martedì 21 gennaio 2014

Mini imu

Per la mini Imu gli italiani pagheranno il 10% di quanto avrebbero speso se il tributo per la prima casa non fosse stato abolito. L’ha dichiarato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, con una frase cui i media hanno dato ampio risalto ma che andrebbe anche interpretata perché non si può prendere alla lettera. Il significato reale infatti è: il gettito per le casse pubbliche sarà del 10% rispetto a quello che avrebbe apportato nel 2013 l’Imu se fosse rimasta in vigore per l’abitazione principale. Il problema è che questo 10% non è a carico di tutti i contribuenti ma solo di quelli che si trovano nei circa 2500 comuni interessati dal provvedimento. Già questo fa capire che, essendo ridotta la platea dei pagatori, per raggiungere quel 10% è necessario che chi paga ci metta di più. 

LE ALIQUOTE- Prendiamo ad esempio il caso di Milano. L’aliquota Imu per le abitazioni principali è stata fissata per il 2013 allo 0,6%. Con tutta probabilità né Palazzo Marino né le altre amministrazioni che hanno innalzato le aliquote pensavano di chiedere soldi ai cittadini/elettori ma semplicemente ritenevano che una volta abolita del tutto l’Imu sull’abitazione principale quell’aumento virtuale di aliquota servisse ad avere più soldi dallo Stato. Ipotizziamo il possessore milanese di una casa con rendita catastale da 1000 euro; nel 2012 aveva pagato 472 euro; per il 2013 l’imposta sarebbe salita a 808 euro, la mini Imu gli costerà 134,40 euro. 



IL MINI CONGUAGLIO- Se facciamo il confronto percentuale con il 2012 si scopre che quel contribuente pagherà il 28,5%, mentre se il paragone lo facciamo con l’Imu teorica del 2013 si scende al 16,6%. E se si diminuisce la rendita sale il costo percentuale del miniconguaglio. Ad esempio sempre a Milano per una casa da 500 euro il conto 2012 sarebbe stato di 136 euro mentre la mini Imu è di 67,20 euro pari al 49,4% del costo pieno del tributo. Scendendo ancora un po’ arriviamo all’effetto paradosso: la mini Imu è più alta dell’imposta pagata a suo tempo. Su una casa da 300 euro ad esempio il conguaglio è di 40,32 euro contro lo zero pagato a dicembre 2012. Ma Milano è un caso limite, perché ha rendite catastali alte e ha deciso l’aumento massimo. A Roma, dove l’aliquota è dello 0,5%, il valore delle mini Imu è pressoché la metà rispetto a quello del capoluogo lombardo. Per le tabelle di questa pagina abbiamo calcolato sulla base dei valori catastali medi delle abitazioni rilevato dall’Agenzia delle Entrate, quale sarà il costo della mini Imu per immobili da 50,100 e 150 metri quadrati nei capoluoghi interessati dal provvedimento. 

LA METRATURA - Cominciando dalle abitazioni di minore dimensione, in una ventina di capoluoghi non si pagherà nulla, mentre l’esborso medio più alto si registrerà a Milano, con oltre 70 euro, seguita da Torino, Genova e Siena. Nella lettura dei dati va però detto che qui è considerata un’abitazione di categoria A/2; nel capoluogo lombardo una casa della più modesta categoria A/3 pagherebbe per 50 metri 52 euro, a Roma ne basterebbero 33,57. Nella case da 100 metri quadrati in cinque città è necessario mettere in conto un esborso a doppia cifra, con Milano che raggiunge i 141 euro mentre nella Capitale ne bastano 71: il costo minore a Grosseto, con 15,63 euro, appena al di sopra del ticket minimo, fissato, salvo diversa de decisione comunale, a 12 euro. Se considerassimo abitazioni in classe A/3 a Milano si scenderebbe a 105 euro, a Roma a 67 euro. 
Cresce infine significativamente il costo per le abitazioni da 150 metri: a Milano si arriva a 215,77 euro, Torino ne richiede 193, a Genova e Napoli servono oltre 170 euro mentre a Roma ne bastano 93. 

