Fiaip: mercato immobiliare in ripresa ma prezzi al minimo (-2,28%)
Prosegue la tenue ripresa del mercato immobiliare nel 2017. Le compravendite di abitazioni in Italia, secondo il Rapporto sul mercato immobiliare della Fiaip, presentato oggi a Roma insieme ad Enea ed I-com - nel 2016 hanno segnato un`ulteriore crescita proseguendo il cammino della ripresa iniziato negli ultimi anni. Ma siamo ancora lontani dal poter cantare vittoria: all`aumento del numero delle transazioni che proseguono, non ha fatto seguito una crescita stabilizzata dei prezzi, e permane invece il trend discendente in molte città metropolitane. In generale il mercato indica rispetto all’anno precedente, un andamento medio dei prezzi in diminuzione (-2,28%) per le abitazioni. Più marcata la diminuzione dei prezzi per i negozi (-6,70%) e per gli uffici (-5,96%). Per quanto riguarda il numero delle transazioni immobiliari si rileva un aumento del 16, 44% per il residenziale, mentre sono ancora in territorio negativo i negozi (-1,4%) e gli uffici (- 2,50%).
L`Osservatorio
immobiliare della Fiaip, la Federazione Italiana degli agenti
immobiliari professionali, parla di segnali positivi, ma ancora in
assestamento, e resta appunto il divario fra prezzi richiesti e
prezzi di realizzo. Buoni segnali per il mercato, inoltre, si
registrano da parte degli agenti sulla contrazione dei tempi di
vendita e la riduzione dello sconto medio praticato.
Per
quanto riguarda le
locazioni,
rispetto al 2015,
si
registra un aumento dei contratti di locazione (+15,6%) per
le abitazioni, mentre i prezzi medi hanno subito una flessione più
moderata (-0,80%) per il settore residenziale, mentre permane una
forte diminuzione per il settore commerciale, (-7,73%) per i
capannoni, per gli uffici (-6,31%), per i negozi (-7,16%).
I
rischi di deflazione sono in larga misura scomparsi e le prospettive
di crescita per i Paesi dell’Eurozona sono in netto miglioramento.
L’economia globale sembra riprendersi da una convalescenza
decennale ma in Italia, così come in altri paesi dell’Unione
Europea, la leva della politica economica e fiscale tarda ad entrare
in azione come dovrebbe per risollevare un comparto come
l’immobiliare che nel nostro Paese è ancora in crisi. Nei prossimi
mesi si comprenderà se sarà possibile tornare anche nel nostro
Paese ad un consolidamento degli investimenti immobiliari, rispetto
anche ad altri Paesi esteri, dove il settore è stato una leva per la
crescita economica, a differenza dell’Italia. La debolezza del
quadro macroeconomico, associata alle tensioni internazionali e alla
conseguente incertezza, anche sul fronte fiscale in Italia, inducono
gli agenti immobiliari Fiaip ad escludere un forte rilancio
nell’immediato del comparto, nonostante l’aumento persistente
della domanda abitativa e la ritrovata redditività di lungo periodo
degli immobili costituisca un fattore importante.
Secondo
il Vice Presidente Nazionale Fiaip e Presidente del Centro Studi
Fiaip Mario
Condò de Satriano,
che oggi a Roma ha presentato il Report immobiliare Urbano Fiaip 2016
insieme al Presidente Nazionale Fiaip Paolo
Righi,
a Franco
D’Amore,
Vicepresidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com) e ad
Antonio
Disi e
Roberto
Moneta dell’Unità
Tecnica per l’Efficienza Energetica dell’ ENEA: “Le
compravendite nel residenziale sono arrivate a sfiorare quota
530mila, con un buon incremento rispetto al 2015. Siamo distanti dal
2006, ma comunque registriamo una crescita sostenuta della domanda,
mentre i prezzi medi restano ancora in diminuzione, anche se in modo
meno marcato rispetto agli anni scorsi. La casa deve essere intesa
come motore dell’economia, e non come zavorra fiscale per lo Stato.
Attendiamo -
ha dichiarato Mario Condò de Satriano, Presidente del Centro Studi
Fiaip -ancora
oggi misure strutturali di medio e lungo termine a favore
dell’immobiliare per ritrovare la redditività per chi investe nel
mattone" .
La
domanda
di abitazioni per
Fiaip è infatti cresciuta
a livello nazionale di circa il 10% interessando
tutti i capoluoghi di regione, in special modo tra chi intende
acquistare una prima casa (52%) e sono sempre più coloro che si
rivolgono oggi agli agenti immobiliari per investire in immobili.
Milano,
Bologna, Napoli e Torino risultano le città più dinamiche, ma la
crescita è omogenea in tutte le città campione.
Si
registra un forte
rialzo per gli acquisti tramite mutuo ipotecario,
che nel
2016 viene scelto dalla maggior parte degli acquirenti , in quanto
ritenuto molto vantaggioso a lungo termine, con la diminuzione dei
tassi di interesse e la stabilità del capitale erogato medio per
unità che copre in media il 70% del valore dell’immobile .
