sabato 18 maggio 2013

Stop imu

stop al pagamento della rata di giugno dell'imu sulla prima casa e gli alloggi popolari fino al 16 settembre. se entro il 31 agosto non verrà adottata una riforma complessiva della tassazione, sulla casa si tornerà a pagare. è quanto si legge nella bozza del decreto che sarà approvato oggi dal consiglio dei ministri

la sospensione del pagamento riguarderà la prima casa con le relative pertinenze (garage, cantine, ecc.) escluse le ville, i castelli, e gli immobili signorili e di pregio. non si verserà la rata di giugno neanche per gli immobili residenziali concessi a famiglie a basso reddito utilizzati come abitazioni principali, gli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari (iacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica con le stesse finalità degli iacp

il consiglio dei ministri è chiamato oggi a esprimersi su due temi urgenti: il finanziamento della cassa integrazione in deroga e la promessa sospensione dell'imu prima abitazione. entrambi i temi richiedono uno sforzo finanziario non indifferente e il ministro dell'economia saccomanni deve trovare la quadratura del cerchio. di fronte alle difficoltà oggettive delle promesse fatte, letta avvisa: non faremo miracoli
 
le abitazioni coinvolte dovrebbe essere 15 milioni. il ministro saccomanni ha già chiarito che non ci sono soldi per i fabbricati commerciali o produttivi, mentre l'incognita riguarda i fabbricati rurali
 
«vogliamo fare scelte concrete, scelte con i piedi per terra, sapendo quello che possiamo fare. il decreto di domani non sarà un decreto dei miracoli. ci consente solo di avere 100 giorni, di avere il tempo per poter fare delle riforme». parole del premier enrico letta a varsavia, parlando del decreto legge che il consiglio dei ministri dovrebbe licenziare sull'imu. proprio negli stessi minuti in cui le agenzie riportavano l'aut aut di brunetta, capogruppo pdl, durante la trasmissione porta a porta: «entro agosto bisogna fare la riforma complessiva della tassazione degli immobili, compresi i capannoni, altrimenti cadrà il governo letta»

Idealista

mercoledì 15 maggio 2013

ISTAT aprile 2013

Indice Nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati +1,1% la variazione dell'indice istat del mese di aprile 2013
Il numero indice per il mese di aprile (base 2010=100) è pari a: 106,9
Principali variazioni rispetto al mese di aprile 2013
variazione mensile per il periodo marzo 2013 - aprile 2013: 0,0%
variazione annuale per il periodo aprile 2012 - aprile 2013: + 1,1%
variazione biennale per il periodo aprile 2011 - aprile 2013: + 4,4%
Prossimo comunicato relativo all'indice di maggio 2013: 12 giugno 2013

lunedì 13 maggio 2013

trovare casa in affitto se si hanno animali domestici

trovare casa in affitto se si hanno animali domestici

lunedì, 13 maggio, 2013 

molte persone, nel momento in cui decidono di prendere casa oppure di trasferirsi da un alloggio all’altro, prendono in considerazione gli affitti piuttosto che sostenere il costo di un mutuo casa. se si possiede un animale domestico la ricerca è sempre più complicata, perché deve tener conto delle esigenze degli amici a quattro zampe

la legge a questo proposito non prevede alcun vincolo, tanto meno se l'appartamento in questione si trova in condominio, dove le nuove regole approvate a livello nazionale (che  prevedono modifiche anche per il riscaldamento centralizzato, il conto corrente condominiale, la figura dell'amministratore e molte altre, ndr) acconsentono la permanenza anche in compagnia di fido&co. se, però, si opta per l’affitto, è buona regola assicurarsi che il proprietario sia favorevole all’eventuale presenza di amici a quattro zampe

di questo aspetto occorre informare anche l'agenzia o l’intermediario immobiliare cui ci si rivolge per la ricerca dell’immobile, concentrandosi sin da subito sulle abitazioni “pet-friendly”. per convincere il proprietario a concedere in affitto l’appartamento, si può richiedere l’aiuto del proprio veterinario, chiedendogli di redire un documento che attesti la buona salute dell’animale

