sulle locazioni di immobili, come difendersi e denunciare l’accaduto
Avevi prenotato la casa per le vacanze ideale ad un prezzo molto conveniente, ma arrivato a
destinazione hai scoperto che non c’era nessuna casa, o che il proprietario era ignaro di tutto?
Oppure hai versato una consistente caparra per l’acquisto di un immobile inesistente, o
appartenente a una persona diversa dal venditore?
Purtroppo non sei l’unico: le truffe online che riguardano la compravendita di immobili e gli
affitti sono sempre più diffuse e attuate attraverso modalità differenti. In questo breve vademecum,
vediamo quali sono le truffe più utilizzate e come difendersi e denunciare i criminali.
Affitto: la truffa della chiave da spedire
Per quanto riguarda l’affitto di un’abitazione, una delle truffe più utilizzate è senza dubbio la
cosiddetta «truffa della chiave da spedire».
In questa truffa, il finto locatore dell’appartamento (cioè chi dovrebbe affittarlo) è una persona che
risiede all’estero: il costo del canone è molto conveniente, l’appartamento è in una posizione
appetibile e appare negli annunci online in ottime condizioni. C’è un problema, però: essendo il
proprietario all’estero, è necessario recarsi da lui, in Inghilterra, in Francia o in un Paese ancora
più lontano, per ottenere le chiavi e vedere l’appartamento. Se non è possibile recarsi all’estero
per prendere le chiavi (a chi converrebbe fare un viaggio così lontano e spendere per un biglietto
aereo solo per prendere un paio di chiavi?), il proprietario le spedisce tramite un’agenzia. Il
proprietario, però, per spedire le chiavi vuole una garanzia, solitamente consistente in tre mesi di
affitto, garantendo che se l’appartamento non piace i soldi saranno immediatamente restituiti: e
qui scatta la truffa, perché la malcapitata vittima, a fronte del trasferimento di denaro, non
riceverà mai le chiavi, né vedrà alcun appartamento.
Spesso il truffatore chiede di inviare i soldi tramite canali difficilmente tracciabili, come Money
Gram. Naturalmente, per difendersi da questo tipo di truffe, basta non versare un euro se prima
non si vede l’appartamento e non ci si è assicurati della sua proprietà effettiva.
Truffa della casa-vacanze
Ancora più semplice è la truffa della casa-vacanze, proprio in quanto si tratta dell’affitto concluso
a distanza “per eccellenza”: in questa truffa, l’ignara vittima versa i soldi per prenotare, per le
vacanze, un appartamento che non esiste, oppure occupato da altre persone. Per evitare di cadere
in trappole simili, è bene rivolgersi a piattaforme web che adoperino un serio sistema di verifica
degli utenti, come Booking o Homelidays e pagare con metodi sicuri, come Paypal, che
garantisce il rimborso alle vittime di una truffa.
Truffa sull’acquisto della casa
Più complesse da scoprire, ma senz’altro più dannose, in quanto attraverso questi raggiri possono
essere carpite cifre ingenti, sono le truffe sull’acquisto di un immobile.
Si va dalla vendita di una casa inesistente o appartenente a terzi ignari di tutto, alla vendita di una
nuda proprietà senza informare della presenza dell’usufruttuario, alla vendita di un immobile
gravato da ipoteche, servitù o vincoli, o con abusi edilizi non sanati.
Per evitare le truffe sull’acquisto dell’immobile, è bene seguire questi consigli:
- innanzitutto, accertarsi di parlare col reale proprietario; se chi si occupa delle trattative è un agente immobiliare, bisogna chiedere di visionare il mandato;
- è poi indispensabile visitare la casa, anche in presenza di professionisti di fiducia, come geometri, ingegneri, architetti, per rendersi conto dello stato in cui si trova l’immobile e della necessità, o meno, di eseguire una ristrutturazione o altri lavori;
- per accertarsi della reale proprietà della casa non basta visitarla in prima persona, ma è opportuno richiedere una visura ipotecaria, o ipo-catastale; la visura catastale, difatti, potrebbe non essere aggiornata, mentre la visura ipotecaria indica il reale proprietario (o la presenza di più proprietari), la presenza di ipoteche, gravami, iscrizioni o trascrizioni pregiudizievoli;
- per verificare la corrispondenza o eventuali differenze relative a tramezzi interni, porte, finestre, terrazze e riguardo alla destinazione dei vani, è necessario richiedere la planimetria catastale e confrontarla con lo stato dei luoghi;
- infine, è consigliabile richiedere una visura catastale storica per immobile (sono necessari i dati catastali dell’immobile come foglio, mappale o particella, subalterno) che evidenzi tutti i trasferimenti e le modifiche che hanno riguardato l’immobile nei 20 anni precedenti.
Truffe sull’acquisto e l’affitto online della casa: i reati
In base alla normativa penale, le truffe sull’acquisto e sull’affitto online di un immobile possono
corrispondere a diverse tipologie di reato:
truffa contrattuale mediante artifizi e raggiri [1]: appartengono a questa categoria le
truffe poste in essere su piattaforme web, nelle quali si richiede il pagamento di un acconto
o di una caparra, a fronte di un immobile inesistente o di terzi;
nel caso in cui si venda o si affitti un immobile di terzi, si realizza anche il reato di
sostituzione di persona [2];
infine, parliamo di frode informatica [3], quando il reato avviene tramite la manipolazione
del sistema informatico (utilizzo di credenziali altrui, indebito utilizzo di carte di credito e
fattispecie simili).
Truffe sull’acquisto e l’affitto online della casa: come denunciarle
Spesso le truffe online restano impunite, in quanto i criminali puntano a carpire cifre poco elevate
per coinvolgere un maggior numero di vittime. Per la vittima, dunque, può risultare poco
conveniente presentare una denuncia o una querela ed affrontare i costi del successivo
procedimento.
Se si decide, comunque, di denunciare l’accaduto, bisogna sapere che, per ogni truffa online nel
commercio elettronico, il tribunale competente è quello del luogo in cui l’autore della truffa
incassa l’ingiusto profitto (domicilio del creditore virtuale), trattandosi di delitto istantaneo di
danno ed essendo irrilevante il luogo di residenza del danneggiato o il luogo in cui è effettuato
l’indebito pagamento [4].
Se i pagamenti vengono effettuati a favore di una cosiddetta banca online, priva di agenzie
territoriali, il tribunale competente è quello del luogo della residenza dell’indagato [5].
Note:
[1] Art. 640 Cod.Pen.
[2] Art. 494 Cod. Pen.
[3] Art. 640 ter Cod. Pen.
[4] Art. 8 Cod. Pen.
Fonte: La Legge per Tutti
Autore : Noemi Secci
Data: 17/11/2016
Nessun commento:
Posta un commento