giovedì 27 febbraio 2025

BONUS GIOVANI 2025

 

Cos’è il bonus prima casa under 36?

Il Bonus prima casa under 36, allo scopo di favorire l’autonomia abitativa dei giovani di età non superiore a 36 anni con un ISEE non superiore a 40.000 euro, prevede fino al 31.12.27 l'accesso agevolato al Fondo di garanzia dei mutui per la prima casa nella misura dell'80%.

Il bonus racchiudeva inoltre una serie di sgravi fiscali - scaduti però il 31.12.24 - applicati sull’acquisto dell’immobile “prima casa” e delle relative pertinenze (box e/o cantine). Comportavano in pratica l’esenzione dalle imposte ipotecaria e catastale, più la possibilità di usufruire sulla dichiarazione dei redditi  di un credito pari all'eventuale IVA versata sull'acquisto.

Bonus prima casa under 36: quali sono le agevolazioni?

Il Bonus prima casa under 36 comprende fino al 31 dicembre 2027 l’accesso al credito pubblico (Fondo di garanzia per la prima casa) per l’acquisto dell'immobile "prima casa".

Dal 1° gennaio 2025 non comprende più i benefici fiscali sulla tassazione applicata all’acquisto (rimasti validi fino al 31.12.24).

 

L'accesso al credito

Su questo primo fronte le agevolazioni riguardano il cosiddetto Fondo di Garanzia per la prima casa, che in realtà esiste già dal 2013. Nel caso però degli under 36, rispetto alla misura canonica del 50%, la garanzia statale viene elevata all'80% in presenza dei requisiti (sia ISEE che anagrafici) che esponiamo al paragrafo successivo.

Le agevolazioni fiscali

Il secondo fronte era invece quello delle agevolazioni di natura fiscale sulle imposte legate agli atti di acquisto della prima casa, rimaste in vigore fino al 31.12.24*, ovvero:

  • l’esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e castale;
  • la riduzione del 50% sugli onorari notarili;
  • il credito d'imposta (sugli atti soggetti ad IVA) pari all'IVA corrisposta, credito che poi poteva essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, ovvero poteva essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto.

Il Decreto Milleproroghe 2024 aveva prolungato la validità dei benefici sopraelencati sugli acquisti di prime case rogitati entro il 31 dicembre 2024, a patto che gli acquirenti avessero comunque registrato un preliminare d'acquisto entro la data del 31 dicembre 2023.

Bonus prima casa under 36: quali sono i requisiti?

Per poter usufruire delle garanzie speciali pari all'80% prorogate dalle Legge di Bilancio 2025 fino al 31 dicembre 2027 (cosiddetto Fondo di garanzia) ai fini del mutuo sull’acquisto della prima casa, l’acquirente, o entrambi i componenti della coppia che costituisce il nucleo, devono avere i seguenti requisiti:
  • un’età inferiore ai 36 anni: cioè non deve ancora averli compiuti 36 nell’anno in cui richiede l’agevolazione;
  • un ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro (contatta CAF ACLI per la tua elaborazione ISEE).

In più, la Legge di Bilancio 2024 ha allargato la platea dei potenziali beneficiari del Fondo includendo anche i nuclei cosiddetti "fragili" con:
  • tre figli di età inferiore a 21 anni + ISEE non superiore a 40.000 euro annui (per i quali è prevista una garanzia pari all'80%);
  • quattro figli di età inferiore a 21 anni + ISEE non superiore a 45.000 euro annui (per i quali è prevista una garanzia pari all'85%);
  • cinque o più figli di età inferiore a 21 anni + ISEE non superiore a 50.000 euro annui (per i quali è prevista una garanzia pari al 90%).


giovedì 20 febbraio 2025

BONUS CASA 2025

 

bonus casa cambiano volto nel 2025La legge di Bilancio, che è stata approvata in via definitiva sabato 28 dicembre 2024 ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2024 n. 305, ha cambiato il sistema dei bonus edilizi per l'anno in corso e ha di fatto ridotto le possibilità di ristrutturare la propria abitazione beneficiando delle agevolazioni fiscali.

