Dl Aiuti quater convertito in legge: ok anche dalla Camera
/di Alfonso RomaDalla cessione dei crediti alla garanzia SACE: i principali cambiamenti del decreto Aiuti quater
Aggiornamento del 12 gennaio 2023
Via libera definitivo della Camera al dl 176/2022 (decreto aiuti quater) con 164 voti favorevoli e 127 contrari; 3 gli astenuti.
Ricordiamo che il Senato, nella seduta di mercoledì 21 dicembre 2022, aveva già dato la sua fiducia al Governo con 105 voti favorevoli, 76 contrari e 3 astenuti.
Prima di scoprire le principali modifiche circa i bonus edilizi e la maxi detrazione, voglio suggerirti uno strumento di notevole aiuto per la gestione della pratica Superbonus che potrai usare gratuitamente per 30 giorni, ed una guida sui bonus edilizia. Questo strumento ti consentirà di fare:
- check list Superbonus 110 e gestione documentale;
- piani di sicurezza;
- compilazione automatica dei documenti;
- archiviazione e condivisione sul cloud;
- ecc.
Tra le numerose integrazioni e correzioni introdotte in prima lettura dal Senato e confermate dalla Camera figurano le novità per le cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi ed il via libera definitivo alla riduzione dal 110% al 90%, tranne che per alcune eccezioni, dell’aliquota agevolativa del superbonus.
CILA-S condomini
Come ormai è ben noto a tutti, il dl aiuti quater ha portato una diminuzione al valore della detrazione fiscale legata agli interventi previsti dal Superbonus per i condomini, passato dal 110% al 90% per tutto il 2023. Tale decreto aveva anche stabilito che la detrazione al 110% potesse rimanere tale per tutto il 2023 esclusivamente per i condomini che avessero presentato la CILA-S (comunicazione di inizio lavori asseverata Superbonus) entro il 25 novembre 2022.
Tuttavia, la legge di Bilancio 2023 ha ridisegnato il quadro complessivo che è il seguente:
Si applica il 110% nel 2023 solo nei seguenti casi (in tutti gli altri la detrazione è pari al 90%):
- interventi diversi da quelli effettuati dai condomìni con CILA-S presentata al 25 novembre 2022;
- interventi effettuati dai condomini con:
- delibera assembleare adottata entro il 18 novembre 2022 + dichiarazione sostitutiva;
- CILA-S presentata entro il 31 dicembre 2022;
- interventi effettuati dai condomini con:
- delibera assembleare adottata tra il 18 e il 24 novembre 2022 + dichiarazione sostitutiva;
- CILA-S presentata entro il 25 novembre 2022;
- interventi di demoricostruzione con istanza presentata entro il 31 dicembre 2022.
Mentre per tutte quelle spese che verranno sostenute nel 2024 e 2025 le detrazioni restano invariate:
- 70% per il 2024;
- 65% nel 2025.
Cessione dei crediti: sale a 5
Il dl 176/2022 porta con sé anche ad un incremento nel numero massimo di cessioni dei crediti fiscali da parte dei soggetti qualificati (banche, assicurazione, ecc.) passate da 4 a 5 con l’aumento da 2 a 3 del numero di cessioni effettuabili verso banche, intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni.
Partito con un numero di cessioni illimitato, l’ultimo aggiornamento risale alla pubblicazione in Gazzetta del dl 50/2022 (decreto aiuti) entrato in vigore dal 18 maggio, che vincolava la cessione del credito in 4 passaggi:
- prima cessione libera;
- seconda cessione a favore di banche, assicurazioni, ecc. (cessione qualificata);
- terza cessione a favore di banche, assicurazioni, ecc. (cessione qualificata);
- quarta cessione del credito, la banca può cedere il credito a un proprio correntista professionale o partita IVA.
Per effetto della modica approvata in Senato la cessione del credito verrebbe modificata nel seguente modo:
- prima cessione libera;
- seconda cessione a favore di banche, assicurazioni e ecc. (cessione qualificata);
- terza cessione a favore di banche, assicurazioni, ecc. (cessione qualificata);
- quarta cessione a favore di banche, assicurazioni, ecc. (cessione qualificata);
- quinta cessione del credito: la banca può cedere il credito a un proprio correntista professionale o partita IVA.
Terzo settore: Superbonus al 110% fino al 2025
Secondo quanto previsto dal comma 1, lettera c) il riconoscimento dell’agevolazione con aliquota nella misura del 110% è previsto per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 per interventi su immobili rientranti nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4, a titolo di proprietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d’uso gratuito ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscano alcun compenso.
Garanzia SACE “SupportItalia”
Prende forma la garanzia del governo per cercare di dare una spinta al mercato delle cessioni del credito derivanti dai bonus edilizi.
Per far fronte alle esigenze di numerose aziende in crisi, il nuovo governo ha pensato di istituire un’apposita garanzia in favore delle banche che effettuano prestiti a tali imprese. Si parla di garanzia SACE.
Il decreto aiuti quater ha previsto la possibilità di concedere da parte di SACE garanzie in favore di banche e istituti di credito per finanziamenti a favore di imprese che realizzano interventi superbonus. Nello specifico, l’intervento di SACE a garanzia dei prestiti che le banche concederanno alle imprese per trasformare in liquidità i crediti acquisiti a seguito di interventi rientranti nella disciplina del Superbonus.
I requisiti per accedere ai prestiti SACE prevedono che l’impresa deve essere iscritta alla CCIA con i seguenti codici:
- ATECO 41 (COSTRUZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI E NON RESIDENZIALI)
- ATECO 43 (DEMOLIZIONE E PREPARAZIONE DEL CANTIERE EDILE) e deve avere crediti fiscali derivanti da attività di Superbonus.
condizioni per usufruire delle garanzia
La garanzia è rilasciata entro il 31 dicembre 2022 per finanziamenti di durata non superiore a 6 anni, con la possibilità di preammortamento non superiore a 36 mesi. inoltre la garanzia copre l’importo del finanziamento entro limiti 70, 80 o 90 per cento inversamente proporzionali al fatturato dell’impresa e al numero di dipendenti:
- 90 % per le imprese con non più di 5.000 dipendenti in Italia e valore del fatturato fino a 1,5 miliardi di euro;
- 80 % per le imprese con fatturato superiore a 1,5 miliardi e fino a 5 miliardi o con più di 5000 dipendenti in Italia;
- 70 % per le imprese con fatturato superiore a 5 miliardi di euro.
Quanto alle procedure di rilascio delle garanzie, per le imprese di minori dimensioni (con non più di 5000 dipendenti in Italia e con valore del fatturato fino a 1,5 miliardi di euro) o per finanziamenti sino ad un importo garantito predeterminato (non eccedente 375 milioni) si applica, ai sensi del comma 8, la procedura semplificata di accesso di cui al decreto-legge n. 23/2020 per la “Garanzia Italia SACE”.
La norma precisa che i crediti di imposta eventualmente maturati dall’impresa alla data del 25 novembre 2022 possono essere considerati dalla banca o istituzione finanziatrice quale parametro ai fini della valutazione del merito del credito di impresa richiedente il finanziamento e della predisposizione delle relative condizioni contrattuali.
Le nuove regole per il 2023 sui bonus edilizi sono oramai definite: scopri tutti i dettagli su proroga superbonus e reddito di riferimento.
Infine ti consiglio il webinar del 29 dicembre 2022 dove abbiamo parlato del Superbonus e altri bonus edilizi 2023 con approfondimenti su come gestire la pratica con le soluzioni software.
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