FAR EAST & OCEANIA Questa regione ospita il principale mercato delle costruzioni mondiale con investimenti stimati in quasi 3.750 miliardi di Euro e un'incidenza sul valore dell'edilizia globale stimata nel 47%. Gli investimenti in costruzioni pro capite sono inferiori a 900 Euro, mentre in mercati maturi come il Nord America e l'Europa occidentale essi sono ampiamente superiori a 3.000 Euro. Questo indicatore evidenzia le potenzialità future del continente asiatico; vi è infatti un grosso spazio di riallineamento tra la spesa procapite nelle varie regioni, che si accompagnerà alla riduzione del divario economico tra emerging e mature markets. Nel corso degli ultimi anni, il continente asiatico ha fatto registrare un parziale rallentamento dei tassi di crescita del settore costruzioni, che nel 2016 sono comunque rimasti i più elevati a livello mondiale. Si ritiene che lo scorso anno il mercato abbia incrementato il proprio valore del 4,4%, realizzando uno sviluppo in linea con quello complessivo dell'economia. Per il 2017 si attende un tasso di sviluppo degli investimenti pari a circa il 4% e, anche in questo caso, la variazione del mercato edilizio dovrebbe rispecchiare quella prevista per il PII_ dell'area. La crescita del mercato nella regione Far East & Oceania è garantita non solo dal colosso cinese ma anche da altri paesi compresi tra i principali mercati mondiali delle costruzioni. La regione include infatti anche 5 dei top construction markets mondiali: Giappone, India, Indonesia, Sud Corea e Australia. India e Indonesia sono i mercati per i quali si attende la crescita più elevata mentre in Cina essa risulta essere in linea con la media della regione. Tra le advanced economies, Australia e Sud Corea dovrebbero registrare il miglior trend del mercato mentre in Giappone il settore edilizio dovrebbe essere caratterizzato da uno sviluppo degli investimenti più moderato, proprio delle economie mature.
NORD AMERICA Il valore del mercato nord americano è stimato in quasi 1.600 miliardi di Euro con un'incidenza sulla global construction industry pari al 20%. Canada e Messico sono stabilmente compresi nella lista dei primi 15 paesi per valore degli investimenti in costruzioni. Nel 2016 si stima che gli investimenti in costruzioni in Nord America siano cresciuti di appena lo 0,5% registrando uno sviluppo inferiore rispetto a quello del PIL, che è valutato in incremento dell'1,5%. La crescita modesta dell'edilizia nord americana è interamente dovuta al comparto non residenziale e delle infrastrutture. L'edilizia abitativa ha infatti registrato un incremento superiore al 4%. Lo scorso anno si è registrata una crescita contenuta negli USA e in Messico, mentre in Canada gli investimenti in costruzioni hanno patito una contrazione superiore al 2%. Le stime relative al 2017 riportano un netto miglioramento della congiuntura dell'edilizia nord americana. Gli investimenti in costruzioni dovrebbero infatti incrementare di oltre il 3%, realizzando una performance migliore rispetto a quella attesa per il PIL dell'area, previsto in crescita del 2%. L'outlook positivo per il settore edilizio è motivato dall'attesa ripresa del mercato non residenziale e delle infrastrutture. La crescita del comparto abitativo è stimata superiore al 3%. Nell'anno in corso lo sviluppo degli investimenti è stimato in circa il 4% negli Stati Uniti, mentre potrebbe attestarsi intorno al 2% in Messico e in Canada.
EUROPA OCCIDENTALE L'Europa Occidentale è il terzo principale mercato edilizio a livello mondiale, in virtù di un valore stimato in 1.375 miliardi di Euro e di una quota degli investimenti globali pari al 17%. Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia sono tra i top construction markets mondiali. Nel 2016 si stima per l'industria delle costruzioni nell'area una crescita degli investimenti di poco superiore al 2%. L'edilizia ha quindi evidenziato una performance superiore a quella dell'economia, che lo scorso anno è cresciuta dell'1,6%. Tra i comparti del mercato, l'edilizia abitativa ha conseguito l'andamento più positivo, con una crescita complessiva stimata tra il 3% e il 4%. Al contrario il settore non residenziale ha avuto lo sviluppo più contenuto risentendo della crescita modesta del PIL. Tutti i principali mercati hanno registrato uno incremento moderato dell'output edilizio, con la sola eccezione della Gran Bretagna, per la quale si stima una stagnazione del settore costruzioni. Le previsioni relative al 2017 indicano una crescita moderata degli investimenti in costruzioni, stimata nel 2%, che dovrebbe essere lievemente più intensa nel settore residenziale. Tra i principali mercati, in Germania, Francia e Italia si attendono crescite in linea con la media continentale mentre in Gran Bretagna nell'anno in corso si prevede una contrazione degli investimenti pari a circa 1'1%. L'attività edilizia dovrebbe registrare la migliore performance in Spagna, dove per il mercato si attende una crescita compresa tra il 3% e il 4%. Alla base della congiuntura positiva dell'edilizia spagnola vi è il comparto residenziale, che era stato il più colpito dalla grave crisi dell'industria delle costruzioni iberica.