Permane
un certo eccesso d’immobili invenduti, a volte di scarsa qualità,
alimentato da nuove dismissioni o alienazioni di crediti deteriorati
da parte delle banche. Gli appartamenti più richiesti sono quelli di
buono stato, piccola quadratura, acquistati in zone centrali e
semicentrali. Le
unità residenziali maggiormente compravendute sono per il 41% del
campione trilocali e
per il 19% mini appartamenti bilocali.
• COMPRAVENDITE
In
calo i prezzi delle abitazioni (-2,28%). Compravendite trainate dal
ricorso a mutui bancari (+56%)
Nello
specifico, rispetto al 2016, i prezzi hanno avuto una diminuzione del
2,28% per le abitazioni mentre il dato complessivo relativo al numero
di compravendite è in crescita si è attestato a + 16,44% rispetto
all’anno precedente. Il mercato di tipo non residenziale ha
registrato una diminuzione dei prezzi ancora del -6,70% per i negozi,
del -7,79% per gli uffici e del -5,96% per i capannoni, con una
diminuzione percentuale relativa al numero di compravendite per il
settore commerciale, che varia dal -4,56% per i capannoni, al -2,50%
per immobili ad uso ufficio, al -1,4% per i negozi.
Si
riducono i tempi di vendita: i dati rilevati per il 2016 indicano una
percentuale in diminuzione per il tempo medio di vendita per immobili
ad uso abitativo che è scesa nel range tra da 6 a 9 mesi per la
maggior parte (32%) del campione intervistato. Diminuisce rispetto al
2015 il periodo intercorso tra l’incarico e la vendita di oltre 9
mesi (31%). Solo il 2% dei contratti viene concluso entro 1 mese.
Aumenta per il 63% la domanda di abitazioni.
Il
56% delle compravendite avviene con il ricorso al sistema creditizio,
con un netto aumento di richieste ed erogazioni rispetto al 2015. La
domanda di mutui, inoltre, nel corso dell’anno è stata sostenuta
grazie a tassi d’interesse molto convenienti, indici ai minimi
storici e spread bancari contenuti. Dai risultati dell’indagine per
l’anno 2016 si rileva che le unità residenziali maggiormente
compravendute sono il 41% trilocali (soggiorno/cottura – 2 camere –
servizi) e il 19% bilocali (miniappartamenti). Solo il 5 % si
riferisce a monolocali. L’ubicazione è prevalentemente posta in
zone semicentrali e centrali e lo stato di conservazione che prevale
è di alloggi usati ma in buono stato (45%) seguito dalle abitazioni
da ristrutturare (20%). Si rileva un aumento del ricorso degli
extracomunitari al sistema creditizio (62%), ed la diminuzione del
pagamento con mezzi propri (38%). L’approfondimento effettuato
dagli agenti immobiliari Fiaip nelle nove realtà urbane, evidenzia
una prima crescita dei prezzi per le abitazioni per alcune città
Milano
(+3%) Napoli (+ 2%) , Torino ( +2,25%). Le
diminuzioni si registrano a Roma
(-1,18%), Bologna (-2,44%), Venezia (- 3% ) Genova (-3,5%), Firenze (
-2,8%) , Palermo ( -5%) .
•
LOCAZIONI
Flessione
moderata dei prezzi -0,80% nel residenziale, -7 % nel commerciale.
Per
quanto riguarda le locazioni, rispetto al 2015, i prezzi hanno subito
una flessione più moderata (-0,80%) per il comparto abitativo,
mentre per il commerciale la diminuzione è del -7 % circa. Aumentano
del 15,26% i contratti di locazione ad uso abitazione, mentre per
quelli ad uso diverso si riscontra una flessione di circa lo 0,76’%
per i negozi, che diventa più sensibile per le unità immobiliari ad
uso uffici e raggiunge il -2,99% per i capannoni. I tempi medi per
affittare un immobile ad uso abitativo aumentano per il periodo da 3
a 6 mesi. I tempi medi sono in leggera diminuzione per il periodo
oltre i 9 mesi, e da 1 a 3 mesi Il mercato delle locazioni indica,
per il comparto residenziale una offerta residenziale in aumento. Il
64% ha rilevato un incremento del numero dei contratti. Per quanto
riguarda le locazioni delle abitazioni, sono stabili i bilocali
(miniappartamenti) 37%, in diminuzione i trilocali 36% con ubicazione
in zone semicentrali 35% o centrali 36%. Aumentano le richieste per
alloggi in affitto in periferia, in diminuzione nelle zone di pregio.
Per lo stato di conservazione degli alloggi affittati è richiesto il
buono stato nella misura del 61% e l’alloggio ristrutturato nel
25%. L’approfondimento sulle città campione evidenzia un calo dei
prezzi a Bologna
(-0,63%),
Genova
(-3%). Firenze (-4%), Roma (-6%) Palermo (-6,44%), In
controtendenza i prezzi delle locazioni sono in crescita a Torino
(2,25%), Napoli (+ 3,33%),
Venezia
(+5%) e
Milano
(+5%).
