PNRR: 62 miliardi per mobilità, digitalizzazione ed efficientamento energetico
/di Mario GuerrieroCon l’approvazione del PNRR vengono stanziati al Ministero delle Infrastrutture 62 miliardi di euro per mobilità, cantieri e logistica sostenibili, il 56% al Sud
A seguito della recente approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) da parte del Consiglio dei Ministri sono stati stanziati al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) 62 miliardi di euro per interventi sulle infrastrutture, sulla mobilità e sulla logistica sostenibili.
Tale cifra fa emergere il ruolo centrale dei piani di sostenibilità economica, sociale e ambientale nell’attuazione di progetti determinanti per il rilancio del Paese.
Rispetto alle risorse previste a legislazione vigente per gli investimenti di competenza del MIMS, il Pnrr aggiunge 47 miliardi di euro. Inoltre, nella versione definitiva del Piano le risorse per infrastrutture, mobilità e logistica sono aumentate di 14 miliardi rispetto alla bozza approvata dal precedente esecutivo il 12 gennaio scorso.
In calce all’articolo, in allegato, le slide con i dettagli degli interventi di competenza del MIMS.
Indice [Nascondi]
- I progetti del Ministero delle Infrastrutture
- I principali interventi
- Infrastrutture ferroviarie
- Qualità dell’abitare e le infrastrutture sociali
- Interventi di digitalizzazione
- Rinnovo dei treni, degli autobus, delle navi per riduzione delle emissioni
- Investimenti per lo sviluppo dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi
- Transizione ecologica della logistica
- Sviluppo della mobilità ciclistica
- Tutela e valorizzazione delle risorse idriche
I progetti del Ministero delle Infrastrutture
I progetti del Ministero si finanziano per 41 miliardi con le risorse europee del programma Next Generation Eu (40,7 miliardi) e con quelle del React Eu (313 milioni), cui si aggiungono risorse nazionali per quasi 21 miliardi di euro, di cui 10,6 miliardi dal Fondo complementare e 10,3 miliardi dallo scostamento di bilancio.
I fondi nazionali perseguono i medesimi obiettivi di quelli europei, ma in alcuni casi finanziano progetti relativi a un orizzonte temporale più lungo rispetto al termine del 2026 imposto dal Pnrr, come il completamento dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria.
Il 56% delle risorse (34,7 miliardi di euro) è destinata a interventi nel Mezzogiorno, segno della volontà del Governo di avviare concretamente politiche per il superamento dei divari tra le diverse aree del Paese.
I progetti di competenza del Ministero riguardano:
- la qualità dell’abitare e le infrastrutture sociali;
- l’estensione dell’alta velocità ferroviaria e il potenziamento delle reti regionali;
- il rinnovo dei treni, degli autobus e delle navi per la riduzione delle emissioni;
- gli investimenti per lo sviluppo dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi;
- gli interventi di digitalizzazione per la sicurezza di strade e autostrade;
- la transizione ecologica della logistica;
- lo sviluppo della mobilità ciclistica e delle strade provinciali per migliorare la viabilità delle aree interne;
- la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche.
Alcuni progetti verranno realizzati in collaborazione con altri Ministeri (Transizione ecologica, Transizione digitale, Cultura, Giustizia, Dipartimento per il Sud e la Coesione territoriale).
Infatti, quattro delle sei ‘missioni’ che compongono il Pnrr prevedono interventi di competenza del Mims:
- digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (493 milioni di euro);
- rivoluzione verde e transizione ecologica (15,8 miliardi);
- infrastrutture per una mobilità sostenibile (41,8 miliardi);
- inclusione e coesione sociale (3,9 miliardi).
Accanto agli investimenti, sono previste importanti riforme di carattere ordinamentale, necessarie per accelerare la realizzazione delle opere del Pnrr e di altri interventi infrastrutturali, a migliorare la concorrenza e l’efficienza del sistema economico.
Per assicurare una tempestiva attuazione del Piano, il Ministro ha istituito all’interno del Dicastero un Comitato Pnrr incaricato di seguire ogni fase di realizzazione dei progetti e di valutarne gli effetti in termini occupazionali (in particolare per giovani e donne), di riduzione delle disuguaglianze socioeconomiche e di impatto sull’ambiente, in linea con le indicazioni europee.
Nello spirito del partenariato sociale, è stata poi istituita la “Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili”, composta da numerose organizzazioni sindacali e imprenditoriali, associazioni ambientaliste e reti della società civile, con il compito di accompagnare l’attuazione del Piano fornendo indicazioni, suggerimenti e proposte.
I principali interventi
Di seguito analizziamo i principali interventi che saranno promossi dal MIMS.
Infrastrutture ferroviarie
Per lo sviluppo delle linee ferroviarie ad alta velocità/alta capacità sono previsti investimenti per 25 miliardi, mentre 5,45 miliardi sono destinati al potenziamento delle reti regionali e l’elettrificazione, con una particolare attenzione al Mezzogiorno, e al miglioramento dei collegamenti ferroviari con porti e aeroporti.
