mercoledì 28 dicembre 2022

Legge di Bilancio 2023: paura dell’esercizio provvisorio?

 

Legge di Bilancio 2023

Legge di Bilancio 2023: paura dell’esercizio provvisorio?

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Approda in Senato il testo “blindato” della legge di Bilancio 2023: il Senato dovrà approvarlo senza ulteriori modifiche così da scongiurare l’esercizio provvisorio

Molte le novità presentate in legge di Bilancio 2023. Ricordiamo che la manovra ogni anno rappresenta il momento più importante per il Paese dal punto di vista normativo; quest’anno il valore complessivo è pari a 35 miliardi di euro.

La settimana scorsa la manovra ha ottenuto il via libera dalla Camera dei Deputati con 197 voti a favore, 129 voti contrari e 2 astenuti.

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Legge di Bilancio 2023

Il tempo che ci separa dalla pubblicazione della legge di Bilancio 2023 è agli sgoccioli. Il Governo Meloni spinge per portare a termine la partita in brevissimo tempo.
Il Senato dalla giornata di martedì 27 dicembre 2022 è impegnato con l’iter di approvazione del testo della manovra “blindata” senza apportare alcuna modifica per far sì che venga pubblicata entro la fine dell’anno, così  da scongiurare l’esercizio provvisorio.

Si cercherà, dunque, di scongiurare la possibilità dell’ingresso in campo dell’esercizio provvisorio.

Esercizio provvisorio cos’è, come funziona e cosa succede

Prima di soffermarci su cosa sia l’esercizio provvisorio, è doveroso chiarire che l’art. 81 della Costituzione Italiana definisce che:

Lo Stato deve assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.

Tuttavia, le Camere ogni anno sono obbligate entro il 31 dicembre ad approvare con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.

In virtù di ciò, se il testo non venisse approvato da entrambe le camere entro la fine del 31 dicembre 2022, si passerebbe dal primo gennaio 2023 all’esercizio provvisorio. Ricordiamo che quest’ultima misura non può essere concessa se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a 4 mesi.

Cosa succede

Nel caso in cui si sfori la scadenza di fine anno, scatterà la gestione della spesa pubblica per dodicesimi, ovvero, ogni mese si potrà utilizzare al massimo un dodicesimo delle poste iscritte nei capitoli del progetto di bilancio. Naturalmente fanno eccezione, i pagamenti di pensioni e stipendi.

Non sarebbe la prima volta se il Governo non rispettasse la scadenza del 31 dicembre. Difatti nella storia della Repubblica Italiana è successo 33 volte di cui l’ultima volta nel 1988 con il Governo Goria.

Novità su Superbonus e altri bonus

Vediamo di seguito le novità più importanti.

CILA-S

Un emendamento approvato prevede la proroga della CILA-S fino al 31 dicembre 2022 per consentire ai condomìni di poter beneficiare del Superbonus al 110% ancora per l’anno 2023. Questo sarà possibile solo con delibera assembleare approvata entro il 18 novembre 2022, data della pubblicazione ufficiale del dl aiuti quater 176/2022.

Bonus mobili

Novità importanti per il bonus mobili, prorogato per gli anni 2023 e 2024 con una riduzione del taglio previsto. Per il bonus mobili, infatti, era prevista una soglia di spesa per l’anno 2023 di euro 5.000 (era 10.000 euro nel 2022). Con la modifica la soglia è innalzata, per il 2023 e il 2024, a 8.000 euro.

La detrazione è applicabile per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di grandi dimensioni green. Confermata la condizione che per gli acquisti effettuati nel 2023, il bonus dovrà essere agganciato a interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

Bonus barriere architettoniche

L’emendamento del Governo prevede una proroga di tre anni per la detrazione del 75% per gli interventi con cui si superano ed eliminano le barriere architettoniche. Si applicherà per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025.

Si introduce però un paletto: per le deliberazioni dei lavori in assemblea di condominio è necessaria una maggioranza che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio.

Case green

Un emendamento alla legge finanziaria approvato dalla Commissione Bilancio della Camera prevede un nuovo bonus case green. La detrazione della suddetta agevolazione è pari al 50% per l’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B comprate direttamente dalle imprese costruttrici, entro il 31 dicembre 2023.

L’imposta dovuta sul corrispettivo d’acquisto è ripartita in dieci quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi.

Mutui

Ritorna la possibilità di rinegoziare il proprio mutuo da tasso variabile a tasso fisso. Tale richiesta potrà essere fatta sui mutui ipotecari in origine non superiore a 200.000 euro e per chi ha un Isee al momento della richiesta non superiore ai 35.000 euro e che non abbia avuto dei ritardi nei pagamenti delle rate.

 

 

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