AMERICA LATINA Il valore del mercato delle costruzioni nella regione è stimato in quasi 400 miliardi di Euro, con un peso sul construction output mondiale pari al 5%. Poco meno della metà degli investimenti sono realizzati in Brasile, che è l'unico paese dell'area incluso tra i top construction markets mondiali. Nel 2016 l'economia e il settore costruzioni hanno registrato in quest'area la peggiore performance a livello mondiale. Il PIL è infatti valutato in contrazione di circa il 2%, mentre la flessione stimata per il settore edilizio si valuta in quasi il 4%. Si ritiene che nel triennio 2014-2016 l'edilizia latino americana abbia perso quasi il 10% del proprio valore. Alla base del risultato negativo del PIL vi è la grave recessione accusata in Brasile, Venezuela e Argentina. Il buon andamento del mercato in alcuni paesi della regione, tra i quali Colombia e Perù, ha potuto solo mitigare la recessione complessiva accusata dall'edilizia latino americana. Nell'anno in corso si attende un miglioramento della congiuntura economica nella regione e l'uscita dalla recessione di tutti i mercati, ad eccezione del Venezuela. L'incremento complessivo del AL latino americano è stimato in circa l'1%. Per il mercato delle costruzioni si prevede uno sviluppo più sostenuto, valutato nel 2,5%. La stima è motivata dai timidi segnali di ripresa dell'attività edilizia nel mercato brasiliano, dal rilancio degli investimenti in Argentina 'e dal proseguimento della fase espansiva negli altri mercati minori della regione.
EUROPA ORIENTALE Nel 2016 lo sviluppo complessivo dell'economia in questa regione è stato di poco superiore all'1 %, essendo frenato dalla recessione del PIL in Russia (-0,8%), principale mercato dell'area. Le altre due principali economie della regione, Polonia e Turchia, hanno registrato crescite dell'economia superiori al 3% e anche nei paesi dell'Europa centro-orientale la congiuntura economica è stata positiva. Lo scorso anno l'industria delle costruzioni nella regione ha patito una recessione: -1,7%. La flessione è motivata, oltre che dalla crisi dell'edilizia russa, anche dalla riduzione degli investimenti pubblici in infrastrutture, dovuta a un minore accesso ai fondi UE. In seguito alla recessione patita nel 2016, il mercato delle costruzioni nella regione ha ridotto la propria quota sul valore dell'edilizia globale; essa è oggi stimata nel 4,5%, a fronte di un valore degli investimenti valutato in circa 360 miliardi di Euro. Nell'anno in corso l'economia e l'edilizia russa dovrebbero superare la fase recessiva, registrando crescite comprese tra l'1 % e il 2%. Nel complesso, in Europa Orientale il PIL è atteso in crescita di circa il 2,5% e un simile andamento è atteso anche per mercato delle costruzioni.
PAESI DEL GOLFO PERSICO Il mercato edilizio in questa regione ha un valore stimato in circa 270 miliardi di Euro con un'incidenza del 3% sull'output dell'edilizia globale. Si stima che lo scorso anno gli investimenti in costruzioni siano incrementati del 2,4% rispetto al 2015, conseguendo una crescita molto simile a quello evidenziata dal PIL nella regione: +2,6%. Lo sviluppo dell'attività edilizia ha risentito negativamente del calo del prezzo del petrolio, che ha ridotto la capacità di finanziamento di progetti di edilizia pubblica. Il paese che ha risentito maggiormente dei bassi prezzi del greggio è stato l'Arabia Saudita, mentre gli Emirati Arabi e l'Iran (grazie al superamento delle sanzioni internazionali) hanno registrato una dinamica del PIL e delle costruzioni più positiva. Nell'anno in corso si prevede un moderato rafforzamento del tasso di crescita economica nell'area del Golfo, che dovrebbe essere favorito anche da un atteso rialzo del prezzo del greggio. Per il mercato edilizio si stima un netto miglioramento della congiuntura, con una crescita degli investimenti prevista in circa il 5%, il più alto tasso di sviluppo del settore costruzioni a livello mondiale. Gli Emirati Arabi dovrebbero registrare il miglior trend dell'attività edilizia nella regione, anche in virtù dei progetti legati all'Expo 2020 di Dubai. Lo sviluppo del settore costruzioni si attende invece più modesto in Arabia Saudita, a causa di una moderazione della spesa pubblica in edilizia. La dinamica delle costruzioni dovrebbe essere positiva in Iran: il paese potrebbe sfruttare le sue potenzialità di sviluppo nel mercato residenziale e delle infrastrutture.
AFRICA E ALTRI PAESI MEDIO ORIENTALI Lo scorso anno il tasso di crescita economica in questa regione è stato eterogeneo: nel Nord Africa e nella regione medio orientale lo sviluppo del PIL si è attestato sul 2,5% mentre l'Africa Sub-Sahariana, penalizzata dalla recessione in Nigeria, è cresciuta di appena 1'1,6%. Il valore complessivo degli investimenti in costruzioni in questa regione viene stimato in 253 miliardi di Euro, ai quali corrisponde una quota di circa il 3% dell'edilizia globale. In quest'area il mercato è prevalentemente legato al comparto delle infrastrutture. Anche il comparto residenziale è stato negli ultimi anni particolarmente dinamico, beneficiando della spinta dei processi di urbanizzazione e dello sviluppo di progetti di edilizia pubblica. Nel 2016 la crescita complessiva del settore costruzioni si stima nel 2,3%. Egitto, Israele, Marocco e Tunisia sono tra i paesi dove attività edilizia è stata particolarmente dinamica. Nel 2017 la congiuntura economica nella regione dovrebbe rafforzarsi. Si attende infatti l'uscita dalla recessione della Nigeria, che dovrebbe portare il PIL dell'Africa Sub-Sahariana a uno sviluppo pari a quasi il 3%. In Nord Africa e Medio Oriente, la crescita economica dovrebbe attestarsi sul 4,5%. Il mercato delle costruzioni dovrebbe beneficiare di una migliore congiuntura macroeconomica nella regione e si stima che nel 2017 esso possa svilupparsi di oltre il 4%. Le previsioni sono ovviamente subordinate al raggiungimento di una maggiore stabilità sociale e politica nell'area, che favorisca l'afflusso degli investimenti stranieri necessari per lo sviluppo dei grandi progetti infrastrutturali dei quali il continente africano ha bisogno.
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