comunicato alle parti l'esistenza di iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli per l'affare (Cass. 14 luglio 2009 n. 16382), sebbene tale conclusione sia tutt'altro che unanime (Cass. 7 luglio 2009 n. 15926)

Fonte : "Idealista"
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mercoledì 17 gennaio 2018

Legge di Bilancio 2018, le novità sul bonus verde
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La legge di Bilancio 2018 ha introdotto per l’anno in corso una nuova agevolazione fiscale legata agli interventi di sistemazione a verde degli immobili. Vediamo di cosa si tratta.
Per il 2018 è prevista una detrazione dall’Irpef lorda pari al 36% delle spese sostenute, nel limite massimo di 5.000 euro, per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Gli interventi devono essere eseguiti su unità immobiliari a uso abitativo.
Risultati immagini per legge di bilancio
La detrazione – ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi – spetta ai contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese.
Il pagamento delle spese, per poter usufruire della detrazione, deve essere effettuato attraverso strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni.

Il cosiddetto bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Ad avere diritto alla detrazione, in questo caso, è il singolo condòmino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Fonte : "idealista"
Agenzia Immobiliare Farini 
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martedì 9 gennaio 2018


TASSO DI INTERESSE LEGALE
 

Con la presente desideriamo comunicarvi che a partire dal 1° gennaio 2018 il tasso di interesse legale, sulla base del quale vengono calcolati, fra le altre cose, gli interessi maturati sui depositi cauzionali, è stato aumentato dallo 0,1% allo 0,3% per mezzo di un Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.


Ricordiamo che, qualora gli interessi legali siano maturati su un arco temporale di più anni, occorrerà rivalutare l’importo del deposito cauzionale con gli interessi legali corrispondenti a ciascuna delle annualità di maturazione.


Riportiamo di seguito, per completezza di informazione, le variazioni temporali del tasso di interesse legale dal 1990 ad oggi:


5% dal 21 aprile 1942 al 15 dicembre 1990 (C.C. art. 1284)
10% dal 16 dicembre 1990 al 31 dicembre 1996 (Legge 26.11.90 n. 353, art. 19)
5% dal 1° gennaio 1997 al 31 dicembre 1998 (Legge 23.12.96 n. 662, art. 2, comma 185)
2,5% dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2000 (D.M. 10.12.1998 - G.U. n. 289 dell’11.12.1998)
3,5% dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2001 (D.M. 11.12.2000 - G.U. 292 del 15.12.2000)
3% dal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre 2003 (D.M. 11.12.2001 - G.U. 290 del 14.12.2001)
2,5% dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2007 (D.M. 1.12.2003 - G.U. n. 286 del 10.12.2003)
3% dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2009 (D.M. 12.12.2007 – G.U. n. 291 del 15.12.2007)
1% dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2010 (D.M. 04.12.2009 – G.U. n. 291 del 15.12.2009)
1,5% dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2011 (D.M. del 07.12.2010 – G.U. n. 292 del 15.12.2010)
2,5% dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 (D.M. del 12.12.2011 - G.U. n. 291 del 15.12.2011)
1% dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014 (D.M. del 12.12.2013 – G.U. n. 292 del 13.12.2013)
0,5% dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 (D.M. del 11.12.2014 – G.U. n. 290 del 15.12.2014)
0,2% dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 (D.M. del 11.12.2015 – G.U. n. 291 del 15.12.2015)
0,1% dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017 (D.M. del 7.12.2016 – G.U. n. 291 del 14.12.2016)
0,3% dal 1° gennaio 2018 (D.M. del 13.12.2017 – G.U. n. 292 del 15.12.2017)


Buon 2018!

Fonte : " Solo Affitti " 
Agenzia Immobiliare farini 
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