un altro elemento che riduce la ritrosia del proprietario è la “cauzione di sicurezza”, che lo tutela da eventuali danni arrecati dall'animale domestico. fondamentale è, poi, assicurare il proprio animale, con apposite polizze di responsabilità civile che coprano eventuali danni da lui arrecati (ce ne sono diverse, alcune incluse nelle normali polizze casa). per una norma di buon senso, inoltre, è sempre meglio far conoscere al locatore il vostro animale, per consentirgli di verificare di persona quanto sia mansueto

affinché l'accordo vada a buon fine è, inoltre, bene far sottoscrivere al proprietario un accordo, che attesti la presenza dell’animale “peloso”, per evitare future seccature o possibili ritorsionisull’argomento. ovviamente, non bisogna dimenticarsi che anche l'appartamento deve essere a misura di cane o di gatto: più che verificare, quindi, la disposizione delle finestre o delle porte, è opportuno accertare anche la conformità dell'impianto elettrico, che non deve presentare alcun cavo a portata di animale. se poi c'è anche uno spazio tutto per lui, come un balcone, un terrazzino o meglio ancora un giardino, ne sarà felice


Idealista

domenica 12 maggio 2013

la ripresa del mattone comincia dal sud del paese (tabelle)

la ripresa del mattone comincia dal sud del paese (tabelle)

se per il mattone l'uscita dalla crisi non sembra vicina, i dati più confortanti in questo inizio 2013 arrivano dalle grandi città meridionali. a dirlo è il centro studi di frimm holding spa che ha messo a confronto l'andamento del mercato immobiliare di roma, milano, palermo e napoli. proprio nei due centri del sud se l'offerta cresce, la domanda segue a poca distanza. ma anche il trend nazionale evidenzia timidi segnali di ripresa

per prendere la temperatura dei quattro mercati, frimm ha utilizzato l'indice replat, un valore percentuale che individua l'andamento della media degli immobili inseriti e delle richieste effettuate dai clienti rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. il campione è rappresenato dalle agenzie connesse a mls replat.  secondo i dati raccolti i segnali più confortanti arrivano proprio dal mattone meridionale, dove, se la domanda cresce anche l'offerta la segue a breve distanza

napoli e palermo

nei primi tre mesi dell'anno in corso, la domanda immobiliare ha fatto registrare solo valori positivi tanto a palermo (+4,34% a gennaio, +1,79% e +0,89% a marzo), come a napoli (+5,84% a gennaio, 0,62% a febbraio, e +1,62% a marzo). la ragione, secondo frimm, risiede nella prontezza degli operatori capaci di leggere i cambiamenti del mercato e di destinare per questa ragione maggiori risorse al comparto delle locazioni a scapito di quello delle vendite

milano e roma

diversa la situazione a milano e roma, che hanno fatto registrare valori negativi della domanda,bloccatasi nel bimestre febbraio-marzo (milano, febbraio1,29%, marzo -0,91%; roma: febbraio- 2,06% e marzo -1,59%). il tutto mentre l'offerta immobiliare raggiungeva nel capoluogo lombardo il +4,51% a gennaio, e a roma il +7,20% a febbraio)

indice nazionale

i dati relativi al comparto nazionale, mostrano un anno che si annuncia migliore del precedente. se l'invenduto rimane in crescita (+4,41%), a marzo la domanda si attesta a +3,18%, +2,89% a gennaio e +2,78% a febbraio



