domenica 8 agosto 2021

Effetto smart working in Usa, sempre più città offrono benefici per attirare cittadini

 

Effetto smart working in Usa, sempre più città offrono benefici per attirare cittadini

Bloomington-Indiana/

Lo spopolamento delle città di medie dimensioni e delle aree rurali è un problema comune a molte nazioni, non fanno eccezione nemmeno negli Stati Uniti. Se prima della pandemia c'erano già popolazioni nella prima economia mondiale che offrivano sussidi per attirare nuove famiglie, con l'esplosione del lavoro a distanza si sono moltiplicate le località che prevedono esenzioni fiscali o 'regali di benvenuto' per attirare questi smart worker. Alcuni comuni offrono fino a 20mila dollari, circa 17mila euro al cambio attuale, tra gift card e incentivi.

Lo scorso dicembre è stato lanciato il sito MakeMyMove, un portale che consente alle amministrazioni locali di città e paesi di tutti gli Stati Uniti di comunicare le iniziative di aiuti e incentivi fiscali per attirare nuova popolazione. Con l'ascesa dello smart working, che è stata l'ancora di salvezza di migliaia di lavoratori in tutto il mondo, vivere vicino al posto di lavoro non è più essenziale come prima. Circa 45 città degli Stati Uniti, attualmente, offrono incentivi al trasferimento.

La maggior parte delle offerte si riassume in esenzioni fiscali, gift card da consumare nei negozi del territorio, agevolazioni all'ingresso per l'acquisto di una casa e, ovviamente, accesso gratuito agli spazi di coworking del territorio. Secondo gli ultimi dati del censimento della popolazione statunitense, più di 10 milioni di persone hanno cambiato casa nell'ultimo anno. La maggior parte delle persone ha deciso di lasciare il centro delle grandi città, per trasferirsi in periferia, in paesi più o meno vicini, ma con prezzi delle case molto più abbordabili.

Le zone costiere adiacenti a Los Angeles e New York, e le aree residenziali delle grandi città, hanno accolto la maggior parte di queste persone. Secondo un sondaggio del Pew Research Center, un centro di ricerca con sede a Washington DC, quattro persone su 10 affermano che la maggior parte del loro lavoro può essere svolto da casa.

Poco più della metà di questo gruppo vuole continuare a lavorare da remoto per la maggior parte del tempo dopo la pandemia e un terzo vorrebbe un lavoro ibrido tra lavoro da casa e il ritorno in ufficio.

Man mano che il lavoro a distanza si consolida nella mentalità delle aziende, alcune stanno valutando di andare oltre e di trasferirsi in piccoli centri, con meno di 5.000 abitanti. Essere più vicini alla famiglia, godersi la vita in mezzo alla natura, avere più spazio per sé o godere di un costo della vita più abbordabile sta diventando un'opzione sempre più accettata da molti lavoratori.

Una delle offerte più peculiari per attrarre popolazione è della città di Tusla, in Oklahoma. È una cittadina relativamente grande con 766.000 abitanti. Dal 2018 ha lanciato la sua campagna Tulsa Remote che offre 10.000 dollari, circa 8.500 euro al cambio attuale, per chi si trasferisce almeno un anno, oltre a offrire sconti su affitti, coworking e corsi di formazione.

L'offerta di Baltimora, Maryland (690.000 abitanti) prevedeva 5.000 dollari, circa 4.200 euro, per una nuova casa in città. A The Shoals (72.500 abitanti), nel nord-ovest dell'Alabama, danno 10.000 dollari, circa 8.500 euro al cambio attuale, per il primo anno di residenza. Tra i requisiti, bisogna avere un reddito annuo minimo di 52.000 dollari, circa 44.000 euro.

Morgantown, West Virginia (137.250 abitanti) il benefit è di 20.000 dollari, ovvero circa 17.000 euro, tra cash e carte regalo da spendere nei negozi locali. Un'altra delle offerte più generose è quella di Southwest, Michigan (10.000 abitanti) che offre un contributo di 15.000 dollari, circa 12.700 euro, per l'acquisto di una casa in zona.

Ad Augusta, nel Maine (18.800 abitanti), l'obiettivo di attirare nuova popolazione si manifesta attraverso esenzioni fiscali che si aggirano intorno ai 15.660 dollari, circa 13.260 euro.

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