Bonus casa 2025, cosa succede

Sul fronte dei bonus edilizi 2025 si assiste alla proroga per il bonus ristrutturazione, il bonus mobili, l'ecobonus (e le agevolazioni mutui per i giovani under 36), anche se ad essere favoriti saranno gli interventi sulla prima casa, mentre la seconda casa si dovrà "accontentare" di minori agevolazioni. Ma vediamo tutte le novità sulle detrazioni per la casa nel 2025.

Che bonus ci sono per la casa nel 2025?

La legge di Bilancio 2025 ha introdotto la proroga per: 

  • il bonus ristrutturazione;
  • il bonus mobili;
  • l'ecobonus;
  • le agevolazioni mutui under 36;
  • il sismabonus.

È stato poi introdotto il nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza.

Bonus ristrutturazione 2025

Per quanto riguarda il bonus casa per gli interventi di ristrutturazione edilizia, nella legge di Bilancio è arrivata la proroga per il 2025.

Bonus ristrutturazione 2025, ultime notizie

L'agevolazione è stata prorogata nell'anno in corso, ma con importanti novità per quanto riguarda le aliquote e la distinzione tra prima e seconda casa.

Nello specifico, nel 2025 sarà possibile beneficiare per la prima casa del bonus ristrutturazione con aliquota al 50% e tetto di spesa di 96mila euro. In base a quanto attualmente previsto, nel 2026 e nel 2027 l’aliquota scenderà al 36%. 

Bonus ristrutturazione seconda casa 2025

Le cose cambiano per la seconda casa. Beneficiare del bonus ristrutturazione per un immobile diverso dall’abitazione principale vorrà dire infatti usufruire di un’aliquota ridotta al 36%, che nel 2025 e nel 2026 scenderà al 30%. Il tetto di spesa rimane a 96mila euro.

Dal 2028 al 2033 per gli interventi su prima e seconda casa l’aliquota sarà del 30% e il tetto di spesa scenderà a 48.000 euro.

In attesa della guida dell'Agenzia delle Entrate, il bonus ristrutturazione per il 2025 si applica ai lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia per le singole unità immobiliari. Per le parti comuni degli edifici residenziali è oggetto di agevolazione anche la manutenzione ordinaria.

Una precisazione importante riguarda i tetti di spesa. Per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, infatti, l’ammontare complessivo delle spese detraibili sarà calcolato tenendo conto del numero di figli e della presenza di figli con disabilità. 

Bonus casa 2025: cosa succederà all'ecobonus

Nella legge di Bilancio 2025 è arrivata anche la proroga per l'ecobonus. Anche in questo caso c'è una differenza tra prima e seconda casa. 

Bonus casa 2025 prima casa

Nello specifico, per le prime case l’ecobonus avrà un’aliquota del 50%. Nel 2026 e nel 2027 l’aliquota scenderà al 36%.

Bonus casa 2025 seconda casa

Per le abitazioni diverse dalla prima casa e per gli immobili non residenziali l’aliquota sarà del 36%. Nel 2026 e nel 2027 l’aliquota scenderà al 30%.

La novità del tetto di spesa vale anche per l’ecobonus. Quindi, come per il bonus ristrutturazione, per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, infatti, l’ammontare complessivo delle spese detraibili sarà calcolato tenendo conto del numero di figli e della presenza di figli con disabilità.  

Bonus casa 2025 per la caldaia

Nonostante la normativa prevista dalla direttiva case green, il 2025 ha portato lo stop del bonus caldaia per l'acquisto e l'installazione di impianti a gas.

Dal 2025, dunque, non sarà più possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50 o del 65% per la sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie a combustibili fossili. L’obiettivo è quello di incentivare l’utilizzo di sistemi più ecologici, come quelli ibridi o l’elettrificazione del riscaldamento. Lo stop alle detrazioni fiscali per le caldaie a gas accoglie quanto disposto dalla cosiddetta direttiva case green pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue l’8 maggio 2024 ed entrata in vigore il 28 maggio.