Nell’alta velocità/alta capacità ferroviaria gli interventi di maggior rilievo riguardano la realizzazione dei principali lotti funzionali quali:
- la linea Salerno-Reggio Calabria (11,2 miliardi);
- il completamento della Napoli-Bari (1,4 mld);
- ulteriori lotti funzionali della Palermo-Catania-Messina (1,4 mld);
- per la Brescia-Padova sono previsti l’attraversamento di Vicenza e la progettazione definitiva del lotto da Vicenza a Padova (4,6 mld);
- sulla linea Liguria-Alpi gli interventi riguardano il completamento del Terzo Valico dei Giovi (4,0 mld) e sulla Verona-Brennero è previsto in particolare l’attraversamento di Trento (0,9 mld).
Le opere permetteranno di ridurre i tempi di percorrenza, soprattutto nelle tratte del Sud, di aumentare il traffico merci su rotaia e migliorare le connessioni con i porti, agevolare il collegamento delle linee del Nord con il resto dell’Europa.
Una volta completata la linea ad alta velocità, il tempo di percorrenza tra Roma e Reggio-Calabria si ridurrà di circa un’ora, da 5 a 4 ore, adeguandosi al tempo necessario per spostarsi in treno da Roma a Torino, tratta di pari lunghezza.
Qualità dell’abitare e le infrastrutture sociali
Gli interventi di competenza del Mims sono pari a oltre 5,2 miliardi.
Si tratta di risorse indirizzate a progetti per la rigenerazione urbana e l’efficientamento energetico dell’housing sociale.
In particolare, sono previsti investimenti per il programma innovativo “Qualità dell’abitare” (2,8 miliardi) per l’efficientamento energetico delle cittadelle giudiziarie, per la riqualificazione dell’edilizia penitenziaria e il miglioramento degli spazi nelle strutture minorili di riabilitazione.
Interventi di digitalizzazione
Gli investimenti ammontano a 4,8 miliardi in diversi settori, tra cui quello della logistica e del trasporto pubblico locale per favorire lo sviluppo del modello Mobility as a service e l’uso integrato delle diverse modalità.
Sono previsti interventi per la messa in sicurezza e il monitoraggio delle autostrade A24 e A25 e di ponti e viadotti e gallerie stradali e autostradali attraverso l’impiego di tecnologie di ultima generazione.
Un importante investimento è quello relativo allo sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (Ertms), con l’introduzione di tecnologia per l’aumento della sicurezza, della velocità e della capacità delle infrastrutture. Importanti innovazioni riguarderanno anche i sistemi di controllo del traffico aereo per ottimizzare l’uso delle piste evitando ulteriore consumo di suolo.
Rinnovo dei treni, degli autobus, delle navi per riduzione delle emissioni
Risorse pari a 8,4 miliardi sono destinate al trasporto locale ‘green’ e al trasporto rapido di massa.
Rientrano in questo ambito il rinnovo del parco autobus (con l’acquisto di mezzi per rendere full electric le città di Milano, Roma, Napoli) e dei treni per il trasporto pubblico locale e degli Intercity al Sud, il rinnovo di materiale rotabile per il trasporto delle merci e l’acquisto di nuove navi ‘ecologiche’ anche da destinare ad un collegamento più veloce e sostenibile nello Stretto di Messina.
Investimenti per lo sviluppo dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi
Sono previsti oltre 3,8 miliardi per interventi per l’ammodernamento e il potenziamento dei porti, la realizzazione del Piano nazionale del Cold ironing, che permette alle navi di sostare al porto eliminando le emissioni inquinanti, le infrastrutture per le Zone Economiche Speciali (Zes) e per agevolare l’intermodalità con la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario nei porti di Venezia, Ancona, Civitavecchia, Napoli, Salerno.
Transizione ecologica della logistica
Gli interventi previsti dal PNRR per la logistica per circa 1,4 miliardi riguardano, tra l’altro, le colonnine per le ricariche elettriche, la sperimentazione del trasporto ferroviario a idrogeno in Val Camonica, nel Salento e in altre reti, lo sviluppo della smart mobility.
Sviluppo della mobilità ciclistica
Per questo insieme di interventi sono previste risorse per quasi 1 miliardo di euro, in particolare per la realizzazione delle piste ciclabili urbane e turistiche e per connettere le strade provinciali con le principali direttrici di trasporto.
Tutela e valorizzazione delle risorse idriche
Sono previsti investimenti per complessivi 3,2 miliardi. Si tratta di interventi sulle infrastrutture idriche primarie (2 miliardi per dighe, invasi e acquedotti) e sulle reti di distribuzione (1,2 miliardi per eliminare dispersioni e sprechi).
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