Novità in arrivo per le aliquote Imu 2024. Un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze dello scorso 7 luglio, infatti, ha dato il via libera ai Comuni che potranno decidere autonomamente, fermo restando l’obbligo di rispettare determinati criteri, se aumentare o diminuire l’aliquota dell’imposta sulla casa. Scopriamo quali sono le opzioni esercitabili dalle amministrazioni ed entro quale data vanno comunicate.
Cosa possono scegliere i Comuni
Il decreto del 7 luglio 2023 stabilisce che d’ora in poi i Comuni possano scegliere tra due opzioni in tema di aliquote Imu. Le amministrazioni, nello specifico, possono cambiare (al rialzo o al ribasso) le aliquote Imu, mettendo in pratica una scelta in base a ragionevolezza, proporzionalità, adeguatezza (come specificato dal decreto del 7 luglio).
Oppure, i Comuni possono anche scegliere di non diversificare le aliquote, ma sarà comunque necessario redigere una delibera che approva quelle individuate dal decreto. In ogni caso, tuttavia, è necessario che le amministrazioni locali pubblichino una delibera entro il 14 ottobre dell’anno di riferimento, se non ci sarà una delibera pubblicata entro il 28 ottobre, le aliquote applicate saranno quelle dell’anno precedente a regime, mentre per il primo anno la mancanza della delibera determina l’applicazione delle aliquote base a livello nazionale.
Come pagare l’Imu
A restare sicuramente invariate, invece, saranno le modalità di pagamento per l’Imu 2024. Come accadeva in passato, infatti, l’imposta sulla casa va versata tramite il modello F24. Inoltre, per quanto riguarda le somme dovute, i Comuni potranno inoltrare la comunicazione fino alla fine del mese di ottobre 2024 poiché la novità verrà attuata solo a partire dal prossimo anno.