In questo articolo, alla luce delle norme di cui alla L. 431/1998, di quelle
ancora vigenti di cui alla L. 392/1978 e del Codice civile, analizziamo la
disciplina relativa alla durata del contratto di locazione immobiliare, alla
determinazione del canone ed al suo aggiornamento tramite gli Indici
ISTAT, con le tabelle complete di questi ultimi e diversi esempi pratici di
calcolo. Il tutto con riferimento alle locazioni abitative, anche quelle
eventualmente ancora stipulate nel regime dell’ormai abrogato “equo
canone”, ed alle locazioni di immobili ad uso diverso.
La determinazione, l’entità e l’aggiornamento periodico del canone per i contratti di locazione immobiliare, nonché la durata
dei contratti stessi ed altri aspetti di dettaglio sono disciplinati:
- per i contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo:
- dalla L. 09/12/1998, n. 431, in vigore dal 30/12/1998, che a sua volta ha abrogato, limitatamente alle locazioni abitative,
buona parte della precedente L. 27/07/1978, n. 392 (c.d. “legge sull’equo canone”);
- dai residui articoli ancora vigenti della L. 392/1978;
- per tutti gli aspetti non definiti dalle leggi speciali sopra menzionate, dalle norme del Codice civile in tema di contratti di
locazione (Libro IV, Titolo III, Capo VI, artt. 1571-1654).
- per i contratti aventi ad oggetto immobili ad uso diverso da quello abitativo:
- dalle norme ancora vigenti di cui alla L. 392/1978;
- per tutti gli aspetti non definiti dalla legge speciale, dai già menzionati articoli del Codice civile.
In questo articolo analizziamo la disciplina relativa alla durata, alla determinazione del canone ed al suo aggiornamento
tramite gli Indici ISTAT, con le tabelle complete di questi ultimi e diversi esempi pratici di calcolo. Il tutto con riferimento alle
locazioni abitative, anche quelle eventualmente ancora stipulate nel regime dell’ormai abrogato “equo canone”, ed alle
locazioni di immobili ad uso diverso.
DETERMINAZIONE DEL CANONE PER LE LOCAZIONI
L’equo canone per le locazioni abitative
Che cosa è l’equo canone
Si definisce “equo canone” il canone di locazione di immobili ad uso abitativo quantificato secondo parametri stabiliti per
legge. La determinazione dell’equo canone degli immobili è regolata dalla L. 27/07/1978, n. 392, ed in particolare dagli
articoli da 12 a 26, successivamente abrogati con decorrenza dal 30/12/1998 dalla L. 09/12/1998, n. 431.
L’equo canone, e le relative modalità per la sua determinazione di seguito illustrate, si applica pertanto unicamente ai
contratti stipulati prima della data di entrata in vigore della L. 431/1998 (compresi eventuali rinnovi e proroghe [N=1]), per la
loro intera durata, ed ai giudizi in corso alla medesima data.
L’art. 11, comma 1, del D.L. 11/07/1992, n. 333 (convertito in legge dalla L. 08/08/1992, n. 359), ha peraltro stabilito che le
disposizioni concernenti l’equo canone degli immobili adibiti ad uso di abitazione non si applicano ai contratti stipulati
successivamente alla data di entrata in vigore della medesima legge (11/07/1992) ed aventi ad oggetto immobili ultimati dopo
tale data.
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