La Fiaip, la federazione di categoria, agita lo spettro del conflitto di interesse per la nascita delle società di intermediazione immobiliare degli istituti di credito: “Intesa Sanpaolo è alla ricerca di agenti Immobiliari, regolarmente iscritti all’Albo, da inserire in una nuova start-up dedicata alla vendita di immobili residenziali”. L’annuncio di recruiting di Ca’ de Sass, conseguente al lancio del progetto “Intesa Sanpaolo Casa”, sta provocando una levata di scudi da parte di Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari, preoccupata che l’arrivo dei big del credito nell’intermediazione immobiliare possa provocare una rivoluzione nel mercato delle compravendite di abitazioni. D’altronde anche Unicredit ha lanciato da un po’ il programma “SubitoCasa” con il quale la banca di piazza Gae Aulenti è sbarcata nel mercato immobiliare. La Fiaip ipotizza un conflitto di interessi perché con questo servizio tutta la filiera relativa all’acquisto di una casa è in carico all’istituto di credito, in grado non solo di accendere un mutuo ma anche di far incontrare domanda e offerta. Peccato che l’esposto presentato a febbraio da Fiaip all’Antitrust sia stato bocciato dall’authority per la Concorrenza che non ha ravvisato elementi di potenziale conflitto. La controffensiva degli agenti è finita persino alla Banca d’Italia. Una curiosità: la relazione Fiaip è stata curata da Antonio Catricalà, ex garante Antitrust.
martedì 28 luglio 2015
Casa, l’avanzata delle banche agita gli agenti immobiliari
Casa, l’avanzata delle banche agita gli agenti immobiliari
La Fiaip, la federazione di categoria, agita lo spettro del conflitto di interesse per la nascita delle società di intermediazione immobiliare degli istituti di credito: “Intesa Sanpaolo è alla ricerca di agenti Immobiliari, regolarmente iscritti all’Albo, da inserire in una nuova start-up dedicata alla vendita di immobili residenziali”. L’annuncio di recruiting di Ca’ de Sass, conseguente al lancio del progetto “Intesa Sanpaolo Casa”, sta provocando una levata di scudi da parte di Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari, preoccupata che l’arrivo dei big del credito nell’intermediazione immobiliare possa provocare una rivoluzione nel mercato delle compravendite di abitazioni. D’altronde anche Unicredit ha lanciato da un po’ il programma “SubitoCasa” con il quale la banca di piazza Gae Aulenti è sbarcata nel mercato immobiliare. La Fiaip ipotizza un conflitto di interessi perché con questo servizio tutta la filiera relativa all’acquisto di una casa è in carico all’istituto di credito, in grado non solo di accendere un mutuo ma anche di far incontrare domanda e offerta. Peccato che l’esposto presentato a febbraio da Fiaip all’Antitrust sia stato bocciato dall’authority per la Concorrenza che non ha ravvisato elementi di potenziale conflitto. La controffensiva degli agenti è finita persino alla Banca d’Italia. Una curiosità: la relazione Fiaip è stata curata da Antonio Catricalà, ex garante Antitrust.
La Fiaip, la federazione di categoria, agita lo spettro del conflitto di interesse per la nascita delle società di intermediazione immobiliare degli istituti di credito: “Intesa Sanpaolo è alla ricerca di agenti Immobiliari, regolarmente iscritti all’Albo, da inserire in una nuova start-up dedicata alla vendita di immobili residenziali”. L’annuncio di recruiting di Ca’ de Sass, conseguente al lancio del progetto “Intesa Sanpaolo Casa”, sta provocando una levata di scudi da parte di Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari, preoccupata che l’arrivo dei big del credito nell’intermediazione immobiliare possa provocare una rivoluzione nel mercato delle compravendite di abitazioni. D’altronde anche Unicredit ha lanciato da un po’ il programma “SubitoCasa” con il quale la banca di piazza Gae Aulenti è sbarcata nel mercato immobiliare. La Fiaip ipotizza un conflitto di interessi perché con questo servizio tutta la filiera relativa all’acquisto di una casa è in carico all’istituto di credito, in grado non solo di accendere un mutuo ma anche di far incontrare domanda e offerta. Peccato che l’esposto presentato a febbraio da Fiaip all’Antitrust sia stato bocciato dall’authority per la Concorrenza che non ha ravvisato elementi di potenziale conflitto. La controffensiva degli agenti è finita persino alla Banca d’Italia. Una curiosità: la relazione Fiaip è stata curata da Antonio Catricalà, ex garante Antitrust.
lunedì 27 luglio 2015
Cedolare, stretta sugli affitti in nero
Cedolare, stretta sugli affitti in nero
Giro di vite sugli affitti in nero. Le sanzioni saranno raddoppiate per chi
ha optato per la “tassa piatta” e non indica in dichiarazione dei
redditi per intero o in parte il canone di locazione effettivamente percepito.
