Npl con sottostante immobiliare, oltre 30 mld nelle mani di compratori esteri
Oltre
33 miliardi di euro è il valore degli Npl con sottostante
immobiliare che dall’inizio dell’anno ad oggi è passato nelle
mani di compratori esteri, soprattutto in arrivo dagli Stati Uniti.
Secondo gli ultimi dati di Banca Ifis, a fine anno è possibile che
si raggiunga una cifra compresa tra i 71 e i 104 miliardi.
Ci
sono infatti 30 miliardi su operazioni on going, 25 miliardi in
operazioni annunciate e 15 in deal che sono in programma. In Atlante
II confluiranno i 26 miliardi di Npl di Mps. Come sottolineato dal
Sole 24 Ore, Paolo Bellacosa, partner di Vitale & Co. Real
estate, ha affermato che “a comprare sono i big americani del
private equity come Cerberus, Bain capital credit, Kkr, Fortress,
Pimco, ma anche Algebris e Crc”.
Sempre
in base a quanto evidenziato dal Sole 24 Ore, Vito Ruscigno di Pwc ha
spiegato che “gli immobili a garanzia dei crediti in sofferenza
sono per il 50% uffici e spazi retail, per il 30% immobili
industriali o di logistica, per il 10% hotel, una componente in
crescita, e per un altro 10% residenze, con poco appeal per gli
investitori esteri”.
Sul
fronte dei prezzi, i prossimi 70 miliardi di euro di Npl dovrebbero
trovare una collocazione a circa 15 miliardi. Oggi gli Npl garantiti
da immobili si vendono intorno al 35%. Secondo un report di Cbre nel
2015 i prezzi si aggiravano intorno al 17-18%.
In
vista c’è lo sviluppo di un mercato secondario. A tal proposito,
Bellacosa ha spiegato che “si potrebbero sviluppare segmentazione e
cartolarizzazione dei portafogli acquistati, che potrebbero attrarre
investitori assicurativi alla ricerca di rendimenti. Oggi viene
alimentato il mercato primario, con le cessioni da parte delle
banche, ma una volta che lo stock cambierà proprietà si potrebbero
ingenerare nuove operazioni come cessioni di large ticket o
sub-portafogli”.
Sempre
come riportato dal Sole 24 Ore, Bellacosa ha poi aggiunto: “Si
vedrà nei prossimi mesi se ci sarà una dinamica di crescita di
prezzi degli Npl, ma certamente il percorso di crescita del Paese è
una condizione essenziale per smaltire lo stock di Npl esistente. Ci
sono diversi rischi che possono minacciare tale sentiero di crescita:
dalle incertezze politiche macro, legate alle negoziazioni post
Brexit e alle incognite della presidenza Trump, alle tensioni
finanziarie (legate alla crescita del debito in Cina e al cambio
delle politiche monetarie in Usa), dalle tensioni geopolitiche alla
diffusione dei populismi alimentati da spinte protezionistiche dovute
alle crescenti diseguaglianze. Senza dimenticare le elezioni italiane
del 2018”.
Fonte : "idealista"
Agenzia Immobiliare farini
059454227
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