Compravendita case classi A e B: in crescita del 10% nel 2016, il 90% del patrimonio immobiliare rimane in classe F e G. Valori e trend di mercato nel Rapporto Enea
Sono stati presentati in anteprima a Roma i dati
dell’indagine svolta da Enea sull’andamento della compravendita case
classi A e B nell’anno 2016.
Il Rapporto annuale sull’andamento del
mercato immobiliare urbano fornisce una fotografia delle dinamiche del
mercato immobiliare in relazione all’ingresso dell’efficienza energetica nel
settore edilizio.
L’indagine ha coinvolto oltre 500 agenti
immobiliari professionali associati su tutto il territorio nazionale, che hanno
provveduto ad indicare i valori di compravendita e di locazione del mercato
immobiliare urbano.
Sono stati analizzati i valori medi di mercato
di immobili, uffici, negozi e parcheggi delle principali città capoluogo di
regione, suddivise per quartieri e/o municipalità.
I risultati, le motivazioni e le proposte
I risultati emersi dal Rapporto mostrano un
quadro complessivo contrastante sul territorio nazionale.
Incoraggianti i dati relativi alle nuove
costruzioni: gli immobili con classe energetica dalla A+ alla B costituiscono il
60% nel mercato delle compravendite delle nuove costruzioni. Si
registra un incremento del 10% rispetto l’anno
precedente.
Crolla, invece, il dato riferito agli immobili
ristrutturati:
- solo l’11% risulta ristrutturato nelle prime 3 classi energetiche
- il 90% degli immobili da ristrutturare rientra nelle ultime 2 classi energetiche (F e G)
La vendita di case ristrutturate in classi energetiche A+, A e B varia dal 3% al 7% del mercato di riferimento.
Compravendita case classe A e B e APE
Lo studio è stato eseguito sfruttando le interviste di oltre 500 agenti immobiliari in tutta Italia per verificare l’importanza del tema efficienza energetica.In particolare viene chiesto sulla corrispondenza tra la classe energetica descritta nell’Attestato di prestazione energetica (APE) e la compravendita dell’immobile:
- per il 58% degli intervistati l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) non serve ad orientare le scelte di chi compra o vende un immobile
- il 40% dei professionisti del settore lo considera poco utile
Un’ulteriore proposta è quella di inserire una specifica voce nei listini immobiliari legata agli immobili ristrutturati green: il 52% degli intervistati è contrario in quanto sarebbe difficile stimare un valore aggiuntivo rispetto alla categoria ristrutturato.
Infine, sempre in base a quanto emerso dagli agenti immobiliari, tra le principali motivazioni da attribuire alla poca attenzione verso le case ad alta efficienza energetica ci sarebbero:
- scarsa disponibilità di spesa
- scarso livello culturale
- scarsa consapevolezza ambientale
- scarsa fiducia nel sistema di etichettatura energetica degli immobili, ossia la scarsa percezione del valore di mercato degli immobili efficienti
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