Il magazzino di impresa non paga la seconda rata; agevolazioni all’acquisto e all'affitto di immobili energeticamente efficientidi Paola Mammarella
25/10/2013 - Diventa legge il ddl Imu, approvato ieri mattina dal Senato in via definitiva. Il testo conferma la cancellazione della prima rata per le prime case e della seconda rata per il magazzino delle imprese di costruzione.
Imu
Confermata la cancellazione della prima rata dell’Imu per le abitazioni principali e le loro pertinenze, per gli immobili appartenenti alle cooperative edilizie, i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Fanno eccezione gli immobili di lusso, accatastati nelle categorie A1, A8 e A9. In questi casi bisognerà pagare la prima rata dell’Imu anche se l’immobile è utilizzato come prima casa.
I Comuni possono inoltre decidere se equiparare alla prima casa anche le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito ai figli, che le utilizzano come abitazioni principali, determinando la soglia di reddito al di sotto della quale è possibile usufruire dell’agevolazione.
Imu per gli immobili invenduti appartenenti alle imprese di costruzione
La legge elimina la seconda rata dell’Imu per gli immobili invenduti appartenenti alle imprese di costruzione. L’esenzione si applica a partire dal primo luglio 2013, mentre non verrà rimborsata la prima rata.
Chi intende usufruire dell’esenzione deve presentare la dichiarazione per variazioni rilevanti. Si tratta di una domanda che va inoltrata entro 90 giorni dal momento in cui si è verificata una variazione tale da implicare una modifica nell’importo dell’imposta.
Sostegno all’acquisto e all’affitto di immobili efficienti
La Cassa Depositi e Prestiti, con uno stanziamento di 2 miliardi di euro, sosterrà l’affitto e garantirà i mutui per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A, B e C. Le misure di sostegno sono rivolte esclusivamente all'acquisto o alla locazione di immobili esistenti. Gli immobili di nuova costruzione potranno invece accedere alle agevolazioni solo se appartenenti alle classi energetiche A e A+.
Politiche abitative
La legge contiene nuove misure per la casa. Al Fondo istituito dal DL 112/2008 per consentire l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa a giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali e under 35 con contratti di lavoro atipico, saranno destinati 20 milioni, cioè 10 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015.
Altri 100 milioni, da ripartire tra il 2014 e il 2015, andranno al Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione. Il Fondo a sostegno degli inquilini morosi incolpevoli potrà contare su 20 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.
Debiti Pubblica Amministrazione
La legge ha sbloccato altri 7,2 miliardi di euro per consentire i pagamenti dovuti dalla Pubblica Amministrazione a professionisti e imprese.
Cosa resta fuori dalla legge
Nonostante le sollecitazioni durante la discussione, la norma non affronta il problema dell’Imu dovuta su capannoni e altri immobili strumentali delle imprese. Confindustria aveva chiesto che non fossero considerati come patrimonio da tassare, ma come fattori utilizzati nel processo produttivo e che quindi l’Imu fosse completamente deducibile dal reddito di impresa (Leggi Tutto).
Il Senatore Pd Federico Fornaro ha inoltre manifestato preoccupazione per la nuova Tasi (uno dei due bracci che compongono la Trise introdotta dal ddl di Stabilità per il 2014) per la quale non è previsto un sistema di detrazione analogo a quello pensato per l’Imu. Possibili soluzioni potrebbero quindi essere proposte come emendamenti al ddl Stabilità.
L'Ance, Associazione nazionale costruttori edili, si è detta soddisfatta per le misure approvate, che daranno aiuto alle famiglie e alle imprese. Allo stesso tempo, però, l'Ance spera che le novità non vengano vanificate dalla Legge di Stabilità, che prevede nuove imposte dall'esito incerto.
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