Sismabonus nel 2025

La legge di Bilancio 2025 ha prorogato e rimodulato le aliquote del sismabonus. In particolare, l’agevolazione fiscale è stata estesa al triennio 2025-2027 con aliquota al 50% per la prima casa e al 36% per le altre abitazioni; al 36% per le abitazioni principali e al 30% negli altri casi nel biennio 2026-2027. Il tetto di spesa è di 96.000 euro.


venerdì 14 febbraio 2025

AMORE A PRIMA VISTA? COME CAPIRE SE E' LA CASA GIUSTA PER TE


È possibile innamorarsi… di una casa? Ecco a cosa fare attenzione durante una visita immobiliare per capire da subito se è davvero quella giusta.

Si sa, Febbraio è il mese degli innamorati: c’è chi, proprio in questo periodo, spera di trovare l’anima gemella con cui trascorrere tutta la vita e chi, invece, l’ha già incontrata da tempo e approfitta di San Valentino per festeggiare.

Ma c’è anche chi aspetta di provare al più presto un tipo di amore a prima vista ben diverso: quello per la casa perfetta.

Proprio così.

Esattamente come accade con le persone, anche con le case può scattare il colpo di fulmine, un vero e proprio amore a prima visita immobiliare.

Si dice che bastino soltanto 90 secondi, giusto un minuto e mezzo, per intuire se quella che stai visitando è la casa perfetta per te.

La prima impressione è quella che conta?

Sì, spesso nella ricerca della casa perfetta è la prima impressione quella decisiva.

Se già dall’esterno l’immobile ti piace, ti incuriosisce, e senti che qualcosa ti spinge ad entrare, è molto probabile che abbia qualcosa di speciale per te. Una volta aperta la porta poi, è in quel momento che arrivano le conferme.

Varcata la soglia, qualsiasi dettaglio o sensazione, per quanto piccoli, potrebbero determinare o meno l’acquisto.

Certamente ciò che vedi e apprezzi con gli occhi è importante, ma a fare la differenza è l’immaginazione, cioè la capacità di immedesimarti all’interno della casa.

La presenza di mobili e arredamento facilitano questo processo, rendendo meglio l’idea degli spazi e le loro potenzialità, ma l’innamoramento può avvenire anche di fronte a una stanza vuota, che appare ai tuoi occhi come una pagina bianca da scrivere a tuo piacere.

Questo vale ancor di più quando si visita un immobile da ristrutturare: è possibile innamorarsi anche di un rudere o di un appartamento in pessime condizioni?

Sì! È proprio ciò che succede quando l'acquirente riesce a vedere oltre a ciò che la vista effettivamente percepisce, ad intuire ciò che la casa diventerà dopo i lavori adatti, senza fermarsi alle apparenze.

Ad esempio, nella mente di un appassionato di libri un angolo libero vicino alla finestra si trasforma facilmente in un angolo lettura o, per un amante del bricolage, una stanza in più appare subito come il laboratorio ideale in cui sperimentare nuove idee.

Qualsiasi cosa, anche la più inaspettata, può far scattare la scintilla e far prevalere così il nostro lato emozionale su quello razionale.

L’importante ruolo delle emozioni


L’istinto e le emozioni giocano un ruolo veramente importante nel determinare o meno l’acquisto.

Può capitare che, anche se un immobile non rispetta del tutto quelle che sono le caratteristiche definite inizialmente (come la metratura, il numero di stanze o la vicinanza al centro), siano le emozioni a guidarti nella scelta definitiva fino a farti rivalutare ciò che, fino a qualche momento prima, consideravi essenziale.

Ascolta attentamente le sensazioni che provi una volta entrato: ti senti già a casa? O in qualche modo sei a disagio? Già ti immagini a pranzare con la tua famiglia intorno al tavolo? Non vedi l’ora di farla vedere ai tuoi amici?

Le risposte che darai a domande come queste potrebbero accompagnarti dritto al rogito.

Dare retta alle emozioni sarà più facile se avrai la certezza di avere a tua disposizione i consigli di un professionista che ti permetteranno di valutare i pro e i contro di ogni soluzione e fare la scelta migliore.

giovedì 6 febbraio 2025

MUTUI PER LA PRIMA CASA E FONDO DELLA GARANZIA

 

Mutui per la prima casa e fondo di garanzia: proroga al 31 dicembre 2027

La Legge di bilancio 2025 proroga per tutto il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa, usufruendo della garanzia dello Stato, per giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36. Rifinanziato il Fondo inquilini morosi incolpevoli

venerdì 3 gennaio 2025 

Prorogata per tutto il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa, usufruendo della garanzia dello Stato, per giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36.

