Si
vendono sempre più case
Ma
i prezzi restano al palo
Abi-Entrate:
compravendite a quota 90 miliardi
Arrivano
nuovi segnali di risvegli del mercato
immobiliare anche se siamo ancora ben lontani, sia in termini
di compravendite sia di prezzi, dai livelli pre-crisi. Comunque,
proprio la costante discesa delle quotazioni degli immobili insieme
ai tassi dei mutui ai minimi storici e la maggiore generosità delle
banche nel concederli, sta spingendo gli acquisti delle case. Nel
2017, infatti, le compravendite sono aumentate del 4,9%, il quarto
anno di espansione consecutiva, secondo l'Osservatorio del mercato
immobiliare residenziale dell'Agenzia delle Entrate in collaborazione
con l'Abi. Questo incremento, che segue il +18,6% del 2016, ha
portato le transazioni complessive a quota 542,480 per un valore di
89,6 miliardi, 3,5 in più rispetto al 2016. La casa tipo ha una
superficie di poco più di 105 metri quadri e un valore di 142 mila
auro. Per giorni di stipendio, 18 giorni in mneo di quanto richiesto
un anno prima, e oltre, otto mesi in meno rispetto al 2010.
Il
calo dei prezzi, scesi ancora dello 0,4% lo scorso anno, fa sì che
possono pensare all'acquisto anche le famiglie guidate da under 40,
che spesso hanno redditi bassi.
L'Abi
stime che il 52% delle famiglie giovani senza un'abitazione di
proprietà possono ora accedere a un acquisto finanziario con il
mutuo. Si tratta del livello massimo toccato dall'inizio
dell'analisi, nel 2004, e pari a più del doppio rispetto a quello
del 2012. L'allargamento dei possibili destinatari ha contrinuito
all'aumento dei mutui erogati, che hanno raggiunto un valore di 32,7
miliardi nel 2017 (+9.1%) e hanno concorso all'acquisto di quasi metà
delle abitazioni.
I
tassi di interesse si sono attestati in media al 2,38% per una durata
di quasi 23 anni, ma con differenze territoriali a svantaggio del
Sud, dove raggiungono il 2,59%. Sul mercato un punto più bassi se
fissi e addirittura sotto l'1% se variabili.
L'aumento
delle compravendite ha riguardato un po' tutta Italia. Le
città in maggiore espansione sono state Milano (+8,1%), Palermo
(+7,9%), Firenze (+7,8%) e Napoli (+7,4%). A Roma la crescita è
stata del 3%, mentre Bologna si è rilevata l'unica città in calo
(-3,3%). Bene anche le pertinenze (+12,4%). box e posti auto (+3,8%)
mentre le abitazioni locate sono in lieve diminuzione (-0,8%).
Per
il 2018 il rapporto prevede
il perdurare di una crescita moderata delle compravedite e prezzi
stabili ma il direttore dell'Osservatorio, Gianni Guerrieri, mette in
guardia dal fatto che <<l'incerteza che aleggia su questo Paese
può portare a frenare gli investimenti immobiliari>>.
Molto
più negativo il giudizio di Confedilizia. Per il presidente, Giorgio
Spaziani Testa i dati diffusi da Agenzia delle entrate, Abi e Istat
<<dimostrano che il mercato delle abitazioni in Italia è
ancora in estrema difficoltà>>.
Le
compravendite non hanno
ancora raggiunto i livelli del 2011 e quanto ai prezzi <<la
situazione è ancora più grave>>. L'Istat, infatti, secondo
Spaziani Testa conferma che l'Italia è l'unico paese europeo in cui
i prezzi delle case calano ininterrottamente dal 2012. Anno dal quale
<<è stata quasi triplicata la tassazione patrimoniale sugli
immobili, con tutte le ulteriori conseguenze negative
dell'economia>>.
Fonte:
"il Resto del Carlino"
Agenzia
Immobiliare Farini
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