sabato 8 aprile 2017

Compravendita case classi A e B

Compravendita case classi A e B: in crescita del 10% nel 2016, il 90% del patrimonio immobiliare rimane in classe F e G. Valori e trend di mercato nel Rapporto Enea

Sono stati presentati in anteprima a Roma i dati dell’indagine svolta da Enea sull’andamento della compravendita case classi A e B nell’anno 2016.
Il Rapporto annuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano fornisce una fotografia delle dinamiche del mercato immobiliare in relazione all’ingresso dell’efficienza energetica nel settore edilizio.
L’indagine ha coinvolto oltre 500 agenti immobiliari professionali associati su tutto il territorio nazionale, che hanno provveduto ad indicare i valori di compravendita e di locazione del mercato immobiliare urbano.
Sono stati analizzati i valori medi di mercato di immobili, uffici, negozi e parcheggi delle principali città capoluogo di regione, suddivise per quartieri e/o municipalità.

I risultati, le motivazioni e le proposte

I risultati emersi dal Rapporto mostrano un quadro complessivo contrastante sul territorio nazionale.
Incoraggianti i dati relativi alle nuove costruzioni: gli immobili con classe energetica dalla A+ alla B costituiscono il 60% nel mercato delle compravendite delle nuove costruzioni. Si registra un incremento del 10% rispetto l’anno precedente.
Crolla, invece, il dato riferito agli immobili ristrutturati:
  • solo l’11% risulta ristrutturato nelle prime 3 classi energetiche
  • il 90% degli immobili da ristrutturare rientra nelle ultime 2 classi energetiche (F e G)
In definitiva, l’edilizia in classe energetica F e G, quella meno efficiente, domina il mercato delle compravendite: il 66% di monolocali e il 56% di ville unifamiliari.
La vendita di case ristrutturate in classi energetiche A+, A e B varia dal 3% al 7% del mercato di riferimento.

Compravendita case classe A e B e APE

Lo studio è stato eseguito sfruttando le interviste di oltre 500 agenti immobiliari in tutta Italia per verificare l’importanza del tema efficienza energetica.
In particolare viene chiesto sulla corrispondenza tra la classe energetica descritta nell’Attestato di prestazione energetica (APE) e la compravendita dell’immobile:
  • per il 58% degli intervistati l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) non serve ad orientare le scelte di chi compra o vende un immobile
  • il 40% dei professionisti del settore lo considera poco utile





Tra le possibili iniziative avanzate nel rapporto, quella di rendere l’APE uno strumento dinamico che consenta all’acquirente di comprendere quali saranno i suoi consumi energetici reali nel momento in cui andrà ad abitare nell’immobile acquistato.
Un’ulteriore proposta è quella di inserire una specifica voce nei listini immobiliari legata agli immobili ristrutturati green: il 52% degli intervistati è contrario in quanto sarebbe difficile stimare un valore aggiuntivo rispetto alla categoria ristrutturato.
Infine, sempre in base a quanto emerso dagli agenti immobiliari, tra le principali motivazioni da attribuire alla poca attenzione verso le case ad alta efficienza energetica ci sarebbero:
  • scarsa disponibilità di spesa
  • scarso livello culturale
  • scarsa consapevolezza ambientale
  • scarsa fiducia nel sistema di etichettatura energetica degli immobili, ossia la scarsa percezione del valore di mercato degli immobili efficienti
 
 

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