Idealista


giovedì 9 maggio 2013

Il mercato dei mutui in Italia nel III° trimestre 2012

Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 5.376,86 milioni di euro nel terzo trimestre del 2012. Rispetto allo stesso trimestre del 2011 si registra una contrazione delle erogazioni del -48,12% per un controvalore di -4.987,34 mln di euro. E’ quanto emerge dai dati riportati nel Bollettino Statistico IV-2012 pubblicato da Banca d’Italia nel mese di gennaio 2013. L’andamento delle erogazioni trimestrali, in raffronto ai periodi precedenti, conferma la tendenza alla contrazione già rilevata nel corso dei cinque trimestri precedenti, incrementando e rafforzando un trend ribassista già iniziato con le rilevazioni del secondo trimestre 2010. I volumi restano influenzati principalmente da una domanda di credito praticamente dimezzata, fortemente condizionata dal calo della fiducia dei consumatori, e da una maggiore attenzione al rischio di credito da parte degli enti eroganti. I costi di approvvigionamento sui mercati interbancari hanno inoltre comportato un aumento del costo prodotto che ulteriormente influenza l’accesso al credito. Oltre che dalla sfavorevole congiuntura socio economica che sta caratterizzando comunque tutta l’Area Euro, è da tenere in considerazione che i volumi erogati sono anche in parte influenzati dal continuo rallentamento delle operazioni di sostituzione e surroga che, con gli attuali spread, non risultano sempre convenienti. Secondo l’Ufficio Studi Tecnocasa, le operazioni di surroga hanno rappresentano nei primi nove mesi dell’anno 2012 poco meno del 1% dei volumi erogati, mentre esattamente un anno prima si attestavano a quasi il 6%.
Guardando ai numeri degli ultimi dodici mesi (analizzando quindi i dati erogati da ottobre 2011 a settembre 2012) riscontriamo che sono stati erogati alle famiglie italiane finanziamenti per l’acquisto della casa per un controvalore di  29.752,74 mln di euro. Il saldo annuo, se confrontato con il medesimo periodo rilevato un anno fa, segna dunque una calo dei volumi pari al -43,84% con -23.229,79 mln di euro erogati in meno. Rispetto all’osservazione sui 12 mesi dello scorso trimestre il calo è stato pari a -14,36%.


Come in precedenza accennato si registra un forte calo della domanda di mutui ipotecari. Secondo CRIF e il suo sistema informativo EURISC, nell’intero 2012, le richieste di finanziamento mutui da parte delle famiglie, hanno registrato un calo quantificabile nel -42%.

Importo medio di mutuo

Attraverso la base dati interna all’Ufficio Studi Tecnocasa è stata analizzata la tendenza rispetto alla quantificazione media dell’importo di mutuo. Tale indicatore è da intendersi riferito alle media delle operazioni erogate nei dodici mesi antecedenti la data di rilevazione. Nel terzo trimestre del 2012, a livello nazionale, è stato rilevato un calo del ticket medio di mutuo rispetto a quanto era stato rilevato durante il precedente trimestre. Il ticket medio nazionale si è attestato a circa 121.300€. Rispetto a quanto rilevato nel secondo trimestre 2012 (124.000€) si è dunque riscontrata una minore quota media erogata per singolo finanziamento. La differenza è pari a circa -2.700€ (-2,18%). Di seguito il dettaglio del ticket medio per tutte le macroaree.

TICKET MEDIO DI MUTUO - media ponderata a 12 mesi

MACROAREAIII° trim. 2012II° trim. 2012var %
TOTALE ITALIA121.300,00124.000,00-2,18%
ITALIA NORD-OCCIDENTALE121.500,00124.100,00-2,10%
ITALIA NORD-ORIENTALE124.300,00128.500,00-3,27%
ITALIA CENTRALE128.200,00132.100,00-2,95%
ITALIA MERIDIONALE111.700,00110.900,000,72%
ITALIA INSULARE111.300,00117.700,00-5,44%
Il ticket medio di mutuo visto a livello regionale continua ad essere per ragioni socio economiche difforme sul territorio nazionale. La regione con il valore più alto è risultata essere la Valle D’Aosta con un ticket medio pari a 137.300 euro, tuttavia calato del -3,17% rispetto al trimestre precedente. Il Ticket medio più basso è stato registrato in Basilicata dove il mutuo medio è risultato essere di 85.000 euro appena, in linea con il II trimestre  2012. Tendenzialmente i valori medi più elevati si confermano nelle regioni del centro e del nord e quelli più bassi nelle regioni Meridionali e Insulari.

