lunedì 27 luglio 2015

Cedolare, stretta sugli affitti in nero

Cedolare, stretta sugli affitti in nero
Giro di vite sugli affitti in nero. Le sanzioni saranno raddoppiate per chi ha optato per la “tassa piatta” e non indica in dichiarazione dei redditi per intero o in parte il canone di locazione effettivamente percepito. Arriverà, invece, uno sconto sulle sanzioni per i piccoli “errori” nei versamenti. La penalità scenderà dal 30% al 15% se il contribuente pagherà il dovuto entro i 90 giorni dalla scadenza. E la convenienza sarà ancora maggiore per chi farà ravvedimento operoso nei primi 15 giorni. Ma attenzione, la riduzione scatterà soltanto nel limite del 3% e a condizione che l’importo non sia superiore a 30mila euro. Il principio del “lieve inadempimento” e della volontà del contribuente di ravvedersi sui pagamenti mancati o insufficienti trova posto anche nella revisione delle sanzioni amministrative, diventando una sorta di filo conduttore con gli altri decreti attuativi della delega fiscale approvati venerdì in Consiglio dei ministri. A partire dalla riforma delle sanzioni penali, nelle quali il pagamento del dovuto per l’omesso versamento di Iva e ritenute estingue il reato. Tra le novità dell’ultima ora, va segnalato l’ulteriore aumento fino a 250mila della soglia di non punibilità per gli omessi versamenti Iva: un limite cresciuto rispetto alla bozza iniziale che lo fissava a 200mila euro. Mentre diventa più ampio il perimetro della frode che includerà anche le simulazioni soggettive o oggettive. Tornando invece alle amministrative, come spiegato ieri in un briefing al Mef, c’è una mitigazione con un abbassamento del range attuale della sanzione edittale (100% -200%) che passerà al 90% - 180 per cento. Vengono risolti anche problemi all’applicazione di penalità sproporzionate rispetto alla violazione.

(Marco Mobili e Giovanni Parente

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