Cedolare, stretta sugli affitti in nero
Giro di vite sugli affitti in nero. Le sanzioni saranno raddoppiate per chi
ha optato per la “tassa piatta” e non indica in dichiarazione dei
redditi per intero o in parte il canone di locazione effettivamente percepito.
Arriverà, invece, uno sconto sulle sanzioni per i piccoli “errori” nei
versamenti. La penalità scenderà dal 30% al 15% se il contribuente pagherà il
dovuto entro i 90 giorni dalla scadenza. E la convenienza sarà ancora maggiore
per chi farà ravvedimento operoso nei primi 15 giorni. Ma attenzione, la
riduzione scatterà soltanto nel limite del 3% e a condizione che l’importo non
sia superiore a 30mila euro. Il principio del “lieve inadempimento” e
della volontà del contribuente di ravvedersi sui pagamenti mancati o
insufficienti trova posto anche nella revisione delle sanzioni amministrative,
diventando una sorta di filo conduttore con gli altri decreti attuativi della
delega fiscale approvati venerdì in Consiglio dei ministri. A partire dalla
riforma delle sanzioni penali, nelle quali il pagamento del dovuto per l’omesso
versamento di Iva e ritenute estingue il reato. Tra le novità dell’ultima ora,
va segnalato l’ulteriore aumento fino a 250mila della soglia di non punibilità
per gli omessi versamenti Iva: un limite cresciuto rispetto alla bozza iniziale
che lo fissava a 200mila euro. Mentre diventa più ampio il perimetro della
frode che includerà anche le simulazioni soggettive o oggettive. Tornando
invece alle amministrative, come spiegato ieri in un briefing al Mef, c’è una
mitigazione con un abbassamento del range attuale della sanzione edittale (100%
-200%) che passerà al 90% - 180 per cento. Vengono risolti anche problemi
all’applicazione di penalità sproporzionate rispetto alla violazione.
(Marco Mobili e Giovanni Parente
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