- EFFICIENZA ENERGETICA IMMOBILI
L’efficienza
energetica ha preso piede per il segmento dei nuovi edifici
residenziali e, in una certa misura, per gli edifici di pregio.
Irrisolto il tema dello stock degli edifici esistenti.
Secondo
l’analisi dell’Istituto per la Competitività I-Com,
relativa alle dinamiche del mercato immobiliare in funzione delle
caratteristiche energetiche degli edifici, la promozione di nuove
costruzioni residenziali a basso consumo energetico e
l'efficientamento dello stock esistente sono un tassello chiave per
il raggiungimento degli obiettivi energetico-ambientali che l’Europa
si è data nel medio e lungo periodo.
I
risultati dell’indagine del think tank europeo, svolta in
collaborazione con ENEA
e
FIAIP,
sono
il frutto delle elaborazioni delle risposte di oltre 500 agenti
immobiliari sul tema dell’importanza dell’efficienza energetica.
Anche quest’anno lo studio si è soffermato su differenti aspetti,
dal sentiment degli agenti immobiliari ai dati relativi alle
compravendite effettuate nell'anno di riferimento. Migliora il dato
relativo alla valutazione della capacità, sia di chi compra sia di
chi vende un immobile, di saperne valorizzare le caratteristiche
energetiche: rispettivamente il 51% e il 40% ha una capacità almeno
sufficiente (i dati del 2015 erano invece pari al 47% e 34%
rispettivamente). La principale criticità continua ad essere la
scarsa qualità energetica degli edifici ristrutturati immessi sul
mercato: solo il 11% di questi, infatti, ricade nelle prime tre
classi energetiche. In continuità con l'anno 2015.
“L’efficienza
energetica ha decisamente preso piede per il segmento dei nuovi
edifici residenziali e, in una certa misura, per gli edifici di
pregio. Rimane invece ampiamente irrisolto il tema dello stock degli
edifici esistenti”, ha
dichiarato Franco
d’Amore,
Vice Presidente di I-Com.
“La complessità di questo segmento deve essere affrontato da
innumerevoli fronti, che vanno dalla consapevolezza degli attori del
mercato, alla disponibilità di strumenti adeguati per codificare e
comunicare le prestazioni energetiche degli edifici, fino al tema
dell’accesso al credito. Tutti questi elementi dovranno essere
tenuti in considerazione nell’elaborazione delle future politiche
europee per la decarbonizzazione del settore residenziale e trovare
adeguato spazio all’interno della nuova Strategia Energetica
Nazionale di prossima elaborazione”.
• SCENARI
DI MERCATO PER IL 2017
Cosa
succederà nei prossimi mesi??? In aumento le compravendite nel primo
semestre 2017, con una lieve ripresa dei valori a fine anno. Per il
52% degli intervistati vi sarà ancora una diminuzione dei prezzi nel
primo semestre 2017, mentre si registra una tendenza di maggiore
cautela per gli immobili commerciali e per gli uffici, dove metà del
campione intervistato prevede una certa stabilità. Segnali positivi
per il mercato vengono anche dalla contrazione dei tempi di vendita e
dalla riduzione dello sconto medio praticato. Solo il 43% degli
agenti immobiliari prevede un aumento del numero delle locazioni.
E
Fiaip auspica che in futuro Palazzo Chigi possa essere in grado di
varare un Piano
strategico per il comparto immobiliare.
"Italia
e Grecia sono gli unici Paesi europei in cui ancora i prezzi degli
immobili calano. Molti Paesi europei - ha
ribadito il Presidente Nazionale Fiaip, Paolo
Righi,
presentando il Rapporto 2016 sul mercato immobiliare urbano assieme a
Enea e I-Com -
hanno
capito che il settore immobiliare è anticiclico e fa uscire i Paesi
dalla crisi. E questo in Italia non è avvenuto: dai Governi che si
sono succeduti in Italia é mancato un piano strategico per
l'immobiliare. Essere ultimi in Europa –
ha sottolineato Righi -
per
quanto riguarda il mercato immobiliare, quando l'Italia è prima,
insieme alla Grecia e alla Spagna per numero di proprietari, ci fa
pensare che le politiche abitative per questo settore non siano più
adeguate". " Siamo il comparto che ha più di tutti ha
pagato la crisi del 2008. Per questo faccio un appello al governo
attuale, ma anche a quelli che verranno -
ha aggiunto Righi -
di
studiare qualcosa per far ripartire un settore che ha perso 800.000
posti di lavoro negli ultimi 7 anni.
"
http://www.fiaip.it/rss/fiaip-mercato-immobiliare-in-ripresa-ma-prezzi-al-minimo-228_9635.html
fonte:
Ufficio
Stampa Fiaip.it
da
Agenzia Farini
tel:
059/454227
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