Debito pubblico italiano ancora in aumento nel 2018
Sale ulteriormente il debito pubblico italiano, soprattutto per quanto riguarda la componente pubblica. Lo dice l’ultima nota in merito di Banca d’Italia.
Cresciuto di 53,2 miliardi nel 2018, il debito pubblico italiano ha toccato a dicembre i 2.316,7 miliardi. A fine 2017 ammontava a 2.263,5 miliardi, ovvero il 131,2 per cento del Pil.
La percentuale è destinata a peggiorare dato che l'incremento del
debito è stato superiore alla crescita del Pil stesso (oltre il 3%
contro l’1,1%).
Il debito 2018 stato costituito soprattutto dalla componente legata alle amministrazioni pubbliche, che
hanno pesato per 40,6 miliardi di euro, a fronte di un incremento della
liquidità del Tesoro di soli 5,8 miliardi per un totale di 35,1
miliardi di euro. Le uscite legate a pagamenti di premi all’emissione di
titoli e al rimborso e alla rivalutazione di titoli indicizzati
all’inflazione è stata di 6,8 miliardi di euro.
Quanto ai sottosettori, il debito consolidato delle amministrazioni centrali è salito di 54,7 miliardi di euro per raggiungere i 2.230,9,
mentre quello delle amministrazioni locali è addirittura calato di 1,5
miliardi, a 85,6. Stabile il debito degli enti di previdenza. Quanto
alle entrate tributarie, queste nel 2018 sono state pari a 463,4
miliardi di euro, in rialzo del 3,6% rispetto ai 447,3 miliardi del
2017.
A novembre 2018, infine, si nota una discesa della quota di detentori esteri dei nostri titoli di Stato:
646,883 miliardi di euro, cioè il 27,5% del debito pubblico italiano.
In ottobre lo stock di titoli di Stato italiani in mano ad investitori
esteri era pari a 651,883 miliardi, cioè il 27,9 per cento. Segnale che
l’aumento dello spread ha probabilmente in qualche modo allontanato gli
investitori dai bond sovrani del nostro Paese.
Fonte : "Idealista"
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