Locazioni: nuovo modello per la registrazione dei contratti

Locazioni: nuovo modello per la registrazione dei contratti

Con Provvedimento 13 gennaio 2014, l'Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello RLI da utilizzare per la "Richiesta di registrazione e adempimenti successivi - contratti di locazione e affitto di immobili". A partire dal 3 febbraio tale modello sostituirà il Modello 69 


adempimenti connessi alle locazioni ossia:

• registrazione contratti di locazione e di affitto di immobili

• comunicazione di proroghe, cessioni o risoluzioni;

• opzione e revoca del regime della cedolare secca;

• Comunicazione dei dati catastali dell'immobile.

Il modello potrà essere presentato esclusivamente in via telematica. I soggetti che non hanno l’obbligo di invio telematico possono effettuare la

venerdì 17 gennaio 2014

Ape e cedolare secca! News!

 

APE non soggetta a registro né bollo  

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato con Risoluzione 22 novembre 2013, n. 83, che l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) che ai sensi dell'art. 6, D.L. n. 63/2013 necessariamente allegato ai ai contratti di vendita e di locazione degli immobili non è soggetto a imposta di bollo né a quella di registro. Viene però precisato che in caso di registrazione volontaria ad esempio per attribuzione di data certa , sconta l’imposta di registro di euro 168, e che invece se a allegato al contratto di locazione, con dichiarazione di conformità rilasciata da pubblico ufficiale, è soggetto ad imposta di bollo nella misura di euro 16 per ogni foglio (D.P.R. n. 642/1972).

 

 




Acconto cedolare secca con aliquota ridotta  

L’Agenzia delle entrate ha diffuso il 22 novembre un comunicato in cui ricorda ai contribuenti che il dl 102-2013 anche detto decreto IMU ha abbassato l’aliquota della cedolare secca affitti dal 19 al 15% . Con tale nuova aliquota è possibile già dal prossimo 2 dicembre calcolare e versare l’acconto, nel caso esso sia calcolato con il metodo previsionale. Lo stesso vale nel caso di rata unica, se inferiore a 257,52 euro. Si ricorda che però in caso di insufficiente versamento per la scelta del metodo previsionale si incorre nella sanzione pari al 30 % dell’imposta.

Nello stesso comunicato l’amministrazione finanziaria precisa anche che:

• se il contribuente aveva già versato la prima rata, la seconda rata si ottiene calcolando l’imposta per il 2013 con l'aliquota del 15%, e ricavando il 95% della cedolare così determinata per poi sottrarre infine la somma già versata

 

• L'Amministrazione Finanziaria ha, inoltre, specificato che il contribuente, al fine di calcolare l'acconto della cedolare secca 2013, può scegliere di utilizzare il metodo storico o il metodo previsionale. Nel caso in cui vengano effettuati i calcoli con metodo previsionale occorre tenere presente che, qualora il versamento risulti insufficiente, si incorre nella sanzione del 30%.

Aggiornamento modello comunicazione Beni ai soci

Sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate sono disponibili le specifiche tecniche e le istruzioni delmodello per la comunicazione dati dei beni concessi in godimento ai soci o ai familiari dell'imprenditore, e per la comunicazione dei finanziamenti, e delle capitalizzazioni superiori a 3600 euro da parte di soci o familiari . Su quest’ultimo punto viene precisato che per il raggiungimento della soglia dei 3.600 euro si considerano tutti i finanziamenti senza tener conto delle eventuali restituzioni effettuate nello stesso periodo di imposta, e che la data da indicare nella comunicazione è quella dell'ultimo finanziamento effettuato.

Esenzione da obblighi IVA: nel 2014 soglia a 65.000 euro

Il Consiglio UE (documento n. 2013/678/UE) ha aumentato a 65.000 euro il volume d’affarisotto il quale i contribuenti con partita IVA possono essere esonerati da alcuni adempimenti ai fini IVA e ha confermato al 40% la soglia di detraibilità dell'IVA per i veicoli ad uso promiscuo e per le spese connesse . Le norme andranno in vigore dal 1 gennaio 2014.

mercoledì 15 gennaio 2014

Istat

Indice Nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati 

Mese dicembre 2013

Il numero indice per il mese di dicembre (base 2010=100) è pari a: 107,1%

Principali variazioni rispetto al mese di dicembre 2013

variazione mensile per il periodo novembre 2013 - dicembre 2013: + 0,3%
variazione annuale per il periodo dicembre 2012 - dicembre 2013: + 0,6%
variazione biennale per il periodo dicembre 2011 - dicembre 2013: + 3,0%

Prossimo comunicato relativo all'indice di gennaio 2014: 21 febbraio 2014