Immobiliare: dal DDL
concorrenza saltano le compravendite senza notaio
Perde i
pezzi o, quantomeno, efficacia il DDL concorrenza attualmente all’esame della
Camera dei deputati. Dopo la valanga di audizioni (circa settanta) da parte di
tutte le associazioni e i gruppi di pressione toccati dal disegno di legge,
emergono dubbi più che leciti sulla reale portata del dispositivo normativo
che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto incrementare la concorrenza ma che,
all’atto pratico, pare ammiccare all’adagio gattopardesco del “cambiare
tutto per non cambiare nulla”.
Tra le
novità che stanno prendendo forma, per esempio, c’è quella del dietrofront
sulla possibilità di realizzare compravendite di immobili non residenziali e di
valore inferiore ai 100.000 euro senza l’ausilio del notaio (e relativa
parcella), tramite una semplice scrittura privata con l’autenticazione di un
avvocato.
I relatori
del disegno di legge, Fregolent e Martella (Partito democratico) hanno proposto
lo stralcio di questa norma. Vedremo cosa succederà. Nel frattempo, viene
innalzato il numero dei notai che possono esercitare la professione sul
territorio nazionale che passano dagli attuali 7.000 a 10.000 unità.
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