Arriverà, invece, uno sconto sulle sanzioni per i piccoli “errori” nei
versamenti. La penalità scenderà dal 30% al 15% se il contribuente pagherà il
dovuto entro i 90 giorni dalla scadenza. E la convenienza sarà ancora maggiore
per chi farà ravvedimento operoso nei primi 15 giorni. Ma attenzione, la
riduzione scatterà soltanto nel limite del 3% e a condizione che l’importo non
sia superiore a 30mila euro. Il principio del “lieve inadempimento” e
della volontà del contribuente di ravvedersi sui pagamenti mancati o
insufficienti trova posto anche nella revisione delle sanzioni amministrative,
diventando una sorta di filo conduttore con gli altri decreti attuativi della
delega fiscale approvati venerdì in Consiglio dei ministri. A partire dalla
riforma delle sanzioni penali, nelle quali il pagamento del dovuto per l’omesso
versamento di Iva e ritenute estingue il reato. Tra le novità dell’ultima ora,
va segnalato l’ulteriore aumento fino a 250mila della soglia di non punibilità
per gli omessi versamenti Iva: un limite cresciuto rispetto alla bozza iniziale
che lo fissava a 200mila euro. Mentre diventa più ampio il perimetro della
frode che includerà anche le simulazioni soggettive o oggettive. Tornando
invece alle amministrative, come spiegato ieri in un briefing al Mef, c’è una
mitigazione con un abbassamento del range attuale della sanzione edittale (100%
-200%) che passerà al 90% - 180 per cento. Vengono risolti anche problemi
all’applicazione di penalità sproporzionate rispetto alla violazione.
(Marco Mobili e Giovanni Parente
mercoledì 15 luglio 2015
Istat
Istat
Indice Nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati
-0,1% la variazione annuale dell'indice ISTAT del mese di giugno 2015.
Mese giugno 2015
Il numero indice per il mese di giugno (base 2010=100) è pari a: 107,3
Principali variazioni rispetto al mese di giugno 2015:
-0,1% la variazione annuale dell'indice ISTAT del mese di giugno 2015.
Mese giugno 2015
Il numero indice per il mese di giugno (base 2010=100) è pari a: 107,3
Principali variazioni rispetto al mese di giugno 2015:
- variazione mensile per il periodo maggio 2015 - giugno 2015: +0,1%
- variazione annuale per il periodo giugno 2014 - giugno 2015: -0,1%
- variazione biennale per il periodo giugno 2013 - giugno 2015: +0,2%
Prossimo comunicato relativo all'indice di luglio
2015: 11 agosto 2015.
mercoledì 8 luglio 2015
I prezzi delle case scendono ancora
I prezzi
delle case scendono ancora
I prezzi delle abitazioni acquistate dalle
famiglie in Italia diminuiscono dello 0,7% nel primo trimestre 2015
rispetto al trimestre precedente e del 3,4% nei confronti dei primi tre
mesi dello scorso anno. Lo rileva l’Istat, che sottolinea che “il 2015
si apre pertanto con una conferma della tendenza al ribasso dei prezzi
delle abitazioni in atto da più di tre anni”. Come accade dagli inizi
del 2013, precisa l’istituto statistico, anche nel primo trimestre
dell’anno in corso la diminuzione annua è dovuta sia ai prezzi delle
abitazioni esistenti (-3,8%) sia a quelli delle abitazioni nuove (-2,0%).
Come risultato di questi andamenti, il differenziale in valore assoluto
tra la variazione annua dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei
prezzi delle abitazioni nuove si riduce a 1,8 punti percentuali, il minimo
da quando è possibile calcolare la serie storica delle variazioni annue
dell’indice dei prezzi (Ipab).
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lunedì 6 luglio 2015
FORMAT ANNUNCI COMMERCIALE E NUOVO APE
FORMAT ANNUNCI COMMERCIALE E NUOVO APE
29 giugno 2015
Nuova certificazione energetica, ecco come deve essere
il format annunci commerciali di vendita e locazione immobiliare
Pubblicati i
nuovi decreti di attuazione previsti dalla legge 90/2013.
Un’attenzione
particolare rivolta agli annunci commerciali per la locazione e la
vendita degli immobili, che devono avere specifiche caratteristiche previste
dal decreto
linee guida.
Il decreto
interministeriale del 26 giugno 2015 (decreto nuove linee guida), infatti,
prevede che nel caso di offerta di vendita o di locazione, i corrispondenti
annunci, effettuati tramite tutti i mezzi di comunicazione commerciali, devono
riportare:
- gli indici di prestazione energetica dell’involucro
- l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio o dell’unità immobiliare, sia rinnovabile che non rinnovabile
- la classe energetica corrispondente
Al riguardo
è obbligatorio l’utilizzo, con l’esclusione degli annunci via internet e a
mezzo stampa, dell’apposito format annunci commerciali definito all’Appendice C
delle Linee guida approvate dal decreto.
Il format
annunci commerciali risulta facilmente comprensibile, in quanto riporta
graficamente la classe energetica e la chiara indicazione dell’indice di
prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile, come è possibile vedere
nell’immagine successiva.
Inoltre, il
format annunci immobiliari riporta anche un apposito campo che se barrato
indica che trattasi di edificio ad energia quasi zero.
Ricordiamo
che, secondo la definizione del decreto
requisiti minimi, un
edificio a energia quasi zero è un edificio, di nuova costruzione o esistente,
per cui sono contemporaneamente rispettati:
- tutti i requisiti previsti dalla lettera b), del comma 2, del paragrafo 3.3 del decreto requisiti minimi, determinati con i valori vigenti dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici
- gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi minimi di cui all’Allegato 3, paragrafo 1, lettera c), del decreto rinnovabili (D.Lgs. 28/2011)
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