Decreto rilancio e locazioni, cambiano ancora le regole. Diritto 4.0
Premetto che viene previsto un beneficio economico nella forma del “Credito d’imposta”. Cioè, non vengono elargiti finanziamenti (come, ad esempio, ha fatto la Regione Friuli Venezia-Giulia), ma si potranno pagare meno tasse in futuro. Chi beneficia del Credito d’Imposta? La platea dei potenziali beneficiari è ampia, perché comprende i “soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione”. Tutti? No, non tutti: quelli che l’anno scorso hanno avuto ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro sono esclusi. Si tratta di grandi realtà produttive che, evidentemente, hanno canali differenti per trattare il proprio “rilancio” col Governo. Tutti quelli sopra i 5 milioni sono esclusi? Di nuovo no: le strutture alberghiere e agrituristiche hanno diritto al Credito indipendentemente dal fatturato dell’anno precedente. E se l’inquilino non fa un’attività commerciale? Il Credito spetta anche agli enti non commerciali, quelli del “terzo settore” e quelli religiosi.
Quant’è il Credito d’imposta? Ammonta al 60 per cento del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili destinati allo svolgimento di un’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o professionale. La stessa percentuale vale per tutti? No, non per tutti i tipi di contratto. Infatti, nel caso di affitto d’azienda o di “contratti di servizi a prestazioni complesse”, la percentuale è ridotta al 30%. Qual è il periodo di riferimento? Il credito è commisurato al canone dei mesi marzo, aprile e maggio 2020 e, per le strutture turistico ricettive con attività solo stagionale, ai mesi di aprile, maggio e giugno.
Articolo visto su "Triestall News"
Agenzia Immobiliare Farini
059454227
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