Bonus affitti: chi resta escluso
Stando al decreto Rilancio, il credito d’imposta
non spetta alle attività avviate dopo il 1° giugno 2019 e ad alcune
strutture del comparto turistico.
Il
credito d’imposta previsto dal decreto Rilancio come bonus per gli
affitti degli immobili ad uno non abitativo resterà un miraggio per
alcune categorie di imprese e di professionisti. Resteranno esclusi
dall’agevolazione coloro che hanno avviato l’attività dopo il 1° giugno
2019 ed una parte dei bed & breakfast e degli immobili usati come
affittacamere o case vacanza.
Se
si prende alla lettera il testo della misura, che prevede il credito
pari al 60% del canone di locazione per i mesi di marzo, aprile e
maggio, resterebbero fuori i neocostituiti per mancanza di un requisito
soggettivo, ovvero quello della diminuzione del fatturato o del
corrispettivo nel mese di riferimento di almeno il 50% rispetto allo
stesso mese del periodo d’imposta precedente. Ora: chi ha iniziato
l’attività nel mese di giugno 2019, difficilmente potrà fare riferimento
ai mesi precedenti in cui la sua attività non esisteva. E, pertanto,
non avendo avuto alcun fatturato nel periodo richiesto, non potrà fare
un confronto con «lo stesso mese». Lo stesso vale, per identici motivi,
per i contratti di affitto d’azienda.
Diverso
(ma con lo stesso risultato) il caso del comparto turistico. B&B,
affittacamere e case vacanze sono interessati da un requisito oggettivo.
Il decreto Rilancio, infatti, concede il credito d’imposta solo per
l’affitto di immobili «ad uso non abitativo», il che esclude in partenza
chi sull’uso abitativo del proprio immobile basa la sua attività.
Queste strutture restano escluse dal bonus anche in caso di affitto
d’azienda. Va ricordato, infatti, che il credito d’imposta del 60% è
riconosciuto in caso di servizi a prestazioni complesse o di affitto
d’azienda ma a condizione che vi sia almeno un immobile a uso non
abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale,
commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o
all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
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