La novità è prevista nella Legge di bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207, pubblicata in GU), ai commi da 112 a 116.

La proroga

Il comma 112 differisce dal 30 giugno 2023 al 31 dicembre 2027 i termini per accedere al regime speciale di cui all’articolo 64, comma 3, primo periodo, del decreto-legge n. 73 del 2021. Tale regime riconosce una copertura in garanzia del Fondo di garanzia per la prima casa, di cui all'articolo 1, comma 48, lettera c), della legge n. 147 del 2013, elevata fino all’80% della quota capitale:
• alle giovani coppie;
• ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
• ai conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
• ai giovani di età inferiore a 36 (cd. categorie prioritarie), qualora essi siano in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40 mila euro annui e richiedano un mutuo superiore all’80% del prezzo dell’immobile, comprensivo di oneri accessori.

Il comma 113 proroga sino al 31 dicembre 2027 le disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 9 a 13, della legge n. 213 del 2023, prorogando fino a tale data il supporto nell’accesso al credito fornito dalle garanzie del Fondo prima casa in favore delle famiglie numerose. Le risorse disponibili a valere sulla riserva di cui all’articolo 1, comma 11, della legge n. 213 del 2023 possono essere utilizzate anche per le finalità di cui al sopra esposto comma 112. L’articolo 1, comma 11 della legge n. 213 del 2023 prevede che per le garanzie rilasciate alle condizioni di cui ai commi da 9 a 13, sia accantonato a titolo di coefficiente di rischio un determinato importo e predisposta una riserva complessiva di importo massimo pari a 100 milioni di euro della dotazione finanziaria annua.

Incremento del Fondo di garanzia per la prima casa

Il comma 114 prevede infine l’incremento del Fondo di garanzia per la prima casa, di cui all'articolo 1, comma 48, lettera c), della legge n. 147 del 2013, in ragione di 130 milioni di euro per l’anno 2025 e di 270 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

Modifiche

Con il comma 115 si prevede che l’accesso al Fondo sia limitato a giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, da parte dei conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, nonché dei giovani che non hanno compiuto trentasei anni di età mentre a legislazione vigente tali categorie avevano la priorità ma non era esclusa la concessione ad altri soggetti.

Un’ulteriore norma (comma 116), modificando l'articolo 1, nota II-bis), comma 4-bis, della tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. n. 131 del 1986, dispone l’estensione dell’aliquota ridotta al 2% dell’imposta di registro alle ipotesi in cui l’acquirente sia proprietario di altre abitazioni per le quali abbia già fruito delle agevolazioni per la prima casa (requisito richiesto dalla lettera c) del richiamato articolo 1) purché quest’ultima sia ceduta non più entro un anno ma entro due anni dalla data dell’atto notarile (in caso di mancata alienazione, si applica l’aliquota ordinaria dell’imposta di registro).

Rifinanziato il Fondo inquilini morosi incolpevoli

I commi da 117 a 119 della Manovra 2025 prevedono il rifinanziamento nella misura di 10 milioni di euro per l'anno 2025 e di 20 milioni di euro per l'anno 2026 del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Con decreto ministeriale si provvede ad un aggiornamento del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 30 marzo 2016, al fine di individuare criteri e modalità di utilizzo delle risorse che permettano, pena il definanziamento, l'erogazione delle stesse entro e non oltre il 31 luglio di ciascuna delle annualità a soggetti per i quali, fermi i requisiti già previsti nel citato decreto del 30 marzo 2016, al momento della presentazione dell'istanza permanga uno stato di bisogno connesso alla perdita totale o a una consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare tali da non permettere o rendere particolarmente difficoltoso il pagamento del canone di locazione, deve essere altresì stabilito il numero massimo di annualità consecutive per le quali l'inquilino moroso incolpevole può accedere al fondo, anche prevedendo, in alternativa, la possibilità di corresponsione del contributo direttamente al proprietario. La copertura è prevista mediante corrispondente riduzione del fondo per interventi strutturali di politica economica. (fonte: dossier del servizio del bilancio del Senato)