I tassi d’interesse

Le dinamiche economico finanziarie che hanno influenzato l’Area Euro a partire dall’agosto 2011 hanno spinto la Banca Centrale Europea a ritoccare più volte al ribasso il Tasso di Riferimento BCE. Gli interventi da parte di quest’ultima hanno avuto inizio a partire dal novembre 2011 con un taglio di -25bps, per ripetersi nel successivo mese di dicembre 2011 con altri -25bps, e si sono, per ora, conclusi lo scorso mese di luglio 2012 con ancora -25bps. In meno di nove mesi, l’indice è stato così dimezzato allo scopo di ridare fiato all’economia del vecchio continente. Come di consueto il tasso euribor (3 mesi) ha seguito la tendenza degli interventi della BCE: dai massimi degli ultimi due anni, 1,60% nel luglio 2011, ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato rapidamente alla sua quotazione media mensile minima di sempre nello scorso mese di dicembre 2012 quando ha fatto registrare una quotazione di 0,18%. L’eurirs (20 anni) ha iniziato una nuova fase ribassista nel mese di aprile 2011, allora l’indice quotava 4,05%, arrivando a scendere al suo minimo nel giugno 2012 quando ha fatto registrare una quotazione di 2,13%. Da segnalare che, contrariamente all’euribor, l’eurirs negli ultimi sei mesi rilevati ha fatto registrare un piccolo rimbalzo al rialzo passando a quotare 2,35% di media nel mese di gennaio 2013.


Stando alle dinamiche dei tassi di fine gennaio 2013, ipotizzando di dover sottoscrivere un nuovo mutuo ipotecario dell’importo di 120.000 euro per una durata di 20 anni, ad uno spread medio indicativo di mercato pari a 3,20 bps, se scegliessimo un mutuo a tasso fisso, sosterremmo una rata mensile di 829 euro. Se optassimo invece per un mutuo a tasso variabile, avremmo un risparmio pari a 139 euro mensili, in quanto la rata ammonterebbe a 689 euro. Nella seconda metà del 2011 la convenienza della rata a favore del tasso variabile si stava assottigliando fino ad arrivare agli 88 euro nell’ottobre 2011. Con i primi mesi del 2012 è invece iniziata una nuova fase di crescita della forbice con una risalita della differenza di rata a favore del tasso variabile.
 
*Nota metodologica: si porta in evidenza che dal quarto trimestre 2008, la Banca d’Italia ha modificato il criterio di aggregazione della base dati. Nell’aggregato “Acquisto Immobili – Abitazioni Famiglie consumatrici” vengono inseriti i finanziamenti “oltre l’anno”e non più i finanziamenti “oltre i 18 mesi”. Tale variazione metodologica non è stata presa in considerazione ai fini dell’analisi.

imu sospesa


IMU sospesa, fino a nuova riforma.



In realtà nel discorso programmatico del nuovo Presidente del Consiglio, Enrico Letta, non si parla solo di Imu. L’impegno del governo, infatti, è di provare ad avanzare soluzioni per l’emergenza abitativa, con una riforma che possa rilanciare il mercato immobiliare, duramente colpito da questa crisi.
Partendo da un presupposto largamente condiviso per cui "l’immobiliare ha già dato", nella parte del discorso dedicata alle risorse per la crescita, si legge: "... La riduzione fiscale senza indebitamento sarà un obiettivo continuo e a tutto campo. Anzitutto, quindi, ridurre le tasse sul lavoro... Poi una politica fiscale della casa che limiti gli effetti recessivi in un settore strategico come quello dell'edilizia, che includa incentivi per ristrutturazioni ecologiche e affitti e mutui agevolati per giovani coppie. E poi bisogna superare l'attuale sistema di tassazione della prima casa: intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme e applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti".
Intanto il primo provvedimento riguarderà lo stop ai pagamenti dell'Imu sulla prima casa previsti per giugno. Non una cancellazione, si affrettano a precisare, ma una sospensione “con l'impegno ad alleggerirla soprattutto per i meno abbienti".
Insomma, dalla restituzione, alla riduzione, passando per la sospensione. L’IMU rimane protagonista indiscussa della campagna elettorale pre e post elezioni. Eppure sono tante le questioni che bloccano il settore, per risolverla sarebbe saggio iniziare una seria e continua politica abitativa che proponga misure concrete a sostegno della sempre più diffusa emergenza abitativa in cui si trovano le famiglie italiane.